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(Ansa)
Calcio

Scudetto Napoli, le sfide del futuro per De Laurentiis

Il patron ha promesso nuove vittorie e di puntare alla Champions League, ma la vera eredità del tricolore è far crescere il club consegnandolo a uno status diverso da quello degli ultimi trent'anni - NAPOLI, LO SCUDETTO PIU' MERITATO

La festa scudetto sul prato di Udine e poi per le piazze della città chiude una stagione fantastica per Napoli e il Napoli. Destinata a essere irripetibile o solo l'inizio di un ciclo vincente? A caldo il presidente Aurelio De Laurentiis ha promesso al suo popolo che non si fermerà qui e che, anzi, è pronto a rilanciare. Si riparte da Luciano Spalletti, che dello scudetto è stato architetto e che è legato ai partenopei da un contratto fino al 2024 che andrà però rimodulato per adeguarlo al nuovo scenario; non tanto dal punto di vista economico, che pure ha un peso, ma principalmente perché si tratta di scrivere insieme un nuovo patto progettuale dopo aver raccolto tutto e subito nella stagione del rilancio.

Sarà una sfida impegnativa, per De Laurentiis, raccogliere l'eredità del terzo scudetto della storia napoletana e costruirci sopra qualcosa di nuovo ed entusiasmante. Fin qui il patron ci è riuscito e lui stesso lo ha ricordato evocando le tappe che si era prefissato quando nel 2004 ha raccolto il club nel punto più basso della sua parabola. Cosa ci può essere di più grande di un tricolore vinto come è stato conquistato quest'anno? Renderlo la normalità, trasformare Napoli in una capitale calcistica in cui il successo sia un'opzione percorribile sempre e non un'eccezione decennale. Una trasformazione quasi culturale sulla quale ADL sarà chiamato ad investire non solo in termini economici.

La prima sfida sarà resistere nei prossimi mesi alle spinte che verranno da fuori. Il campionato trionfale e lo spettacolo esportato in Champions League dalla scorsa estate hanno messo i calciatori partenopei sotto la luce dei riflettori. Il valore della rosa si è moltiplicato, la ricca Premier League ha negli occhi i gol di Osimhen e le cavalcate di Kvaratschelia, la solidità di Kim e la crescita di tanti altri: non sarà facile dire no e sedersi al tavolo per adeguare il valore degli stipendi di molti di loro al nuovo status. Il Napoli ha limiti di fatturato non superabili nel breve periodo e con quelli De Laurentiis deve fare i conti.

Anche il futuro di Cristian Giuntoli è una sfida per il patron: un anno di contratto e l'interesse della Juventus per l'uomo mercato che ha costruito la rosa poi consegnata a Spalletti. Lasciarlo andare o rilanciare? Un bivio decisivo che significa per il Napoli pensare anche a cambiare pelle, trasformandosi da club quasi a conduzione familiare a società più strutturata e meno incentrata intorno alla figura del suo patron.

Questa è l'eredità dello scudetto del Napoli. La sfida è renderlo diverso da quelli che l'anno preceduto alla fine degli anni Ottanta, legati alla straordinaria figura di Maradona e rimasti poi figli unici mentre le altre crescevano e moltiplicavano successi e ricchezza. Può farcela De Laurentiis? Nella notte dell'ubriacatura ha promesso altri scudetti e di pensare anche alla Champions League: impegnativo e stimolante, ma se ce l'avrà fatta avrà regalato a Napoli, al sud Italia e al calcio italiano qualcosa che non c'è mai stato

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Giovanni Capuano