Alain de Botton, 'Come pensare (di più) il sesso'
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Alain de Botton, 'Come pensare (di più) il sesso'

La star internazionale della filosofia pop approda al sesso promettendo un aiuto nell'affrontare i "peculiari e umilianti ostacoli" imposti dal nostro imprescindibile bisogno. O forse soltanto qualche magra consolazione

Sdoganato nella narrativa mondiale dal format del porno soft, il sesso si affaccia ora sui banchi della saggistica con la nuova uscita del prolifico filosofo anglo-svizzero Alain de Botton: Come pensare (di più) il sesso . Siete capitati su questa pagina attratti dalla magica parolina? Sappiate che siamo tutti "universalmente anormali, ma soltanto in base a ideali perversi di normalità". Ma anche inconsapevoli vittime di un esperimento socio-cultural-commerciale. Il sesso? purché se ne parli.

Il sesso è ovunque e il suo centro da nessuna parte, si potrebbe dire con il sociologo francese Gilles Lipovetsky, che in La cultura-mondo. Risposta a una società disorientata ha tracciato i confini dell'immaginario sociale contemporaneo. Il capitalismo culturale proprio di società iperindividualiste come la nostra, fondate su Internet oltre che sulla ricerca della felicità privata, ma soprattutto alleggerite dalle grandi utopie collettive (fra le quali, è bene ricordarlo, ci fu, per una breve finestra, anche la liberazione sessuale), ha reso il sesso merce ubiqua e pervasiva. E perciò enigmatica, sovraccarica di significati.

Basandosi su questa premessa tutta interna alla società globalizzata, de Botton propone un manuale di self help per diventare più saggi in ambito sessuale. Un anti-Kamasutra che, bypassando la (leggendaria) jeux de vivre millantata dall'antico manuale vedico con le sue pragmatiche posizioni, esplora invece la realtà di tutti i giorni: la noia l'inettitudine i guai e i guasti del sesso. Partendo dal presupposto che, a fronte di un istante di appagamento raro come una briciola di felicità, tutti prima o poi siamo destinati a fare i conti con il disagio del corpo nudo e la paura di non sentirci all'altezza, il calo del desiderio e il risentimento reciproco, la potenza che viene meno, l'assuefazione alla pornografia on line, l'adulterio.

La consolazione del pensiero è, da Epitteto a Schopenhauer, il corollario del pessimismo filosofico. Ancora una volta de Botton se ne fa interprete con il suo stile semplice, chiaro e dotato di un certo rigore. Pensate di non essere normali quanto a impulsi primari? Il vostro immaginario erotico vi spaventa e gli esiti vi deprimono? Be', siete in buona compagnia. Permettetevi quindi di pensare meglio al sesso: con più consapevolezza e meno stereotipi in mente.

Ecco allora dissertazioni piene di buon senso sull'eccitazione, la vergogna, la trasgressione e sulla famigerata triade amore-sesso-famiglia. Per concludere, più o meno un secolo dopo Freud, che la monogamia è una chimera della società moderna: nessuno può rappresentare tutto per un'altra persona... Quando la semplicità pencola pericolosamente verso il semplicismo, come d'uso il filosofo svizzero affabula con esempi tratti dalla storia dell'arte (dalle sensuali modelle di Masaccio e Ingres ai fantastici asparagi di Manet), del cinema (i feticci di Rohmer e le scene da matrimonio di Ingmar Bergman), della letteratura e filosofia, perfino della musica pop (l'Ophelia di Natalie Merchant).

Se ho imparato qualcosa da questo libricino, parafrasando un classico aforisma di Woody Allen in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere), è che le leggi del desiderio sono così misteriose che in fatto di sesso certe cose sono belle solo perché sconosciute. "E, con la fortuna che mi ritrovo, probabilmente resteranno sempre tali, per me". Nel sesso cioè (praticato, letto, visto, fantasticato eccetera), ironia batte filosofia dieci a zero.

Mentre, suggerisce de Botton, per rivitalizzare un rapporto di lungo corso potremmo concederci un weekend in un motel, usare di più i feticci che sono simboli del Bene, cambiare la disposizione del mobilio di casa. Magari ridimensionare un po' le aspettative. Ma poi aggiunge: in un capitalismo più evoluto le coppie dovrebbero ricevere per legge, come una sorta di nuovo sacerdozio, la visita di uno psicoterapeuta una volta la settimana. Brividi di gelo.

Alain de Botton
Come pensare (di più) il sesso
Guanda
pp. 158, 12 euro

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Michele Lauro