Britney Spears: "Work Bitch". Forza, tutti a ballare
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Britney Spears: "Work Bitch". Forza, tutti a ballare

Con un giorno di anticipo torna la più folle diva del pop

Quando la musica pop è virale, c'è solo un nome da fare, ed  è quello di Britney Spears.  Con un giorno di anticipo rispetto alla data di pubblicazione prevista, è arrivata in radio e in ascolto su Vevo il 15 settembre 2013 "Work Bitch",  il primo singolo che anticipa l'ottavo album della diva più circense del pop.

Il brano, scritto e musicato a 10 mani,  vede la partecipazione di Will.I.Am e un aiuto sostanziale da parte di Sebastian Ingrosso,  uno dei più amati della della scena house europea. Il brano è figlio del grande successo internazionale  di "Scream & Shout" che si discosta in modo netto dalla ormai consueta pop dance da classifica,  entrando in territori club in maniera quasi esclusiva.

Il testo, che inneggia al lavorare duro se si vuole raggiungere il prestigio del lusso, non scomoda alcun filosofo tedesco. Qui il lavoro fatto con Britney Spears non è tanto nella voce ma bel mood impresso nel sound. È tutto così accattivante in questa traccia che solo un deejay irresponsabile potrebbe non inserirla in una sua serata.

Nel pop c'è chi ha uno sguardo più teen per diventare trendy negli ascolti dei giovani, chi più concettuale e intimista, alla ricerca di un divismo che la elegga a icona. C'è ancora chi usa la provocazione per far parlare di se stessa e c'è chi invece come Britney Spears quelle fasi le ha superate tutte e oggi, per fortuna, rischia un po' di più.

Rivolgendosi non ai media di settore per fare la straordinaria, non alla cricca di quattro gatti con la puzza sotto il naso di Twitter,  ma a tutti. Non sarà raffinata, non sarà all'ultima moda in fatto di grafica e estetica (quella cover è uno scempio!), ma è come un'oasi nel deserto. Dalla sua fonte, attingono tutti.

 

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Alessandro Alicandri