Ces 2014, tutte le tendenze della fiera dell'hi-tech
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Tecnologia

Ces 2014, tutte le tendenze della fiera dell'hi-tech

Ecco i temi principali dell'evento di riferimento della tecnologia. Panorama.it lo racconta da Las Vegas, anche su Twitter

da Las Vegas

Oltre a essere l’evento dedicato alla tecnologia più importante e affollato al mondo, il Ces è uno straordinario osservatorio sui lavori in corso del progresso. In programma dal 7 al 10 gennaio, con un antipasto per la stampa fissato per il giorno dell’Epifania, permette di capire che direzioni e svolte imboccherà l’hi-tech nei prossimi mesi e scoprire novità in arrivo da tutto il mondo. Soprattutto, offre la possibilità di toccarle con mano, indossarle, guidarle, guardarle, ascoltarle.

È un festoso e rumoroso disordine che ha per protagonista la scoraggiante cifra (per abbondanza) di 3.200 espositori. Ognuno, a modo suo, sinceramente convinto di avere trovato l’indispensabile «next big thing», il necessario e magnifico punto di svolta che mette il turbo al percorso verso il futuro.

Anche quest’anno Panorama.it segue l’evento giorno per giorno in diretta da Las Vegas, con notizie, articoli di analisi e cinguettii dall’account Twitterdel giornale. Tenteremo di mettere ordine nel caos di conferenze, keynote, annunci, dimostrazioni, cercando di isolare le cose da sapere, dare conto di quelle da non perdere. Usando come filo rosso le grandi tendenze che domineranno il 2014. Ecco le principali sette svelate in anteprima.

Indosso dunque sono
È l’anno dell’ingresso dei Google Glass sul mercato. Ma l’universo della «wearable technology», della tecnologia indossabile, è ben più vasto, complesso, articolato. Ci sono smart watch e poi bracciali che monitorano il sonno, il battito cardiaco, l’attività fisica. Già sentito? Dimenticate gli ingombranti patacconi degli inizi. Al Ces saranno riletti in chiave fashion (c’è un’area espositiva della fiera ad hoc e ci sono i principali brand nella partita - LG è tra i più attesi), con una particolare attenzione al loro design: diventeranno un accessorio di stile alla pari di gioielli e orologi, per consentirgli di fare parte sempre più della vita quotidiana. Di essere portati con la massima disinvoltura.  

A tutto internet
Dell’internet delle cose è stato scritto veramente tanto ed è poco sensato etichettarlo come novità. Diciamo che siamo giunti al momento della consacrazione. D’altronde ci sono già 1,9 miliardi di oggetti connessi al web e si prevede che diventeranno 9 miliardi entro il 2018. Il Ces sarà una vetrina privilegiata di questo continuo, galoppante sviluppo. Ci aspettiamo un numero sempre maggiore di elettrodomestici con la connessione di serie, manovrabili da smartphone e tablet, ma anche soluzioni per ottimizzare la gestione dell’energia in casa, del traffico nelle città, della produzione nelle industrie e così via.

Insalata di sensori
Conseguenza e corollario del punto precedente è l’onnipresenza di sensori per gli scopi più vari: per riconoscere i nostri gesti e consentirci di comandare i dispositivi a distanza; per seguire i movimenti dei nostri occhi e attivare gli schermi solo quando li stiamo effettivamente guardando. Insomma, per rendere i gadget che usiamo tutti i giorni – dagli smartphone alle tv – intuitivi e intelligenti. Il fine ultimo, che procede a braccetto con l’abbinamento con servizi avanzati di controllo vocale, è creare una generazione di oggetti che si attivano e svolgono tutte le funzioni a cui siamo abituati oggi senza nemmeno sfiorarli.

Fatti il tuo 3D
Le stampanti tridimensionali sono stati la tendenza regina del 2013, è innegabile. Il passo successivo, superata la fase della meraviglia, dello stupore, è un’effettiva democratizzazione di questa tecnologia. Da qui l’arrivo di una generazione di macchine con velocità maggiore e, soprattutto, costi accessibili, che le rendano non solo un vezzo per addetti ai lavori o un vanto per «early adopters», ma un reale fenomeno di massa. Da quanto s’intuisce, al Ces pioveranno gli annunci e MakerBot, tra i leader di mercato, terrà una conferenza in una sala accanto ai super big LG, Samsung, Intel e Panasonic. In contemporanea, inoltre, prende piede e si sviluppa il fenomeno degli scanner 3D, che rendono possibile il percorso inverso: l’approdo degli oggetti fisici, in tre dimensioni, sugli schermi dei computer. Per modificarli a misura dei propri gusti.

Non guido più
Negli ultimi anni i produttori di automobili hanno invaso interi padiglioni del Convention Center di Las Vegas. Oltre al tanto chiacchierato annuncio della partnership tra Audi e Google che porterà Android a bordo delle vetture della casa tedesca, Bmw, Ford e non solo mostreranno tecnologie che renderanno sempre più facile mettersi al volante, agevolando, semplificando e automatizzando tante fasi, a partire dai parcheggi. In attesa che sia tempo dell’approdo definitivo: l’auto che si guida da sola.

A qualcuno piace curvo
Il televisore con lo schermo a conca offre una profondità di visione che un display piatto non può garantire, oltre a gratificare gli occhi; uno smartphone con il medesimo design, oltre a una migliore resa video, aumenta la qualità delle conversazioni perché si adatta alla forma del viso. Dopo i primi esperimenti targati Samsung ed LG, molti analisti scommettono su tanti tentativi di imitazione, in attesa dell’arrivo di modelli pienamente flessibili e ripiegabili su se stessi. Il tramonto della rigidità pare essere inevitabile.

La salute è hi-tech
Case farmaceutiche, cliniche, settore pubblico, spenderanno miliardi di dollari per rendere una realtà la comunicazione a distanza tra dottori e pazienti. Solo negli Stati Uniti, è prevista una crescita del 142 per cento nei prossimi cinque anni. Il percorso, a pensarci bene, è logico e coerente: sempre più tendiamo a monitorare il nostro stato di salute, a controllarci di continuo. In prospettiva, questa utile massa di dati potrà essere messa a disposizione, condivisa in tempo reale con i nostri medici. Possibilità che assume una valenza maggiore in caso di malattie gravi, quando è fondamentale tenere costantemente d’occhio il paziente e intervenire per tempo significa evitare complicanze che hanno un costo per il sistema sanitario e dunque per tutta la collettività. Il Ces dedica un panel pieno di esperti alle evoluzioni del settore, il «Digital Health Summit», e una vasta area espositiva alle soluzioni che hanno scopo ben più nobile di intrattenerci, stupirci e divertirci: salvarci la vita.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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