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Migranti a Ventimiglia: un anno di proteste e sgomberi – Foto

Migranti a Ventimiglia: un anno di proteste e sgomberi – Foto

Dal primo blocco alla frontiera con la Francia dell’estate 2015 all’ultima tentata fuga via mare

Migranti a Ventimiglia: un anno di proteste e sgomberi – Foto
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6 agosto 2016. Soldati dell’esercito italiano di guardia a Ponte san Ludovico a Ventimiglia, alla frontiera con la Francia.

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ANSA/FABRIZIO TENERELLI

7 agosto 2016. Un momento del corteo spontaneo dei No Border, in presidio a Ventimiglia, dopo aver appreso la notizia degli arresti di migranti effettuati in mattinata al confine. Polizia e carabinieri hanno bloccato l’accesso alla città ai manifestanti, una cinquantina, rimasti sul ponte Doria.

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7 agosto 2016. La polizia italiana schierata in assetto antisommossa a Ventimiglia, durante una manifestazione degli attivisti di “No borders”.

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6 agosto 2016. Una foto dall’alto della frontiera con la Francia di Ponte san Ludovico a Ventimiglia.

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7 agosto 2016. Un momento del corteo spontaneo dei No Border, in presidio a Ventimiglia, dopo aver appreso la notizia degli arresti effettuati in mattinata al confine.

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30 settembre 2015. Un migrante mostra un cartello su cui si legge “We want freedom to pass the border” (vogliamo la libertà di oltrepassare il confine), di fronte alla polizia schierata sugli scogli a Ventimiglia.

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30 settembre 2015. Migranti sugli scogli a Ventimiglia, sorvegliati dalla polizia.

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30 settembre 2015. Un migrante mostra un cartello su cui si legge “We want freedom to pass the border” (vogliamo la libertà di oltrepassare il confine), di fronte alla polizia schierata sugli scogli a Ventimiglia.

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30 settembre 2015. Migranti sugli scogli a Ventimiglia, sorvegliati dalla polizia.

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30 settembre 2015. La polizia italiana affronta i migranti sugli scogli di Ventimiglia.

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30 settembre 2015. Un migrante in preghiera sugli scogli a Ventimiglia.

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30 settembre 2015. Un migrante dorme sugli scogli a Ventimiglia.

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30 settembre 2015. Migranti sugli scogli a Ventimiglia, sorvegliati dalla polizia.

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30 settembre 2015. Migranti sugli scogli a Ventimiglia, sorvegliati dalla polizia.

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14 giugno 2015. I migranti sugli scogli di Ventimiglia protetti dalle coperte termiche

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14 giugno 2015. Un gruppo di migranti fermati dalle autorità francesi al confine italiano attendono di poter recarsi in Francia sugli scogli di Ventimiglia, protetti da coperte termiche.

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14 giugno 2015. Un cartello dei migranti sulla costa di Ventimiglia, al confine tra Francia e Italia: “Noi non torniamo indietro: aprite la frontiera”.

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14 giugno 2015. Migranti sugli scogli di Ventimiglia protestano pere la tutela dei diritti umani

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Ventimglia, 16 giugno 2015. La polizia sgombera gli immigrati che sostavano sugli scogli in attesa di varcare il confine con la Francia

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ANSA/LUCA ZENNARO

Ventimiglia, 16 giugno 2015. La polizia sgombera gli immigrati che sostavano sugli scogli in attesa di varcare il confine con la Francia.

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Giugno 2015. Un migrante sugli scogli di Ventimiglia in attesa di passare il confine con la Francia

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17 giugno 2015. Un uomo in preghiera sugli scogli di Ventimiglia, dove le autorità francesi hanno bloccato il passaggio oltrefrontiera di un gruppo di migranti, che hanno deciso di protestare presso il confine fin quando sarà concesso loro l’ingresso nel Paese.

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Un migrante sugli scogli di Ventimiglia aspetta di mangiare il suo pasto durante il Ramadan

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Un immigrato prega sugli scogli a Ventimiglia

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22 giugno 2015. in Ventimiglia near the Italian-French border post, shows the makeshift camp set up by a group of migrants that has been denied entry into France. Italy warned that EU solidarity is at stake if the 28-nation bloc fails to reach a deal on sharing the burden of the Mediterranean migrant crisis. AFP PHOTO / VALERY HACHE (Photo credit should read VALERY HACHE/AFP/Getty Images)

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Giugno 2015. Un immigrato dorme vicino al mare

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Giugno 2015. Si cerca di proteggere gli oggetti dalla pioggia

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Giugno 2015. Gli scogli di Ventimiglia visti dall’alto

La frontiera con la Francia di Ponte san Ludovico a Ventimiglia è tornata negli ultimi giorni al centro dell’attenzione per il tentativo disperato di circa 140 migranti di superare il confine, sorvegliato da polizia e forze dell’ordine, muovendosi dal vicino campo di temporanea accoglienza allestito al parco Roja e gestito dalla Croce Rossa.

Base di partenza della fallita prova di forza è stata quella stessa “pinetina” vicino agli scogli del Balzi Rossi, a pochi metri dal confine di Stato, che – come documenta questa fotogallery – già venne sgomberata a più riprese, con blitz dalla polizia, tra il giugno e l’ottobre del 2015.

Una situazione paradossale creata dalle norme secondo cui, una volta identificati in un Paese, i migranti debbano rimanervi anche se non vogliono, non potendo transitare da uno Stato che non vuole nemmeno essere terra di passaggio per altre nazioni.

La protesta del 5 agosto
I migranti fermi a Ventimiglia hanno inscenato una protesta, iniziata nella notte del 5 agosto, camminando lungo la ferrovia per raggiungere il mare. A sera hanno raggiunto la Francia a nuoto e poi lungo l’Aurelia fino a occupare la scogliera di Menton Garavan, dopo avere aggirato un blocco delle forze dell’ordine italiane e francesi, con la polizia italiana che ha sparato lacrimogeni.

La convulsa giornata si è conclusa per i migranti con il ritorno forzato in Italia su due pullman, mentre i francesi hanno rinforzato la barriera in entrata, dove sono presenti police nationale, gendarmerie ma anche i corpi speciali in borghese con la pistola bene in vista. 

Il ruolo dei No border

La manifestazione dei No border annunciata per domenica 7 agosto, per protestare contro il blocco alla frontiera, è stata annullata – nelle parole degli antagonisti – “per evitare la trappola della polizia”. Al suo posto si sono tenuti un presidio e una conferenza stampa in piazza Costituente, sorvegliati a vista dai carabinieri.

Secondo la polizia, che nella serata del 6 agosto ha perquisito la sede degli attivisti di Camporosso, ci sono proprio gli antagonisti dietro la fuga di domenica. Sei persone sono state arrestate: cinque francesi e una ragazza toscana che vive a Parigi sorpresi, tre a Ponte San Ludovico, in entrata dalla Francia, e tre alla Fanghina, altro varco frontaliero. 

I no border hanno accennano un corteo, ma la strada è stata subito chiusa dai carabinieri e la tentata manifestazione si è sciolta alla foce del Roja, con un bagno collettivo. I No border hanno parlato di “persone sequestrate”, costrette “a stare nel chiuso del centro”, “malnutrite” e “insultate”.

Sono 15 gli attivisti italiani e francesi del collettivo “No Border” denunciati dalla polizia dopo essere stati trovati in possesso di armi bianche. Tra queste un guanto con tre lame affilate, considerata un’arma in grado di uccidere. 

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