Lo sguardo morale di Nanni Moretti
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Lo sguardo morale di Nanni Moretti

Le opinioni dei maggiori critici internazionali, raccolte nel libro di Vito Zagarrio , raccontano la lunga carriera del regista italiano più famoso all'estero

L'omaggio di Vito Zagarrio, regista, storico e critico cinematografico italiano, a Nanni Moretti, è racchiuso nel volume Lo sguardo morale (Marsilio).
Attraverso le recensioni e gli scritti degli opinion leaders del grande schermo, viene ripercorsa la carriera di Moretti, autore autarchico, dice Zagarrio, ma anche anarchico rispetto al sistema italiano sia politico che cinematografico. Il titolo traduce dal francese Un regard moral, espressione usata da Serge Toubiana nei Cahiers du Cinéma a proposito di Palombella rossa. Pellicola, definita dal critico francese, la più contemporanea che mai ci sia capitato di vedere da molto tempo a questa parte.Moretti, infatti, è stato particolarmente amato dai francesi che l'hanno definito L'emblème di cinéma italien, subito dopo l'uscita di Caro diario.

Il libro fornisce al lettore un'ampia panoramica del mondo cinematografico morettiano attraverso vari punti di vista critici: dal primo cortometraggio La sconfitta, del 1973 girato con una cinepresa Super8 acquistata vendendo la sua collezione di francobolli, si arriva fino ai più conosciuti film come Ecce Bombo, La messa è finita, Palombella rossa, Caro Diario, La stanza del figlio, Il caimano, Il Portaborse, Habemus Papam.

A proposito di Ecco Bombodatato 1978, Jean A. Gili storico, critico cinematografico, specialista del cinema italiano, riporta che il film passò in Francia del tutto inosservato. Le riviste specializzate non mostravano interesse per il giovane provocatore romano, scrive. Molti miei colleghi ritenevano che Moretti avrebbe potuto sgonfiarsi presto, se non avesse trovato qualcosa di nuovo da dire. Salvo ammettere che avrebbe anche potuto rivelarsi uno dei grandi del futuro, perchè possiede talento da vendere. Finì che Ecce Bombo non fu acquistato da nessun distributore francese. Dovettero trascorrere dieci anni e arrivare il successo de La messa è finita per vederlo in circolazione nell'ambito di retrospettive e di cinema d'essai.

A rivelare quel che pensano di Moretti in Inghilterra e negli USA è Laura Rascaroli dell'University College Cork in Ireland, che, assieme a Ewa Mazierska dell'University of Central Lancashire, ha scritto l'unico studio monografico in lingua inglese sul cinema del regista .Molti distributori americani ritengono i film di  Moretti troppo italiani perchè richiedono, per essere capiti del tutto, sforzi di contestualizzazione e delucidazioni da parte del critico, dice la Rascaroli. Ma è proprio la percepita italianità di film come Caro Diario e Aprile, che ha consentito a Moretti di farsi  notare in Gran Bretagna, fino a identificarsi come il più rappresentativo e noto regista italiano della sua generazione.A contribuire alla visibilità internazionale è stata, naturalmente la palma d'oro assegnata a La stanza del figlio. Ciononostante, conclude Laura Rascaroli,  le pubblicazioni che lo riguardano difficilmente vanno al di là dei confini della cinematografia italiana: non rintrano, cioè, nell'ambito degli studi sul cinema in generale.

Tra gli esperti cinematogafici che scrivono di Nanni Moretti in Uno sguardo morale, ci sono Pier Paolo Antonello Marco Bertozzi, Gian Piero Brunetta, Virgilio Fantauzzi, Roy Menarini, Franco Montini, Tierre Sorlin. Leggendo le loro recensioni si nota il file rouge che li unisce: la certezza che Moretti ha attraversato i vari decenni della storia cinematografica italiana riuscendo ad interpretare, spesso anche ad anticipare gli eventi, attraverso un linguaggio filmico alto che non gli ha impedito di sperimentare nuove forme di comunicazione.Vito Zagarrio, nella sua introduzione, sottolinea anche che il regista ha fatto cinema facendo parlare persino il suo corpo e il suo volto.

Uno sguardo morale è stato pubblicato in occasione di un Evento speciale con retrospettiva di tutti i film, dedicato a Moretti, all'interno del Pesaro Film Festival concluso lo scorso 2 luglio.

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Marida Caterini.