Trentotto minuti in campo, riserva di Jonathan David e prossimo terzo attaccante di tre se Comolli dovesse davvero riuscire a portare a Torino Kolo Muani. Palloni toccati: 23. Tiri in porta: 2 con il massimo rendimento e un discreto godimento anche per la Juventus che dall’avvio di campionato di Dusan Vlahovic ha spremuto il punteggio pieno con primato condiviso alla sosta nazionali. L’Indesiderato è il miglior colpo dell’estate dei bianconeri e quanto accaduto in coda a una sessione in cui il tentativo di spedirlo ovunque, purché lontano da Torino, è stato uno dei leit motiv juventini.
Vlahovic è rimasto ed è un problema per il bilancio che Comolli dovrà presentare a John Elkann tra un anno. Per Tudor, invece, rappresenta un’enorme opportunità anche perché la sensazione che lascia è di avere il dente avvelenato e la fame giusta per vivere una stagione da protagonista.
A meno di colpi di scena, a luglio andrà via a parametro zero con danno enorme per i conti della Juventus. Per questo, e per il peso sul bilancio con il suo stipendio di lusso (23 milioni di euro lordi) e l’ammortamento residuo del costo del cartellino (circa 19), la Juventus ha cercato in tutti i modi di fargli capire che la volontà era dirsi addio. Anche per gli stessi motivi, questione di promesse del passato e impegni presi dalle precedenti dirigenze, Vlahovic si è impuntato per restare e incassare fino all’ultimo centesimo.
E’ quello che accadrà, ma il modo con cui verrà attraversata la stagione farà tutta la differenza del mondo. La verità è che Vlahovic, classe 2000 con già 109 gol con le maglie di Fiorentina e Juventus, avrà anche dei limiti tecnici ma nel calcio italiano fa la differenza, soprattutto se coinvolto nel progetto. Sua la firma sull’unico trofeo bianconero post Sarri, la Coppa Italia conquistata con Allegri in panchina. E suo il volto arrabbiato su questo avvio di campionato.
Mentre Dusan segna, i dirigenti juventini inseguono la firma last minute del Psg che libera Kolo Muani. Non gratis, anzi. Il francese potrebbe costare tra i 60 e i 70 milioni di euro e portarsi dietro uno stipendio da top player. Senza troppi giri di parole: conviene alla Juventus proseguire con la rottamazione di Vlahovic per inseguire alternative nemmeno a basso costo? Parma e Genoa dicono che la risposta è no e che il sospetto è che il miglior colpo dell’estate sia alla fine la mancata epurazione dell’uomo che alla Continassa, fogli del bilancio alla mano, non voleva più vedere nessuno.
Leggi anche:
