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bombuscreative @iStock (2018)
Tecnologia

L’iPhone del futuro sarà curvo (e non ci sarà bisogno di toccarlo)

Apple starebbe lavorando a una nuova generazione di schermi. Caratterizzati dal profilo ricurvo e dalla capacità di leggere le gesture (anche senza touch)

La nuova lineup iPhone, attesa come sempre per la fine dell’estate, non sarà così destabilizzante. È quanto sostengono i ben informati, pronti a scommettere su un’evoluzione dell’attuale gamma di Melafonini, più che su una rivoluzione.

Ciò non significa che Apple non stia lavorando su qualcosa di più sostanzioso. Nel grosso pentolone di Cupertino ci sarebbero infatti molti progetti innovativi, fra cui anche alcuni che puntano al rinnovamento dell'esperienza utente.

Un iPhone curvo

Secondo quanto rivelato da Bloomberg, Apple starebbe lavorando su un particolare schermo incurvato sulla parte alta e sulla parte bassa del telefono, qualcosa di simile a quanto già visto sui dispositivi della serie Galaxy Edge di Samsung (che però sono stondati sui bordi laterali).

Ciò sarebbe reso possibile dall’impiego della tecnologia OLED, la stessa già oggi utilizzata per gli schermi dei nuovi iPhone X, più flessibile rispetto al LED.

Quella degli schermi curvi - va detto - non è l’unica innovazione al vaglio dei tecnici di Apple. Sempre secondo le indiscrezioni, la Mela sarebbe anche interessata agli sviluppi del MicroLED, la tecnologia che in un futoro nemmeno troppo lontano potrebbe portare in dote schermi con pixel autoilluminanti (proprio come gli OLED) ma senza gli svantaggi della matrice organica, come la luminosità limitata e il cosiddetto burn-in.

Verso un telefono touch-less

Ma le sorprese più rilevanti potrebbero arrivare sul fronte delle interfacce. Sempre secondo Bloomberg, Apple starebbe infatti puntando a un nuovo modello di interazione che non prevede il contatto diretto con lo schermo: l’iPhone del futuro, in pratica, si controllerebbe attraverso gesture fluttuanti, con le mani staccate dallo schermo.

Il miglioramento dell’interfaccia uomo-macchina è una delle ossessioni di Apple fin dai tempi di Steve Jobs. Se il sistema multitouch - comparso nel 2007 con il primo iPhone - ha di fatto rivoluzionato il mondo della telefonia (e buona parte dell'elettronica di consumo), le successive implementazioni, comprese quelle riguardanti il 3D Touch, non hanno avuto lo stesso impatto.

Con l’avvento delle nuove tecnologie di riconoscimento, però, il discorso potrebbe cambiare. Già oggi l’iPhone X sfrutta un sistema di tracciatura del viso molto sofisticato (FaceID) per attivare la funzione di sblocco; lo stesso principio potrebbe essere utilizzato in futuro per riconoscere gestualità più complesse, rendendo così superfluo il contatto con uno schermo touch.

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Roberto Catania

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