E’ possibile tornare a partecipare a una gara di coppa del mondo dopo 5 anni di inattività e a 41 anni vincere una discesa libera sfiorando i 140 km orari sugli sci? Fino a tre giorni fa avremmo detto no, poi a Sankt Moritz abbiamo visto Lindsay Vonn sciare come forse non ha mai fatto nella sua straordinaria carriera e vincere. Cose da pazzi. Cose da Vonn. Che l’americana fosse una delle più grandi interpreti dello sci moderno lo sapevamo già, ma adesso il mondo ha scoperto che cosa si può fare con la forza di volontà e la voglia di rimettersi in disussione. Lindsay è stata tormentata da tanti infortuni e quan do decise di smettere la scelta sembrava la logica conseguenza delle difficoltà delle sue ginocchia a reggere la pressione sugli sci a certe velocità, Nella scorsa stagione, la prima al rientro dopo il ritiro, Vonn era partita con comprensibili difficoltà, data l’età e soprattutto la lunga assenza dall’agonismo. A marzo, quindi a fine stagione, era comunque riuscita ad arrivare seconda nel Super G (la seconda disciplina più veloce dello sci alpino, dopo la discesa libera) di Sun Valley, negli Stati Uniti. Il ritiro era arrivato nel 2019. Ma non sembrava possibile tornasse a questi livelli anche se lei prima ell’inizio della stagione aveva avvertito tutti: ““Mi sento più forte che mai. Anche se il mio apice è stato nel 2015 e nel 2016, oggi fisicamente penso di aver raggiunto la perfezione”.
Il calvario e il ritorno
Quando nel 2019 aveva deciso di smettere aveva detto: “Il ginocchio è rotto in modo irreparabile, non sono più in grado di gareggiare. È tempo di ascoltare il mio corpo e dire addio alle gare”. Così si dedica a sport acquatici, in particolare wakeboard, kitesurf e immersioni. E sceglie anche di fare l’imprenditrice ha lanciato una linea di abbigliamento da sci, ha creato dei prodotti di bellezza e prodotto anche un film, un documentario sulla leggendaria sciatrice Picabo Street, che Vonn ha sempre considerato il suo idolo d’infanzia. Unna donna realizzato che però non ha dimenticato la sua vera passione, lo sci. E qualche anno dopo c’è la possibilità di una nuova tecnica: una protesi in titanio al ginocchio. La Vonn ci prova e il dolore al ginocchio sparisce dopo l’operazione effettuata dal professor Roche con l’aiuto di un robot. La scelta è molto criticata e i primi risultati sono deludenti, ma Lindsay non si arrende. Non ha mai smesso di allenarsi e aumenta il ritmo guadagnando oltre 5 chili di muscoli. In pista e in palestra spinge al massimo, ma a tavola la dieta non è rigorosa, si concede anche qualche eccesso. La condizione cresce e arriva la vittoria a Sankt Moritz a oltre 41 anni, Lindsay stupisce il mondo e adesso entra di diritto tra le favorite per l’Olimpiade di Milano Cortina.
La sfida con la Goggia
Sull’Olimpia delle Tofane si sfideranno l’americana e la nostra Sofia Goggia. Sono le due grandi favorite oltre ad essere amiche ed avere molto rispetto una dell’altra. La Vonn a Cortina ha vinto undici volte, Sofia si è imposta quattro volte. Entrambe hanno sempre dichiarato di sentirsi a casa sulla pista delle Tofane e se la bergamasca avrà dalla sua parte tutto il tifo degli italiani non c’è dubbio che molti appassionati di sci sarebbero felici di vedere un trionfo di Vonn alle Olimpiadi ad un età in cui gli sciatori hanno da tempo abbandonato l’attività agonistica. Proprio il duello Vonn-Goggia sarà uno dei temi più belli della discesa libera. Sofia è in crescita, sembra ancora leggermente più indietro rispetto all’americana ma restano 50 giorni per preparare l’appuntamento della vita e la Goggia farà di tutto per arrivarci al meglio. Poi giù a testa bassa a caccia dell’oro olimpico.
