Boston, New York, Philadelphia, Los Angeles, Detroit, Washington: dall’Atlantico al Pacifico, da «costa a costa», continuano in tutti gli USA le proteste e gli scontri per la morte dell’afroamericano George Floyd, avvenuta a Minneapolis lo scorso 25 maggio
Soffocato durante un fermo di polizia dall’ agente Derek Chauvin (poi arrestato con l’accusa di omicidio volontario) e da tre suoi colleghi (anch’essi arrestati), la morte di Floyd ha innescato in tuttio il Paese proteste violentissime, in un crescendo di odio razziale e atti gratuiti di puro vandalismo, che hanno aggiunto disordini a disordini, odio a odio.
A spezzare le tensioni, le marce pacifiche e le lacrime di Jacob Frey, sindaco di Minneapolis, inginocchiatosi davanti al feretro di Frey nella chiesa della North Central University della città del Minnesota


Protesters in Minneapolis, Minnesota Los Angeles Times photographer Carolyn Cole







