Che cristalli di lusso: sembrano veri!
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Che cristalli di lusso: sembrano veri!

Mario Luca Giusti ha fondato a Firenze un'impresa che realizza eleganti bicchieri e brocche in materiale sintetico. Un'idea accolta con entusiasmo dal mercato

Forme ispirate ai bicchieri veneziani antichi. Brocche colorate e boules piene di riflessi. E ancora coppe rinascimentali e centrotavola degni del miglior mastro vetraio, ma completamente realizzate in acrilico, policarbonato e melamina. Mario Luca Giusti (foto) preferisce chiamare il leggerissimo materiale “cristallo sintetico”. E non ha tutti i torti, visto che solo il tatto rivela la differenza tra i cristalli veri e i suoi prodotti, alla vista identici.

Mario Luca Giusti è titolate dell’azienda di Firenze che porta il suo nome: fondata nel 2007, produce oggetti per la casa e la tavola richiesti in tutto il mondo  per l’effetto lussuoso, scenografico e allo stesso tempo ironico. Fattura 6 milioni, occupa 30 persone ed è un caso unico di conversione aziendale a 360 gradi, avvenuta senza lasciare sul terreno un euro di fatturato (anzi, aumentandolo)  né un dipendente. “Ci siamo totalmente rivoluzionati dall’interno” spiega Giusti, presidente e unico socio dell’azienda. “Avevo ereditato dalla mia famiglia una fabbrica di scarpe, fondata nel 1865 e nella quale ho lavorato una trentina d’anni” racconta il titolare. “In realtà, avevo avuto in gioventù anche un’esperienza nell’editoria pubblicando con la mia Mariolucagiusti libri di Carmelo Bene, Eugenio Montale e quindi edizioni d’arte. Ero anche arrivato ad acquistare attraverso la mia società l’azienda di famiglia e infine, quando ho capito che i costi della manifattura calzaturiera erano troppo elevati per poter reggere il mercato a lungo, ci siamo trasformati”.

L’idea di Mario Luca Giusti è stata quella di trasferire sugli oggetti d’arredo quello che aveva imparato nell’alta moda, facendo esperienza nella sartoria di Germana Marucelli. “Mi sono ispirato alle forme e ai servizi che avevo in casa, poi le ho riempite di colore realizzandole in materiali nuovi e tecnologici. Ho progressivamente riconvertito la produzione, riqualificando in circa tre anni tutti i dipendenti, uno dopo l’altro e senza licenziare nessuno” spiega. “Il risultato? Un prodotto richiesto dai negozi e dalle tavole più esclusive del mondo”.

Mario Luca Giusti produce circa 3 milioni di pezzi l’anno, di cui di recente si è assicurato una fornitura anche il re del Marocco e che Philippe Stark ha voluto per i suoi hotel Mama Shelter. “La Francia sta diventando il nostro mercato di riferimento e vendiamo molto bene negli Usa, ma grande interesse stanno dimostrando i Paesi arabi e il Nord Africa. I nostri pezzi sono presenti alle Galerie Lafayette di Parigi, da Harrod’s e Albert Museum a Londra, Bloomingdales a Dubai in Giappone e a Monte Carlo nonché nei migliori ed esclusivi alberghi di Capri, Miami, Ibiza, tanto che il nostro export rappresenta ormai il 65 per cento del fatturato”. L’attività calzaturiera è ormai scomparsa, ma alla Mario Luca Giusti lavora ancora oggi una signora di 74 anni, da 60 presente in azienda: “Lei ha visto tutto, ha vissuto la nostra storia ed è parte di noi. Una piccola nota che mi riempie di orgoglio”.

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Antonella Bersani

Amo la buona cucina, l’amore, il mirto, la danza, Milan Kundera, Pirandello e Calvino. Attendo un nuovo rinascimento italiano e intanto leggo, viaggio e scrivo: per Panorama, per Style e la Gazzetta dello Sport. Qui ho curato una rubrica dedicata al risparmio. E se si può scrivere sulla "rosea" senza sapere nulla di calcio a zona, tennis o Formula 1, allora – mi dico – tutto si può fare. Non è un caso allora se la mia rubrica su Panorama.it si ispira proprio al "voler fare", convinta che l’agire debba sempre venire prima del dire. Siamo in tanti in Italia a pensarla così: uomini, imprenditori, artisti e lavoratori. Al suo interno parlo di economia e imprese. Di storie pronte a ricordarci che, tra una pizza e un mandolino, un poeta un santo e un navigatore e i soliti luoghi comuni, restiamo comunque il secondo Paese manifatturiero d’Europa (Sì, ovvio, dietro alla Germania). Foto di Paolo Liaci

Scrivimi a: antbersani@alice.it

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