I teloni per coprire parte delle tribune deserte dello stadio di Riyad e ascolti che fanno segnare un flop storico. La finale tra Napoli e Bologna, quella giusta per i cultori dello spirito originario della Supercoppa Italiana – sfida tra vincitori dello scudetto e della Coppa Italia – è stato un flop in televisione. Il dato d’ascolto registrato da Auditel per la diretta su Italia Uno è stato di 4.042.000 telespettatori con uno share del 19,7%. L’ascolto peggiore dal 2010 a oggi, per distacco.
Fino a ieri, infatti, la performance peggiore era stata del match tra Juventus e Lazio dell’agosto 2015 con 4,6 milioni di telespettatori e uno share del 33%. Il segnale evidente che il calcio in tv tira sempre a patto che ci siano le squadre con il maggiore bacino d’utenza. Non a caso Mediaset aveva programmato la sfida di Riyad su Italia Uno e non su Canale Cinque come sarebbe stata un’eventuale finale con il derby tra Inter e Milan che un anno fa si era arrampicato a quota 7,4 milioni di audience con share del 32,6%.
Finale Supercoppa, telespettatori (quasi) dimezzati rispetto a un anno fa
Il calo è stato netto: -45% in termini di ascolti, lontanissimo dal record storico che appartiene a Inter-Juventus del gennaio 2021 con 7,890 milioni di telespettatori e a quello di share che risale al 2011 (Inter-Milan con il 41,1%). L’atto conclusivo che ha assegnato il trofeo ad Antonio Conte è stata la chiusura di una Supercoppa Italiana in tono minore visto che anche le semifinali avevano faticato a farsi largo nei palinsesti della tv generalista: 4,1 milioni (20,3%) per Napoli-Milan e addirittura 3,5 milioni (18,6%) per la maratona ai rigori di Bologna-Inter.
Peccato perché dal punto di vista televisivo la trasferta in Arabia Saudita ha rappresentato uno sforzo eccellente da parte della Lega Calcio Serie A. Sono state impiegate 33 telecamere con soluzioni innovative come la personalizzata con cui è stato ripreso il momento della premiazione direttamente dal petto del capitano partenopeo Di Lorenzo oppure la Ref Cam che ormai è diventata un’abitudine per i telespettatori della Serie A e che è l’investimento su cui la Lega punta tantissimo per migliorare il prodotto televisivo.
A mancare, secondo le logiche degli ascolti, sono stati i protagonisti principali. E’ chiaro che il merito del campo viene prima di tutto, ma il dato farà riflettere in previsione delle scelte future. L’anno prossimo la Supercoppa Italiana non sarà in Arabia Saudita e ci tornerà in seguito per l’ultimo slot del contratto quadriennale; campo libero ad alternative con la possibilità concreta che venga abbandonato il format della Final Four destinato al cliente arabo.
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