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Ansa
Calcio

Chiellini, altro infortunio. Due anni di guai per il capitano della Juve

Il difensore fermo ancora per un problema muscolare. Dalla rottura del legamento crociato ha visto il campo solo 8 volte mettendo nei guai anche Mancini

Giorgio Chiellini fermo ai box non fa quasi più notizia e, invece, l'ennesimo infortunio muscolare del capitano della Juventus e della nazionale è una notizia. Brutta. Per Andrea Pirlo e per Roberto Mancini che continuano a immaginare il livornese come pilastro delle rispettive difese, anche a mezzo servizio, sfruttando la sua esperienza e il suo carisma. Questa volta il ko è arrivato nell'allenamento di rifinitura della sfida di Champions League contro la Dinamo Kiev che doveva rappresentare il ritorno alla normalità dopo due guai consecutivi sempre ai muscoli.

Niente da fare. Chiellini è stato costretto nuovamente a bloccarsi e a rinviare il rientro al calcio giocato. E' il terzo infortunio dall'inizio della stagione e la carta d'identità (36 anni compiuti ad agosto) comincia a pesare vista la difficoltà del difensore a recuperare l'abilità fisica. In questo disgraziato 2020-2021 ha messo piede in campo solo 4 volte per un totale di 282 minuti, quasi tutti concentrati a settembre e ottobre. Poi il primo stop dopo 19 minuti della partita d'andata con la Dinamo Kiev (20 ottobre), il rientro in Ungheria con il Ferencvaros (4 novembre), un nuovo guai muscolare e ora un giro ai box che rischia di prolungare di altre settimane la degenza in infermeria di un calciatore che ha già perso almeno 7 partite e che già veniva da un'annata disgraziata.

Se si allarga la visuale alle ultime due stagioni, infatti, il quadro è preoccupante. In tutto fanno 8 gettoni (483 minuti) sparsi qua e là dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro procuratosi in allenamento il 30 agosto 2019. Da allora una lunga riabilitazione conclusa con il ritorno in campo il 16 febbraio, il lockdown e al rientro una condizione non ottimale con nuovo stop a giugno e luglio, la speranza di aver superato i problemi e il guaio al polpaccio nella gara di ritorno all'agonismo contro il Sassuolo il 20 luglio per poi non giocare più.

Un problema non da poco per la Juventus e in prospettiva per la nazionale. Sia Pirlo che Mancini attendono il ritorno di Chiellini e della sua leadership al centro della difesa. Alternative non mancano, ma l'idea di entrambi era ed è quella di non rinunciare all'esperienza del livornese che nella sua autobiografia, data alle stampe nei mesi del lockdown, scriveva: "Non ho mai pensato di non tornare forte com'ero prima, ma soltanto che mi toccherà giocare un anno in più perché questo 2020 conta a metà". Il dopo non si sta rivelando all'altezza dei programmi.

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Giovanni Capuano