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Arbitri e Var, domenica di polemiche ma (quasi) tutti i fischi sono giudicati corretti

Arbitri e Var, domenica di polemiche ma (quasi) tutti i fischi sono giudicati corretti

Giornata di fuoco per gli arbitri in Serie A, ma i vertici della categoria considerano un solo vero errore. E promuovono tutti gli altri, nonostante l’ondata di proteste e polemiche

Fuori una tempesta di proteste e polemiche, accompagnata da votacci nelle pagelle di giornali e tv. Dentro un’analisi che porta a giudicare in maniera molto meno negativa e netta il fine settimana arbitrale della Serie A. Quello che ha scatenato le ire soprattutto dei tifosi di Milan, Lazio e Cremonese ma che passato al microscopio dai vertici tecnici è apparso più positivo del percepito.

Nessuna bocciatura pesante, insomma. Anzi, nel complesso un giudizio sufficiente per un turno che ha presentato una serie di episodi border line in alcuni casi con ripercussioni decisive sul risultato finale. La sintesi? Un solo, vero, errore di campo commessa a San Siro da Valerio Crezzini: l’annullamento della rete del virtuale 3-1 in favore del Milan contro il Sassuolo per una spinta di Loftus-Cheek che in realtà non è esistita. Decisione di campo, difficilmente emendabile in sala Var (Prontera) perché basata su una valutazione di intensità fatta sul momento e che ha cancellato un gol pesante e potenzialmente decisivo.

Milan-Sassuolo, il giudizio dei vertici arbitrali su Crezzini

Crezzini, però, nel giudizio dei vertici arbitrali ha visto giusto nell’altro momento topico di Milan-Sassuolo: non era punibile il tocco di piede di Pavlovic sulla gamba sinistra dell’attaccante neroverde Cheddira colpevole, nella ricostruzione avallata dalla commissione, di aver allargato “furbescamente” la stessa gamba per cercare l’incidente e prendersi il rigore. Nessuna bocciatura netta, dunque, per Crezzini che a San Siro ha diretto la partita numero 7 in Serie A della sua giovane carriera, essendo un classe 1993.

A questo proposito, fa sorridere la polemica secondo cui il designatore Rocchi non dovrebbe mandare i giovani ritenuti più promettenti a dirigere la capolista o, comunque, una big. Crezzini ha già arbitrato Napoli, Juventus, Roma, Lazio e Atalanta: su di lui si punta così come su un altro gruppo di trentenni che dovranno essere la generazione successiva ai vari Sozza e Colombo per i quali – visto il deserto ereditato – Rocchi ha usato lo stesso sistema: farli arbitrare in fretta le grandi per accelerarne la crescita. Tornerà presto su palcoscenici prestigiosi.

Gli episodi di Parma-Lazio: promosso Marchetti

Promosso anche Matteo Marchetti, finito nel ciclone delle proteste per la doppia espulsione contro la Lazio. In particolare gli è stata contestata dalle moviole la prima, affermando che Zaccagni avrebbe ritratto le gambe al momento dell’impatto su Estevez, evitando così il grave fallo di gioco. Rosso solare è il parere dei vertici arbitrali e la Lazio ha rischiato di chiudere addirittura in 8 perché Cancellieri è stato graziato in un’altra situazione.

Il resto della giornata è filato via abbastanza liscio grazie a due senatori come Doveri (Genoa-Inter) e Massa (Bologna-Juventus), alle prese quest’ultimo con lo strano caso della strattonata di Lucumì a Conceiçao a palla lontana: bisticcio da rigore, regolamento alla mano, ma di solito gestito come scaramuccia di campo. A Udine il Var ha salvato Sozza in occasione della seconda rete annullata all’Udinese per fallo su Lobotka e nel complesso la squadra arbitrale ha funzionato. Lo stesso a Firenze (Colombo) in un match carico di tensioni.

Resta il giallo del possibile rigore negato alla Cremonese nel finale della sfida con il Torino. Simeone ha colpito il pallone con il braccio o no? Solo la visione delle immagini chiarirà perché Marinelli in campo e Meraviglia al Var hanno lasciato correre. La spiegazione è che ci sia stato precedentemente un tocco sulla spalla dell’attaccante granata, altrimenti saremmo di fronte a un errore abbastanza incomprensibile.

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