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I sintomi dello stress

Noi esseri umani abbiamo un talento: non ascoltiamo. Non è dell’ascolto verso terzi quello al quale mi sto riferendo. Sto parlando dell’ascolto nei confronti di noi stessi! Quando sopraggiungono patologie riconducibili allo stress le persone mi guardano stranite e …Leggi tutto

Noi esseri umani abbiamo un talento: non ascoltiamo.

Non è dell’ascolto verso terzi quello al quale mi sto riferendo. Sto parlando dell’ascolto nei confronti di noi stessi! Quando sopraggiungono patologie riconducibili allo stress le persone mi guardano stranite e con un grande punto di domanda. “Come mai mi sta accadendo ciò?”

Molte persone sono portate a pensare che i disturbi derivanti dallo stress arrivino improvvisamente, senza nessuna avvisaglia, quasi fossero virali. Inutile dirlo … ma ciò è una grande bischerata! (passatemi il toscanismo).
Il nostro cervello ce ne invia un bel po’ di messaggi! … Eccome! Tuttavia non sempre li prendiamo in considerazione, o peggio ancora, li soffochiamo con la chimica.

In effetti è vero. C’è una molecola per tutti quei disturbi che il cervello ci invia come segnali di allarme. Noi ovviamente ingurgitiamo la pasticchina senza chiederci perché quel disturbo sia emerso, così … dal nulla.

Per capire anzitutto se siamo in una fase di stress sarebbe opportuno non affrettarsi a tappare il sintomo farmacologicamente. Se fossimo bravi ascoltatori di noi stessi tanti disturbi probabilmente potremmo evitarceli e quindi potremmo avere anche una qualità della vita decisamente migliore!

L’ascolto è il primo passo per la comprensione del sintomo. Soffocare il tutto o far finta che non esista non è certo la via più virtuosa.

Per motivi legati alla semplicità di lettura suddividerò in tre categorie i disturbi riconducibili allo stress. Non dobbiamo averli tutti per capire di essere stressati! Basta constatare di avere una certa familiarità con alcuni di questi per iniziare a farsi qualche domandina.

Prima dimensione. Il comportamento.
Questa dimensione è caratterizzata da azioni che potrebbero essere riconducibili allo stress, ad esempio:
– Aumento dell’utilizzo di sostanze quali,alcool, fumo, droghe leggere o meno, ansiolitici, calmanti, psicofarmaci ecc.
– Stile di vita malsano, come per esempio mangiare male, dormire poco, interruzione di attività sportive o ricreative
– Comportamenti aggressivi e incazzature all’ordine del giorno con le persone che ci stanno attorno.

Seconda dimensione. Il fisico.
Normalmente questa è la prima dimensione che si fa sentire, alcuni dei disturbi più comuni possono essere:
– Disturbi allo stomaco
– Irritazioni alla pelle
– Disturbi muscolo scheletrici, mal di schiena
– Immunodepressione (ogni raffreddore o influenza è nostra!)
– Tremori e tic, mal di testa ecc.

Terza dimensione. La psiche
Anche per questa dimensione ci sono farmaci pronti all’uso, ottimi per lenire le conseguenze dello stress … ma inutili per aggredire il nostro stressor (ciò che ci stressa). Le manifestazioni più comuni sono:
– Disturbi del sonno
– Apatia
– Difficoltà di concentrazione
– Ansia cronica
– Scarso desiderio sessuale
– Disturbi dell’umore
– Stato cronico di allarme.

Un passo fondamentale è quello di vedere queste problematiche come un sintomo dello stress e non come patologie a sé stanti. Certo, qualcuna di queste può capitare a tutti, ma se il problema è frequente è il momento di farsi qualche domanda.

Cari stressati, ci sentiamo settimana prossima

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