Si chiama Man Haron Monis l’uomo che ha tenuto in ostaggio per 16 ore una quarantina di persone in una cioccolateria Lindt in Martin Place, nel cuore di Sidney, prima dell’intervento dei corpi speciali che hanno posto fine al sequestro, lasciando sul terreno diversi feriti, due gravi, e tre morti, tra cui il sequestratore. Sul posto è intervenuto anche un robot sminatore, con lo scopo di disinnescare le eventuali bombe presenti all’interno del caffé.
A Sydney si è materializzato l’incubo del terrorista free lance
IL PROFILO DEL SEQUESTRATORE
50 anni, australiano di orgini iraniane, già noto alle forze dell’ordine per aver inviato lettere di insulti alle famiglie dei soldati australiani morti in Afghanistan, il sequestratore aveva sul groppone, stando a quanto scrivono i quotidiani australiani, almeno una quarantina di denunce per molestie sessuali.
Martin Place, una piazza del quartiere degli affari di Sydney, è stata chiusa alla circolazione. Patrick Byrne, un produttore della catena televisiva Channel Seven, la cui redazione è situata di fronte alla cioccolateria, ha detto che i dipendenti dell’emittente hanno visto la cattura degli ostaggi svolgersi sotto i loro occhi. ”Ci siamo precipitati alla finestra e abbiamo avuto la visione scioccante e agghiacciante di persone alzare le mani di fronte ai vetri del locale” hanno detto alla Australian Broadcasting Corporation.
La fuga del primo ostaggio
