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The Swingles: la magia del Natale in sette voci

The Swingles: la magia del Natale in sette voci

Il gruppo vocale più famoso al mondo, che ha saputo incantare presidenti e celebrità, torna in Italia per il tour “Together at Christmas”

Nel 1962, in una Parigi che vibrava di musica, moda ed eleganza, un cantante e arrangiatore jazz statunitense di nome Ward Lamar Swingle fonda, scegliendo con cura altri sette artisti, un gruppo, “The Swingles”, che avrebbe rappresentato per oltre sessant’anni – e che continua a esserlo – l’eccellenza della vocalità a cappella nel mondo, un genere musicale autonomo e originale, abbracciando la tecnica “scat”.  

Quello che crea Mr. Swingle, non è solo un gruppo capace di incantare il presidente Lyndon Johnson durante una cerimonia alla Casa Bianca, o per restare in una dimensione più vicina, il nostro Alberto Angela che rimane talmente estasiato dalla loro esibizione dell’ “Aria sulla quarta corda di Bach”, da sceglierla come sigla per “Quark”.

Ward Swingle crea un gruppo che non invecchia mai, che continua da oltre sei decenni a rinnovarsi, conquistando premi e riconoscimenti a livello mondiale.

Mallika, Joanna, Scarlet, Owen, James, Jamie e Tom: ecco le sette voci (non più otto) che formano oggi i The Swingles e che dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso, sono tornati in tour con il loro “Together at Christmas”, toccando fino al 22 dicembre diverse città italiane. Sette voci che, senza alcuno strumento riescono a creare un suono intimo e avvolgente, che trova nell’atmosfera natalizia il suo modo di esprimersi forse più magico.  

Mallika (Bhagwat – Soprano), Iniziamo da te.

Il gruppo ha cambiato spesso formazione, fino a quando, con l’uscita di scena del contralto Lucy Bailey nel 2011, si è deciso di non sostituirla, lasciando a sette il numero dei componenti.

“Questa è un’ottima osservazione! Tutto si riduce alla distribuzione dei timbri vocali. Ci siamo resi conto che la combinazione di tre voci acute, due tenori, un baritono/percussionista vocale e un basso grave produceva un suono più equilibrato. Noi tre cantanti abbiamo l’opportunità di esprimere tutta la nostra estensione vocale: contralto, soprano e tutto ciò che sta nel mezzo!”

La tecnica “scat” richiede solo (tanto) studio o è necessaria una predisposizione naturale?

“Abbiamo scoperto che la tecnica “scat” alla base del suono distintivo degli “Swingle Singers” è sorprendentemente naturale! Originariamente è nata dall’imitazione di linee strumentali, cercando di non cantare troppo come cantanti, ma anche di non suonare troppo come uno strumento. È comunque necessaria molta pratica e molto impegno per mantenere l’ensemble unito e rilassato.”

Con il tour con “Together at Christmas”, portate in giro per l’Italia un tocco di magia. Qual è il vostro rapporto con il Natale?

“Ogni anno a Natale organizziamo una festa in cui ci scambiamo i regali “Swecret Swanta” e ci assegniamo la cerimonia di premiazione “Swammy”. Amiamo il Natale, man mano che si avvicina il grande giorno e si conclude un tour, diventa incredibilmente importante tenere alto il morale. Queste piccole tradizioni servono proprio a questo.”

Come vi mantenete  in forma durante i viaggi e le esibizioni? Viaggiando per lunghi periodi e sottoponendo le nostre voci a spettacoli impegnativi, dobbiamo necessariamente prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente, oltre che delle nostre voci, perché questo influisce anche sulla qualità della musica che produciamo! Ogni musicista in tournée ha i propri metodi: per noi di solito significa bere qualcosa in tranquillità dopo uno spettacolo, prendersi del tempo per esplorare le città che visitiamo – anche provando cibi e bevande diversi – e rimanere in contatto con amici e familiari. Sembrano piccoli gesti, ma quando non c’è stabilità, sono davvero fondamentali!”

Alcune informazioni “segrete” su questo tour natalizio

Per “Together at Christmas” , abbiamo deciso di riproporre alcuni brani preferiti dai fan, eseguiti dal gruppo molti anni fa: dei veri e propri pezzi da urlo! Non vengono eseguiti da un po’, e volevamo  aggiungere qualcosa di nuovo ed emozionante. Li abbiamo provati e perfezionati proprio in vista dell’Italia! Se volete sapere di quali canzoni si tratta, dovrete venire a vederci, temo, niente spoiler!”

Questa risposta svela le doti di Tom Hartley, oltre che come bravissimo basso, come perfetto pubblicitario!

A questo punto, ai fortunati che si trovano nelle città toccate del loro emozionantissimo “Christmas tour”, non possiamo far altro che augurare, con un pizzico di invidia da chi non riuscirà a esserci, di vivere la gioia delle feste attraverso la loro musica incantata e vibrante.

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