'Linea di confine' di Liza Marklund, il giallo svedese colpisce ancora
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'Linea di confine' di Liza Marklund, il giallo svedese colpisce ancora

Nel calo del thriller scandinavo, la Marklund resta comunque una macchina da bestseller grazie al personaggio di Annika Bengtzon

Annika Bengtzon colpisce ancora: è arrivato anche in Italia Linea di confine (Marsilio), il nono romanzo di Liza Marklund dedicato alla reporter della Stampa della Sera, uno degli ultimi personaggi che tengono duro nell'eclissi del giallo svedese.

Dopo Freddo sud (Marsilio), in cui la giornalista tutta nervi si era spostata in Spagna per risolvere un caso molto complesso e recuperare il rapporto con il marito fedifrago Thomas, stavolta Annika torna a Stoccolma, dopo tre anni felici passati a Washington come corrispondente. E si mette subito male: Thomas, in missione diplomatica in Africa, viene rapito da terroristi jihadisti che chiedono un riscatto folle e uccidono quasi tutti gli altri ostaggi. Così la Bengtzon deve mollare il caso di cronaca nera che stava seguendo e dedicarsi anima e corpo al salvataggio del marito. La aiuta Jimmy Halenius, sottosegretario alla giustizia e collega di Thomas, per il quale Annika nutre da tempo una forte attrazione. I due saranno costretti a volare nelle lande sperdute tra Kenya e Somalia per un finale al batticuore che non è il caso di rivelare.  
 
Liza Marklund, soprannominata "la first lady del giallo svedese" con gran dispetto di Camilla Läckberg, è ormai un'azienda: i suoi romanzi sono stati tradotti in 30 lingue e hanno venduto 13 milioni di copie in tutto il mondo. È talmente mainstream che nel 2010 ha scritto a quattro mani Cartoline di morte (Tea) insieme a James Patterson, il re mida del thriller (lui di libri ne ha venduti 220 milioni, anche perché ogni due-tre mesi ne sforna uno).

Come conferma Linea di confine, la ricetta della Marklund non si basa su una grande maestria nella tecnica giallistica, o su trame che ti incollano alla sedia, o su uno stile originale/innovativo, ma sul personaggio a cui ha dato vita, appunto Annika Bengtzon, protagonista di nove romanzi. Piena di difetti, testarda al limite dell'isteria, passionale con scarsissimo controllo emotivo e con una tendenza all'autodistruzione psicologica, la giornalista riesce a risolvere i casi proprio grazie a queste caratteristiche, che sa trasformare in pregi. Vagamente autobiografica, Annika è una figura che l'autrice ha sempre avuto in testa, iniziando a scrivere piccole avventure con lei al centro fin da quando aveva otto anni a Pålmark, il villaggio desolato in cui è nata e cresciuta, ai bordi del Circolo Polare Artico.

Gli altri due ingredienti che fanno presa sui lettori sono la vita familiare molto complessa e agitata della Bengtzon e le dinamiche interne del quotidiano per cui lavora, raccontate nel dettaglio con cognizione di causa e con un occhio al mutamento dei media nell'era di Internet: è forse il lato più riuscito e ironico dei romanzi della Marklund.  

Questa volta, però, Stoccolma, gli omicidi, le indagini e la redazione della Stampa della Sera stanno sullo sfondo, dando vita a un romanzo diverso dai soliti. Linea di confine ha l'andamento di un'opera da camera, letteralmente, nel senso che per gran parte si svolge nella casa e nella camera da letto di Annika, alle prese con le telefonate con i sequestratori, con la scrittura del suo diario-reportage della crisi e con la tensione erotica con Halenius.

Anche qui le 450 pagine standard di ogni buon giallo svedese che si rispetti sono ricche di digressioni sulla vita domestica della protagonista e di descrizioni spesso superflue rispetto al focus della trama (dice Elmore Leonard: la gente se ne frega delle descrizioni nei gialli, le salta per andare a cercare i dialoghi), ma la suspense non manca e il colpo di scena finale non è male.
Liza Marklund non è Dostoevskij né Cormac McCarthy, ma ogni tanto un romanzo scacciapensieri di Anika Bengtzon ci sta.

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Linea di confine - Liza Marklund (Marsilio)
Freddo sud - Liza Marklund (Marsilio)
Cartoline di morte - Liza Marklund, James Patterson (Tea)

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Martino De Mori