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Duello sulla Juventus: Elkann chiude all’offerta di Tether

Duello sulla Juventus: Elkann chiude all’offerta di Tether

Cosa succede nel club più importante d’Italia? Tether è uscito allo scoperto per strappare la società ad Exor ma Elkann chiude: “I nostri valori non sono in vendita”.

Tanto tuonò che piovve. Dopo mesi di chiacchiere e indiscrezioni con sullo sfondo l’opera di rastrellamento di azioni libere sul mercato da parte di Tether, colosso delle criptovalute, è arrivato il giorno dell’offerta pubblica. Tether Investments vuole la Juventus e il suo uomo forte, Paolo Ardoino, lo scrive apertamente sui social uscendo allo scoperto. Un piano da un miliardo di euro per rilevare l’intero pacchetto di maggioranza del club bianconero oggi nelle mani di Exor (65% del capitale sociale) e dieci giorni per decidere.

Un’offerta che ha costretto anche John Elkann a rispondere negando qualsiasi ipotesi di cessione di quote della società. Un rifiuto secco che segue mesi di silenzi e il duello nell’ultima assemblea degli azionisti quando le proposte di Tether, il più ingombrante tra i soci di minoranza, erano state tutte rispedite al mittente.

Exor: no alla cessione Juventus. Ed Elkann…

L’offerta di Tether Investments, che al momento possiede l’11,5% delle azioni della Juventus, è l’acquisto delle quote in mano ad Exor al prezzo di 2,66 euro per azione, superiore in maniera significativa ai 2,19 euro della quotazione ufficiale in Borsa rilevata il 12 dicembre 2025. Una spesa totale di 1,1 miliardi di euro con “un premio di circa il 20,74% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni della Società all’11 dicembre 2025”, premio che certifica una valutazione superiore all’attuale capitalizzazione di mercato di circa 915 milioni. 

Il cda di Exor ha atteso meno di un giorno per respingere all’unanimità la proposta, ribadendo la volontà di restare alla guida della Juventus: “Il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità la proposta non sollecitata presentata da Tether Investments, S.A. de C.V. (“Tether”) per l’acquisizione tutte le azioni di Juventus Football Club S.p.A. detenute da Exor”. Exor “ribadisce quanto già dichiarato più volte in precedenza, ovvero che non ha alcuna intenzione di cedere alcuna quota in Juventus a terzi, inclusa, ma non solo, la società salvadoregna Tether”.

Intenzione di chiusura totale ribadita da John Elkann con un comunicato video che ripercorre i 102 anni di legame tra la società torinese e la famiglia: “Proprio pensando a questa passione, a questa storia d’amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la nostra squadra e a guardare al futuro, per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita”.

L’annuncio di Tether: vogliamo acquistare la Juventus

Paolo Ardoino, amministratore delegato di Tether e tifoso bianconero dichiarato, era uscito allo scoperto sul suo profilo X annunciando il passo ufficiale con un comunicato: “Oggi Tether ha inviato una proposta ufficiale ad Exor per comprare la loro intera quota di Juventus. Sin dall’inizio il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere la squadra e riportarla alla gloria che merita. Come parte del nostro commitment, se questa transazione andrà a buon fine, Tether investirà 1 miliardo di Euro nel club”.

Dieci giorni (ne è bastato uno in realtà) per ricevere una risposta che vada oltre le dichiarazioni ufficiali da parte di Elkann e le smentite arrivate subito. Di sicuro l’offerta arriva nel momento più difficile della storia recente della Juventus, non solo sul piano sportivo. L’ultimo bilancio si è chiuso con una perdita di 58 milioni di euro che ha portato il totale dei rossi a 919 dal 2019 con l’azionista di maggioranza costretto a continui interventi di ricapitalizzazione fino a superare la soglia del miliardo. Tutto senza riuscire ad avviare un nuovo progetto sportivo competitivo.

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