10 libri da Oscar
Dall'autobiografia 12 anni schiavo di Solomon Northup al romanzo Le dodici domande del diplomatico indiano Vikas Swarup
Qualche giorno fa l'Academy of Motion Picture Arts and Science ha consegnato le sue prestigiose statuette, decretando il meglio della produzione cinematografica recente. Andiamo a sbirciare in una categoria specifica, quella che premia la migliore sceneggiatura non originale, che quest'anno ha incoronato John Ridley per l'adattamento dell'autobiografia 12 anni schiavo. Ripercorriamo i romanzi e le biografie che hanno ispirato i film da Oscar.
Ecco 10 libri da Oscar.
1) 12 anni schiavo di Solomon Northup (Newton Compton, 278 pagg.)
Il lungometraggio di Steve McQueen vincitore dell'Oscar come miglior film è ispirato a questa toccante autobiografia, scritta nel 1853 da Solomon Northup, uomo nato libero rapito a Washington nel 1841 e fatto schiavo per dodici interminabili anni. "Uno dei più lunghi e dettagliati racconti di schiavismo, fu un bestseller quando apparve nel 1853", ne ha scritto il Guardian. "Uno degli aspetti più sorprendenti della narrazione di Northup è la sua chiarezza sul funzionamento della 'peculiare istituzione' come sistema". La schiavitù - scrive Northup - ha "brutalizzato" padroni e schiavi allo stesso modo. Per questo i proprietari di schiavi si comportavano così mostruosamente, anche contro i loro interessi finanziari (uno schiavo morto, dopo tutto, è una perdita di soldi).
2) Argo di Antonio Mendez e Matt Baglio (Mondadori, 271 pagg.)
Da questo libro è nato il film omonimo che è valso nel 2013 l'Oscar come miglior film a Ben Affleck. La sceneggiatura da Oscar è stata invece scritta da Chris Terrio. Nel volume viene descritta la storia vera dell'operazione segreta congiunta tra Stati Uniti e Canada messa in piedi per risolvere la crisi degli ostaggi americani in Iran, architettata dallo stesso Mendez, membro della CIA, uno dei cinquanta migliori agenti di tutti i tempi. Baglio è il giornalista che l'ha aiutato a ripercorrere e scrivere questa spy story. "Un racconto conciso e avvincente", lo ha definito l'Independent.
Leggendo il libro si possono notare alcune manipolazioni che il cinema ha fatto sulla reale cronaca: ad esempio, il film suggerisce che l'ambasciata neozelandese a Teheran, come quella britannica, si sia rifiutata di aiutare gli ostaggi, cosa non vera.
3) Paradiso amaro di Kaui H. Hemmings (Newton Compton, 313 pagg.)
Caso editoriale negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, è il romanzo che ha portato il premio per la migliore sceneggiatura non originale al trio di penne Alexander Payne, Nat Faxon e Jim Rash. Il film che ha ispirato ha l'omonimo titolo e porta la firma di Payne.
Libro d'esordio della giovane scrittrice hawaiana Kaui H. Hemmings, racconta la storia di un uomo, costretto ad affrontare il coma di sua moglie, che trova la forza per emergere dall'ibernamento di emozioni e di sentimenti in cui era sprofondato riscoprendo l'amore verso le figlie. Così lo recensisce il New York Times: "Un vaso di Pandora di stile tragicomico in cui un vortice di detriti emozionali è scagliato addosso al narratore, che viene fracassato e pestato, eppure ogni volta si alza, per essere distrutto e pestato ancora".
4) Miliardari per caso - L'invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento di Ben Mezrich (Sperling & Kupfer, 276 pagg.)
Questo è il libro che ha portato al film The Social Network di David Fincher. Per il suo adattamento nel 2011 ha vinto l'Oscar lo sceneggiatore Aaron Sorkin.
Giornalista-scrittore classe 1969, Mezrich ha già dato alle stampe libri su ragazzi geniali alle prese con il gioco d'azzardo. Così abbiamo già descritto questo volume dalla scrittura leggera: "In un libro divertente e istruttivo, la storia di come Mark Zuckerberg e i suoi amici hanno creato Facebook, il social network più amato del mondo".
