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Brignone si avvicina alle Olimpiadi Sci da gara e molte più ore in pista

Brignone si avvicina alle Olimpiadi Sci da gara e molte più ore in pista

Dopo l’infortunio del 4 aprile la campionessa del mondo ha rimesso gli sci solo da dieci giorni, ma le risposte sono positive e lei che sarà anche la porta bandiera dell’Italia ai Giochi non vuole perdersi le gare di Cortina

Un passo alla volta. Da quel maledetto 4 aprile quando ai campionati italiani in Val di Fassa Federica Brignone concluse nel peggiore dei modi la stagione più bella della sua vita (aveva appena vinto la Coppa del mondo assoluta) fino al 5 febbraio 2026, la fatidica data delle prove della discesa (in programma l’8) sull’Olimpia delle Tofane a Cortina. Un attimo dopo l’incidente Federica Brignone ha avuto in mente un solo obiettivo; essere all’Olimpiade. Ma la tigre non vuole andare alle Olimpiadi per partecipare ma per essere protagonista e sta facendo di tutto per migliorare la sua condizione, mentre ormai si può togliere il condizionale sulla sua partecipazione: Federica Brignone sarà in pista per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

L’avvicinamento

Non bastasse la sua proverbiale grinta è arrivata la decisione del Coni di sceglierla come porta bandiera dell’Italia, una soddisfazione enorme per la campionessa del mondo, una scarica di adrenalina in più per gli allenamenti. Da Courmayeur dove si sta allenando con il fratello allenatore arrivano buone notizie. Federica ha usato gli sci da gara dopo aver iniziato con quelli turistici e il passaggio ai materiali da professionista è stato come rimetterla al suo posto. Ha passato più ore in pista, la gamba sinistra operata ha reagito bene alle sollecitazioni e i primi dieci giorni sugli sci (li ha rimessi a Cervinia il 26 novembre) hanno confermato la tabella di marcia. Ora si passa allo step successivo, spingere di più in pista e lavorare sodo al J Medical dove la assistono il fratello Davide e i preparatori Aguzzini e Scarian. Poi a gennaio Federica dovrà decidere cosa fare: se partecipare alle ultime due gare di coppa del mondo prima delle Olimpiadi, oppure no, come preferirebbe la Federazione, puntando solo su Cortina.

Il pettorale

Federica Brignone non ha bisogno di fare punti nelle gare di coppa del Mondo per mantenere il pettorale delle migliori quindici alle Olimpiadi. Lo ha spiegato alla Gazzetta dello Sport il direttore tecnico Gianluca Rulfi: “Anche se non dovesse disputare alcun gigante dei quattro in programma da qui a Cortina non uscirebbe comunque dal gruppo delle migliori quindici. La nostra idea è che potrebbe partecipare a qualche gara solo da apripista a PLan de Corones (gigante del 20 gennaio) o a Crans Montana (discesa e superG il 30 e 32 gennaio)”. Potrebbe essere addirittura un vantaggio per la stagione successiva per Federica non partecipare a nessuna gara nè prima nè dopo l’Olimpiade. Nel 2026-2027 infatti in questo caso partirebbe con il massimo dei punti a disposizione. Cosa farà Federica? Lo scopriremo con l’anno nuovo, l’importante è che la sua condizione cresca e che il ginocchio sollecitato al massimo risponda positivamente. Poi ci penserà la tigre,

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