Giornata della Memoria, 10 libri per la ricorrenza
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Giornata della Memoria, 10 libri per la ricorrenza

In occasione del prossimo 27 gennaio, una selezione delle pagine che racchiudono la vergogna della storia dell’umanità

Dimenticare è cancellare per sempre dalla mente. Perdere materiale prezioso che al tempo stesso può essere doloroso. Ma necessario. Questi libri ci aiuteranno a non dimenticare le atrocità commesse per mano crudele del nazismo, orrori concepiti da una mente malata e distorta. Storie vere, racconti, testimonianze, romanzi con alla base una parte della storia mondiale. Vittime e carnefici. Innocenti che hanno dovuto pagare per… Ci domandiamo ancora oggi, per cosa?
In occasione del prossimo 27 gennaio, Giornata della Memoria, una selezione delle pagine che racchiudono la vergogna della storia dell’umanità.

La sposa di Auschwitz di Millie Werber e Eve Keller (Newton Compton)
Millie Werber ha quattordici anni quando i nazisti invadono la Polonia: la sua cittadina viene trasformata in un ghetto e la fabbrica locale in un campo di concentramento. Qui la ragazza conosce Heniek, ebreo costretto a collaborare con le SS e i due si scambiano la promessa d’amore eterno. Il loro matrimonio, però, dura ben poco: Heniek viene tradito da un altro ebreo e fucilato dai nazisti. A Millie non resta che farsi forza e lottare a ogni costo per sopravvivere e per affrontare l’orrore di Auschwitz. Anni dopo, reduce dal lager per la Werber arriverà il momento di rifarsi una vita in America accanto a un altro uomo, accompagnata per sempre dal ricordo di Heniek. La straordinaria vicenda di questa coraggiosa sopravvissuta racconta nei dettagli cosa significava vivere nella Polonia occupata dai nazisti e come ha trovato l’amore vero persino nell’inferno dell’Olocausto.

Nudo tra i lupi di Bruno Apitz (Longanesi)
A metà degli anni ’50 Apitz scrisse la prima stesura di un romanzo che raccontava la straordinaria vicenda di un bambino ebreo polacco, entrato nel campo di concentramento di Buchenwald chiuso nella valigia del padre e salvato da morte certa dai prigionieri politici comunisti che lo tennero nascosto fino alla liberazione del campo da parte dell’Armata Rossa. Il libro venne poi pubblicato omettendo le parti in cui l’autore raccontava i dubbi dei prigionieri politici sull’opportunità di nascondere il bambino nelle loro baracche, allo scopo di farne un simbolo della resistenza antifascista. Oggi il romanzo viene ripubblicato nella sua versione originale.

L’amore semplicemente di Alessandro Golinelli (Frassinelli)
Quando Anna rientra da scuola passando dai giardini, mai avrebbe immaginato di incrociare lo sguardo del ragazzo più bello mai visto, così giovane da sembrare un bambino, con gli occhi così azzurri da perdercisi dentro. Lui le sorride, è la sua anima gemella, pensa Anna. E si innamora. Solo che Anna è austriaca e Il’ja è russo. Lei è libera e lui prigioniero di guerra nel campo di Mauthausen. Per incontrarlo di nuovo, Anna è disposta a raggiungerlo nei campi di lavoro, dove lui fa il giardiniere, e a scoprire il lato oscuro del mondo in cui vive. Forse troppo oscuro perché nasca un nuovo amore.
Ispirato a un episodio storico, la tragica fuga di seicento prigionieri dell’Armata Rossa dal campo di sterminio di Mauthausen avvenuta il 2 febbraio 1945, un romanzo appassionante che restituisce un passato atroce.

