'Nulla, solo la notte', il primo romanzo di John Williams
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'Nulla, solo la notte', il primo romanzo di John Williams

Nel suo esordio, l'autore di 'Stoner' narra le vicende di un dandy alle prese con ossessioni e sogni in una Los Angeles tenebrosa

Con il suo Stoner , già oltre la tredicesima ristampa, John Edward Williams ha conquistato il mondo intero. Ora la riscoperta dell’autore americano, rimasto nell’ombra per cinquant’anni, riprende con la pubblicazione del suo romanzo d’esordio, Nulla, solo la notte (Fazi), in libreria da pochi giorni.

Scritto tra il 1942 e il 1945 da un John Williams appena ventenne, durante la sua esperienza di guerra in India e Birmania, il romanzo narra la giornata e gli incontri di un giovane californiano nauseato dalla sua origine borghese, Arthur Maxley, in una Los Angeles oscura e caotica.

Ossessionato da pensieri scabrosi e sentimenti controversi, Maxley è costretto a districarsi nella rete ingarbugliata della realtà, faticando a distinguere la verità dai sogni e dai continui flashback che lo stravolgono. Nella confusione metropolitana, saranno i diversi personaggi in cui si imbatterà a offrirgli una chiave di lettura utile a dipanare questo groviglio: dall’amico che vuole acquistare una macchina tipografica per stampare poesie, al padre lontano e distaccato, ognuno di loro porterà con sé una soluzione per decifrare l’enigma della solitudine del protagonista.

Dopo Stoner (Fazi), Butcher’s Crossing (Fazi) e Augstus (Calstelvecchi), Nulla, solo la notte è un romanzo più turbolento, aspro, dove la carica emotiva sembra provenire dall’impeto della giovane età dello scrittore. Ma, nonostante questo, il tratto distintivo della scrittura di Williams è già evidente: lo stile è impeccabile, pulito, così lucido da risultare a tratti disarmante.

I curiosi potranno avere un assaggio del libro leggendo il primo capitolo pubblicato in anteprima da Fazi.

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Silvia Malnati