Una fiat 1500 ferma in una piazzola di sosta nel cuore della galleria nel luglio 1965.
Charles De Gaulle e Giuseppe Saragat nel momento storico del taglio del nastro.
De Gaulle e Saragat sulla Flaminia del Presidente italiano il 16 luglio 1965.
sxaragat e De Gaulle escono a piedi dall’imbocco italiano. 16 luglio 1965.
Scolaresca ligure il giorno dell’inaugurazione del Traforo del Monte Bianco
L’imbocco del tunnel (lato italiano) a Courmayeur il giorno dell’inaugurazione.
Chamonix: l’imbocco lato francese a forma di conchiglia. Luglio 1965.
Cartelli stradali e illuminazione del Traforo all’apertura nel luglio 1965
Lavori sul versante francese nel 1963
Fanfani e Pompidou presenziano alla caduta del diaframma che divideva gli operai italiani dai francesi il 14 agosto 1962
Stato di avanzamento dei lavori in Francia intorno al 1960
Operai il giorno della caduta dell’ultimo diaframma nell’agosto 1962.
Lo storico abbraccio tra operai italiani e francesi il 14 agosto 1962 alla caduta dell’ultimo diaframma di roccia.
Ci avevano pensato sin dagli albori del XIX secolo ad un tunnel che unisse il Ducato di Aosta con il resto della Savoia, separate dal massiccio del Monte Bianco.
Ma la prospettiva concreta di vederlo realizzato arriverà soltanto nell’immediato dopoguerra, con la Compagnia del Traforo fondata dal conte torinese Dino Lora Totino. Per realizzarlo ci vorranno 19 anni, 711 tonnellate di esplosivo, 60.000 tonnellate di cemento, 350 operai. L’ultimo diaframma dei quasi undici km di galleria crolla il 14 agosto 1962. Sopra gli operai italiani e francesi, quasi 2,500 metri di roccia. Il 16 luglio 1965 un corteo ufficiale inaugura l’opera battezzata dai presidenti Charles De Gaulle e Giuseppe Saragat. Aperto al traffico 3 giorni dopo, il traforo funzionò ininterrottamente fino al tragico incidente del 24 marzo 1999, in seguito al quale il tunnel fu chiuso per tre anni. Alla riapertura nel 2002, i sistemi di sicurezza furono completamente rinnovati e oggi il traffico si è attestato attorno ai 5000 veicoli al giorno.