La figlia dei ricordi di Sarah McCoy (Nord)
Garmisch, Germania, inverno 1944. È un anello di fidanzamento, quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l’amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita serena. Invece, d’un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta…
El Paso, Texas, oggi. È un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d’indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all’altro. E ha paura…
Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l’una non potesse proseguire senza l’altra. Per entrambe, l’amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato…

Diario del ghetto di Janusz Korczak (Castelvecchi)
Janusz Korczak, scrittore e medico polacco, è stato uno dei più importanti educatori nel mondo occidentale. Pediatra di successo e autore di fama mondiale, rinunciò a una brillante carriera scientifica per consacrare ai bambini la sua intera esistenza. Per loro, per i loro diritti e per il rispetto della loro integrità si è battuto fino all’ultimo. Con l’occupazione nazista della Polonia, Korczak venne inviato al ghetto di Varsavia. Quando nel 1942 i nazisti ordinarono ai duecento bambini ospiti della Casa dell’Orfano, da lui fondata e diretta per trent’anni, di salire sul treno diretto al campo di sterminio di Treblinka, Korczak andò con loro, nonostante l’offerta di un trattamento di favore che gli stessi nazisti erano pronti a riservargli. Diario del ghetto è il triste resoconto di quei giorni drammatici.

La lista di Eichmann. Ungheria 1944: il piano nazista per vendere un milione di ebrei agli alleati di Fabio Amodeo e Mario José Cereghino  (Feltrinelli)
Il 19 marzo 1944 le truppe naziste invadono l’Ungheria. La guerra va male per la Germania e Hitler teme l’abbandono dell’Asse da parte del governo di Miklós Horthy. A Budapest si installa un dipartimento per la “soluzione del problema giudaico” agli ordini del colonnello delle SS Adolf Eichmann. Nel paese opera da anni un’organizzazione sionista – la Vaada – che offre assistenza agli ebrei dell’Europa centrale e balcanica. Una vasta rete di soccorso diretta dai coniugi Joel e Hansi Brand e da Rudolf Kasztner. In aprile Eichmann propone alla Vaada la “vendita” alle potenze alleate di un milione di ebrei in cambio di merci e danaro. Se l’accordo non andrà in porto, i tedeschi li spediranno nei campi della morte. Inizia così l’avventura di Brand per tentare di salvare gli israeliti presenti sul territorio ungherese, una drammatica corsa contro il tempo.

Il nostro appuntamento di Ellis Lehman, Shulamith Bitran (Piemme)
Ellis e Bernie sono ebrei, vivono vicino all’Aia e si amano con tutta l’urgenza dei loro diciotto anni. Hanno molti progetti, di cui uno banale ma più pressante di tutti: stare insieme per sempre. Ma nel luglio del ’42 essere ebrei era quanto di più lontano dall’essere “come tanti”. Le persecuzioni prima e l’inizio delle deportazioni poi resero folle la normalità di un amore e di un fidanzamento. Ellis e Bernie sono costretti a separarsi ma la promessa di ritrovarsi sulla panchina del loro prima bacio, in un martedì qualsiasi alle 16, non appena finita la guerra, e quella di tenere un diario per non perdere l’uno neanche un istante della vita dell’altra e viceversa, terrà intrecciati i fili delle loro vite per molti, moltissimi anni...
Una storia vera, straordinaria, di quelle che vincono il passato, il dolore, l’odio degli uomini. Una storia d’amore, di guerra e di resistenza che Ellis Lehman, oggi ultraottantenne, ha scritto per tre lunghi anni al fianco della figlia Shulamith Bitran mettendo insieme i ricordi, le emozioni, le paure di allora, ma soprattutto, trovando il coraggio di riaprire quei diari lasciati in soffitta per sessant’anni sotto la polvere e le sofferenze di un passato più disumano che umano.

