Ces 2014, sette gadget nuovi di zecca per il tuo smartphone
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Tecnologia

Ces 2014, sette gadget nuovi di zecca per il tuo smartphone

Il bracciale che misura l'esposizione al sole, il controllo qualità per i muscoli, la racchetta hi-tech e altre primizie da Las Vegas

da Las Vegas

Ormai ci sono sempre un telefonino e, naturalmente, una app di mezzo. Alcuni tra i gadget più innovativi e curiosi in mostra qui al Ces utilizzano la duttilità e la semplicità d’uso dei dispositivi mobili per arricchire di funzioni oggetti comuni o migliorare le nostre abitudini. Ecco una piccola rassegna di quelli più interessanti.

Tintarella senza rischi
Chi può, fugge da questo freddo inverno e si regala una vacanza in qualche atollo. Chi non può pensa all’estate che prima o poi arriverà. Per entrambe le categorie, viaggiatori e sognatori, l’oggetto da avere si chiama June (foto in apertura). È un braccialetto con qualche pretesa di eleganza che misura l’esposizione al sole, monitorando in modo costante la quantità di raggi ultravioletti assimilati dall’organismo durante il giorno. In spiaggia, ma anche nel corso dell’attività fisica all’aria aperta. Soprattutto, avverte quando si sta esagerando, per evitare di danneggiare la pelle. Inoltre, tramite la app, dà consigli su misura per proteggersi al meglio. Visto il look da gioiello, è pensato soprattutto per un pubblico femminile. Arriva tra aprile e giugno a 99 dollari (circa 70 euro).

Sonni di qualità
Di braccialetti, ma anche semplici app – persino gratuite – che promettono di monitorare la qualità del nostro sonno, ce ne sono ormai a decine. Withings, azienda nota per la sua bilancia intelligente che dialoga con il telefonino, ha presentato Aura: un sistema completo, e vista la complessità sulla carta più affidabile, per puntare a sogni d’oro. Un dispositivo da mettere vicino al letto, che tiene d’occhio l’ambiente circostante rilevando rumore, temperatura e quantità d’illuminazione, cullandoci con luci colorate e programmi sonori; un morbido sensore da piazzare sotto il materasso che si accorge di ogni movimento del corpo; la app che ci fornisce un sommario di tutti i dati raccolti e ci sveglia al momento migliore. Arriva in primavera.

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Ti dico quanto sei in forma 
Dicono i creatori di questo marchingegno per «palestramaniaci» che le bilance smart non sono così sveglie come ci vogliono far credere. Che per quanto accurate possano essere, l’indice di massa corporea che forniscono è aleatorio, generico, poco affidabile. Per rispondere alla cruciale domanda - «mi sto allenando bene?» - serve Skulpt, apparecchio grande quanto un cellulare che indica la percentuale di grasso e la qualità dello sviluppo di ogni muscolo su cui viene appoggiato. Il risultato appare sul suo piccolo schermo, lo storico su una app che ci stimola a insistere con addominali, flessioni e piegamenti vari. Disponibile a maggio a 149 dollari (circa 110 euro).

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Il drone in taglia small
Belli i drononi, ma sono troppo grandi. Prenderne uno, anche solo per gioco, richiede un investimento di spazio non indifferente. E tra le quattro mura il disastro è a portata d’elica. Problema risolto dal Minidrone della Parrot (foto), oggetto volante ben identificato in taglia small, che si collega via Bluetooth a smartphone e tablet e si pilota in modo davvero intuitivo. E se anche alzare il naso all’insù vi fa venire le vertigini, c’è il Jumping Sumo: un robot che salta fino a 80 centimetri d’altezza.

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La smart racchetta
Ormai i sensori sono dappertutto, non potevano non cannibalizzare, oltre allo sport in generale, le singole discipline. Ecco allora Babolat Play, racchetta da tennis che ha lo stesso peso di una tradizionale, anzi è identica in tutto per tutto in termini di qualità e fattura, ma è in grado di registrare nel dettaglio le performance del giocatore – punti in cui colpisce la palla, velocità del servizio e simili – per aiutare a migliorarsi. Anche con un meccanismo social: non sarà il ranking Atp, ma con le proprie prestazioni si può scalare la classifica degli utilizzatori della racchetta. Appena lanciata negli Usa a 399 dollari (circa 300 euro), arriva in Italia nel corso del 2014. O, se preferite, si può acquistare già ora on line dagli Stati Uniti.

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Holi, la lampada che arreda e migliora l’umore
Bell’affare la cromoterapia: si osserva una sequenza di colori e ci si rilassa, è più facile addormentarsi e meraviglie varie. Per godersi in pieno l’effetto c’è Holi, lampada che si controlla dall’iPhone (o dall’iPad, certo) e aiuta a impostare la luce perfetta per ogni situazione. Anche soltanto per creare l’atmosfera giusta o per arredare in modo scenografico la propria abitazione grazie alle modalità impostabili dallo smartphone e dal tablet create dai light designer che hanno contribuito a svilupparla. Ha18 Led sul retro. Già disponibile, costa 199 euro.

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La mamma dei sensori
L’idea è mettere un po’ d’ordine e fare una scrematura della selva di oggetti e oggettini che usiamo per misurare la forma fisica o il sonno (vedi esempi sopra), ma anche per accendere e spegnere le luci, sapere se c’è qualcuno in casa, controllare che abbiamo preso le medicine e via dicendo. Da qui Mother della Sen.se: una rete di sensori con un hub unico, una specie di bambolotto sorridente che riceve tutte le informazioni e le smista allo smartphone. Che, a sua volta, ci invia le notifiche desiderate: per esempio, mettiamo un sensore sul frigorifero e riceviamo un avviso se qualcuno lo apre. Ne usiamo uno per la temperatura e possiamo sapere se la casa è troppo fredda. Ne mettiamo uno davanti alla porta e teniamo d’occhio che non ci siano intrusioni. Il kit base con quattro sensori costa 222 dollari (160 euro) e sarà disponibile in primavera. Ma dov’è la novità, il valore aggiunto? I sensori sono programmabili a piacere: ognuno può fare tante cose. Sta a noi assegnargli il compito preferito. Quello di oggi potrà essere diverso da domani. E anziché comprarne venti diversi, ne basteranno tre o quattro da far ruotare a nostro gusto. Una mamma, si sa, fa sempre la differenza.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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