La sorpresa che non ti aspetti nelle prove della Sprint di sabato in Qatar. Oscar Piastri è vivo e vuole combattere per il titolo mondiale che per molti mesi ha pensato di avere in mano. L’australiano conquista la pole position per la mini-gara che assegnerà 8 punti ma che con le distanze minime tra i tre piloti di testa può risultare decisiva. Le Mc Laren tornano a dominare anche se tra le “papaya” si insinua la Mercedes di George Russell. lasciando a Lando Norris la terza posizione e quindi la seconda fila. Sarà un week-end caldissimo (anche e non solo per le temperature) iniziato malissimo per Max Verstappen, l’antagonista delle Mc Laren impegnato alla ricerca disperata della rincorsa a Lando Norris. Verstappen si è lamentato per tutta la sessione di prove della sua macchina, ha commesso parecchi errori in pista e ha concluso con il sesto posto, preceduto anche dal compagno di squadra Tsunoda. Non era mai avvenuto che Max fosse più lento del suo compagno di scuderia. L’olandese arrabbiato è ancora più pericoloso e sicuramente nella Sprint e nelle prove ufficiali di sabato darà il massimo per insidiare le Mc Laren. Il prepotente ritorno di Piastri rimette il team papaya in imbarazzo; sembrava l’occasione giusta per puntare tutto su Norris come prima guida e invece la pole position di Piastri nella Sprint convincerà probabilmente il team a lasciare liberi i piloti. Con tutti i rischi che una situazione del genere può comportare.
La Ferrari non guarisce
Neanche il caldo di Doha ha ridato prestazioni alle Ferrari. Ancora deludente Lewis Hamilton, eliminato nella Q1, l’inglese scatterà nella sprint race dal diciottesimo posto, posizione imbarazzante. Lewis continua a lamentarsi della macchina, ma intanto il suo compagno di squadra Charles Leclerc senza fare niente di trascendentale si qualifica per la Q3 e chiude con il nono posto che vale la quinta fila sulla griglia di partenza. Niente di che, ma con tutte le difficoltà che ha avuto e che ha la SF-25 in questa stagione non si può pensare che valga la penultima fila. Sorprende quindi la frase di Hamilton nel team radio: “Ah ragazzi, la macchina non può andare più veloce di così”. Peccato che Leclerc con 1’20″622 abbia realizzato un giro più veloce di Hamilton di un secondo e quattro decimi. Un’enormità. A questo punto Hamilton dovrebbe almeno evitare di commentare le prestazioni della macchina, visto che Leclerc per quanto in difficoltà non ha mai fatto le figuracce rimediate dall’inglese, lottando a volte anche per il podio. Anche l’invito a parlare meno arrivato da John Elkann ai due piloti non è stato evidentemente recepito dal sette volte campione del mondo-