Si accende il buio. Una lettera, un bimbo, una famiglia e sei soldati che dissero no a Hitler di Matteo Incerti e Johannes Lubeck (Aliberti)
"In questa casa poco fa è nato un bambino. È stato un parto molto difficile. Vi prego di essere umani, non prendete generi alimentari e non incendiate la casa". Firmato ufficiale sanitario Lubeck numero di matricola L 33 842.
Una piccola lettera, scritta il 5 agosto 1944, da un ufficiale medico della Luftwaffe di stanza sull’Appennino emiliano. Un foglietto di carta che parla di un bimbo fatto nascere dal soldato e che chiede che il piccolo e la sua famiglia siano risparmiati dal rastrellamento.
Sessantasei anni dopo quel bimbo diventato nonno si mette sulle tracce dell’uomo a cui deve la vita. Scopre così l’epopea di un’incredibile famiglia tedesca e di un gruppo di soldati del Terzo Reich che nell’inferno della Seconda Guerra Mondiale si riscattarono dal Nazismo attraverso umanità, coraggio, fede e amore. Una storia vera e incredibile, dal 1940 ai giorni nostri tra Italia, Germania,  Grecia, Polonia e Russia. Una favola della vita contro ogni dittatura.        

Una breve sosta nel viaggio da Auschwitz di Göran Rosenberg (Ponte alle Grazie)
La "breve sosta" che dà il titolo a questo libro è quella del suo protagonista, Dawid, un giovane ebreo sopravvissuto al campo di sterminio. Dawid ormai non c’è più e, a distanza di anni, suo figlio, Göran cerca di farlo rivivere attraverso il ricordo, attraverso il potente strumento della parola e del racconto. Aggrappandosi con forza a qualsiasi traccia ne attesti l’esistenza, i giorni di gioia e quelli della tragedia indicibile, Göran ne ricostruisce il viaggio "di ritorno" da Auschwitz, il suo disperato tentativo di riprendere a vivere.
Tra pagine di rabbia e di affetto, di commozione e indignazione, Rosenberg mantiene vivo fino all’ultimo il profondo dialogo con il padre, consegnandoci una storia solo apparentemente familiare, perché in realtà è una storia che parla al cuore e alla mente dell’umanità intera, di ogni epoca e latitudine. Per non dimenticare. Per non ripetere.

La Shoah dei bambini. La persecuzione dell'infanzia in Italia 1938-1945 di Bruno Maida (Einaudi)
La storia della persecuzione antiebraica attuata dal fascismo tra il 1938 e il 1945 è ormai ben nota, ma raramente ci si è soffermati a riflettere su cosa abbiano significato quei tragici sette anni per i bambini italiani. Per i bambini “ariani”, cresciuti nell'educazione al razzismo e alla guerra, e soprattutto, per i bambini ebrei, allontanati da scuola, testimoni impotenti della progressiva emarginazione sociale e lavorativa dei genitori, quando non della distruzione e dell'eliminazione fisica della propria famiglia. Il libro parte dunque da questa prospettiva, indispensabile per comprendere l'essenza di una persecuzione razziale, fondata propriamente sulla nascita. Il regime fascista iniziò ad attuare la discriminazione proprio dal mondo della scuola, e i bambini ebrei, prima espulsi, poi separati, esclusi e infine internati, furono vittime tra le vittime.

La sposa di Auschwitz di Millie Werber e Eve Keller (Newton Compton)
Nudo tra i lupi di Bruno Apitz (Longanesi)
L’amore semplicemente di Alessandro Golinelli (Frassinelli)
La figlia dei ricordi di Sarah McCoy (Nord)
Diario del ghetto di Janusz Korczak (Castelvecchi)
La lista di Eichmann. Ungheria 1944: il piano nazista per vendere un milione di ebrei agli alleati di Fabio Amodeo e Mario José Cereghino  (Feltrinelli)
Il nostro appuntamento di Ellis Lehman, Shulamith Bitran (Piemme)
Si accende il buio. Una lettera, un bimbo, una famiglia e sei soldati che dissero no a Hitler di Matteo Incerti e Johannes Lubeck (Aliberti)
Una breve sosta nel viaggio da Auschwitz di Göran Rosenberg (Ponte alle Grazie)
La Shoah dei bambini. La persecuzione dell'infanzia in Italia 1938-1945 di Bruno Maida (Einaudi)

@violablanca

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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