David di Donatello 2019, trionfo per Dogman - Foto
Il film di Matteo Garrone vince 9 premi. Migliori attori Elena Sofia Ricci e Alessandro Borghi. Tim Burton: "È un onore essere qui"
Trionfo per Dogman di Matteo Garrone alla 64^ edizione dei David di Donatello: vince nove statuette, tra cui le due più prestigiose, per il miglior film e per la regia.
L'altro film che può uscire soddisfatto dalla serata condotta da Carlo Conti (trasmessa in diretta su Rai 1 (dalle ore 21.25) è Sulla mia pelledi Alessio Cremonini, premiato come migliore regista esordiente: il racconto del calvario di Stefano Cucchi ha centrato il cuore dell'Accademia del Cinema italiano guidata da Piera Detassis. A mani vuote, a nostro giudizio ingiustamente, Lazzaro felice di Alice Rohrwacher.
Sul palco degli Studios di via Tiburtina di Roma una serata di premi, siparietti, foto di gruppo e David speciali. Il più speciale di tutti, quello consegnato a Tim Burton, in Italia per presentare il suo ultimo film Dumbo e premiato con il David alla carriera consegnato da Roberto Benigni. Cordiale e spigliato, ma anche emozionato, il regista americano ha salutato, tra gli applausi, la calda accoglienza: "Sono cresciuto guardando il cinema iltaiano. Non sono italiano ma parlo con le mani. È un onore essere qui. Mi viene da piangere".
David speciali anche a Dario Argento, Francesca Lo Schiavo e alla super vip Uma Thurman, che proprio in Italia iniziò la sua carriera con Terry Gilliam e il film Le avventure del barone di Munchausen (1988).
Tra gli attori protagonisti fanno festa Elena Sofia Ricci per Loro e Alessandro Borghi per Sulla mia pelle.
Tra le varie novità di quest'anno, il Premio dello spettatore, riconoscimento che va al film che ha portato più spettatori in sala, vinto da A casa tutti bene di Gabriele Muccino. Emozionato, sul palco con tutto il suo ricco cast (da Stefania Sandrelli a Stefano Accorsi a Sabrina Impacciatore), il regista ha ammesso: "Avevo paura di girare d nuovo in Italia, dopo l'esperienza all'estero; avevo paura di aver perso contatto con questa realtà, di non incontrare il pubblico, che era l'unico motivo per cui vivo". Per questo il David che ha stretto in mano aveva un sapore speciale.
Tutti i vincitori
Miglior film
Dogman di Matteo Garrone
Migliore regia
Matteo Garrone per Dogman
Miglior produttore
Cinemaundici - Lucky Red per Sulla mia pelle
Migliore attrice protagonista
Elena Sofia Ricci per Loro
Migliore attore protagonista
Alessandro Borghi per Sulla mia pelle
Migliore attrice non protagonista
Marina Confalone per Il vizio della speranza
Migliore attore non protagonista
Edoardo Pesce per Dogman
Migliore documentario
Santiago, Italia di Nanni Moretti
Migliore sceneggiatura originale
Matteo Garrone, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso per Dogman
Migliore sceneggiatura non originale
Luca Guadagnino, Walter Fasano e James Ivory per Chiamami col tuo nome
Migliore autore della fotografia
Nicolai Brüel per Dogman
Migliore scenografia
Dimitri Capuani per Dogman
Migliore montatore
Marco Spoletini per Dogman
Migliori effetti visivi
Víctor Pérez per Il ragazzo invisibile - Seconda generazione
Miglior suono
Maricetta Lombardo, Alessandro Molaioli, Davide Favargiotti, Mauro Eusepi, Mirko Perri, Michele Mazzucco per Dogman
Miglior acconciatore
Aldo Signoretti per Loro
Migliore truccatore
Dalia Colli e Lorenzo Tamburini per Dogman
Miglior costumista
Ursula Patzak per Capri-Revolution
Migliore musicista
Sascha Ring e Philipp Thimm per Capri-Revolution
Migliore canzone originale
Mystery of Love di Sufjan Stevens per Chiamami col tuo nome
Miglior film straniero
Roma di Alfonso Cuarón
Premio dello spettatore
A casa tutti bene di Gabriele Muccino
Miglior regista esordiente
Alessio Cremonini per Sulla mia pelle
Migliore cortometraggio
Frontiera di Alessandro Di Gregorio
David giovani
Sulla mia pelle di Alessio Cremonini
I film candidati
Il film re delle candidature era Dogman di Matteo Garrone, 15 nomination. A ruota con 13 Capri-Revolution di Mario Martone e Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, quindi Loro di Paolo Sorrentino con 12, Sulla mia pelle di Alessio Cremonini con 10, Lazzaro felicedi Alice Rohrwacher con 9.
In tutto ventitré i lungometraggi candidati ai Premi David di Donatello 2019.