5) Push - La storia di Precious Jones di Sapphire (Fandango Libri, 174 pagg.)
Romanzo d'esordio della scrittrice e poetessa americana Ramona Lofton, conosciuta con lo pseudonimo Sapphire, ha ispirato il film indipendente Precious di Lee Daniels. L'Oscar è andato al suo sceneggiatore Geoffrey Fletcher, nel 2010.
Sapphire ha insegnato per dieci anni a leggere e scrivere nelle scuole di Harlem e del Bronx: da quest'esperienza è nata la materia del suo libro, scritto con il linguaggio illetterato e sconnesso della sua protagonista Claireece Precious Jones che racconta la sua storia. Ha 16 anni ma ne dimostra almeno 30, è nera, povera e grassa.
6) Le dodici domande di Vikas Swarup (Guanda, 271 pagg.)
Primo romanzo del diplomatico indiano Vikas Swarup, tradotto in 42 lingue, ha ispirato il film premio Oscar del 2009 The Millionaire di Danny Boyle e la sceneggiatura premio Oscar di Simon Beaufoy.
Uno spaccato dell'India di oggi denso di orrori e di meraviglie viene raccontato in seguito all'arresto del cameriere diciottenne Ram Mohammad Thomas, "colpevole" di aver risposto correttamente a tutte e dodici le domande di un quiz televisivo e di aver vinto un miliardo di rupie (ci sono alcune sfumature differenti tra libro e pellicola). "Non è una critica sociale", ha detto l'autore, "è un romanzo scritto da qualcuno che usa quello che trova per raccontare una storia".
7) Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy (Einaudi, 251 pagg.)
Da questo libro i fratelli Coen han fatto l'omonimo super film da Oscar 2008, che si è guadagnato quattro statuette tra cui quella per la sceneggiatura, sempre ad opera dei due registi Joel ed Ethan.
Nel Texas meridionale del 1980 si svolge la tesa caccia all'uomo sulle tracce del giovane Llewelyn Moss, un reduce dal Vietnam che nella prateria si imbatte in un convoglio di jeep colme di cadaveri, di droga e di soldi, che prontamente prende con sé. "La scrittura trasforma la solita trama da western con bravi e cattivi ragazzi in vera letteratura", ne ha scritto il Guardian.
8) Sideways di Rex Pickett (Hacca, 432 pagg.)
Romanzo da cui è stata tratta la sceneggiatura premio Oscar 2006 di Sideways - In viaggio con Jack, firmata Alexander Payne e Jim Taylor. È la storia di un viaggio, una spensierata settimana di vacanza fra i vigneti della vallata californiana di Santa Ynez, a suggellare l'addio al celibato di Jack, dongiovanni esuberante, insieme all'amico di lunga data Miles, scrittore e grande esperto di vino.
Il romanziere americano ne ha auto-pubblicato un sequel, Vertical. Quest'anno dovrebbe uscirne anche una terza parte.
9) Il Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien (Bompiani, 1253 pagg.)
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re, il film del 2003 di Peter Jackson tratto dall'omonima terza e ultima parte del romanzo di Tolkien, vinse ben undici Oscar, tra cui quello alla sceneggiatura realizzata dallo stesso Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens. Il libro dello scrittore britannico, pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955, è un capolavoro caleidoscopico senza tempo.
10) Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto di Władysław Szpilman (Baldini & Castoldi, 240 pagg.)
Romanzo autobiografico del pianista ebreo polacco Władysław Szpilman, morto nel 2001, ha ispirato il film Il pianista di Roman Polanski, con l'adattamento premio Oscar 2003 di Ronald Harwood. Fu pubblicato subito dopo gli avvenimenti vissuti, in Polonia nel 1946. Vista la situazione politica ancora "calda", alcuni dettagli vennero cambiati. Il figlio di Szpilman nel 1998 ne ha trovato una copia e l'ha fatta ristampare.
Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, giovane pianista di Varsavia, suonò il Notturno di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadevano sulla città. La guerra precipitò Varsavia nell'orrore feroce dell'occupazione. La vita di Szpilman fu salvata da un ufficiale tedesco che lo udì suonare quello stesso Notturno di Chopin su un pianoforte trovato fra le macerie.