
Sendai: un uomo e una donna gettano fiori nelle acque dell’Oceano in memoria delle vittime dello tsunami

Monaci buddisti rendono visita ad alcune tombe delle vittime della tragedia dell’11 marzo 2011

Parenti raccolti in preghiera sulle tombe di alcune delle vittime della tragedia

Sendai: un gruppo di persone raccolte in preghiera durante il minuto di silenzio alle 14.46 locali

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe rende omaggio all’imperatore Akihito e all’imperatrice Michiko durante la commemorazione ufficiale della tragedia al Teatro nazionale di Tokyo

L’imperatore del Giappone Akihito e l’imperatrice Michiko durante la commemorazione ufficiale della tragedia al Teatro nazionale di Tokyo

Tokyo, Teatro nazionale: il primo ministro Shinzo Abe davanti all’altare in memoria delle vittime della tragedia

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe con in mano un crisantemo in memoria delle vittime dell’11 marzo 2011

La devastazione lasciata dallo tsunami nel distretto di Ukedo, a 5 km dalla centrale nucleare di Fukushima

Un gruppo di monaci buddisti raccolti in preghiera nel distretto di Ukedo per ricordare le vittime della tragedia

I lavori di bonfica ancora in corso nelle zone colpite dal disastro

Mentre il Paese ricorda la tragedia, un gruppo di poliziotti è ancora al lavoro alla ricerca di tracce dei dispersi

Diverse persone si sono recate sulle spiagge della tragedia per commemorare i loro cari scomparsi

Un uomo raccolto in preghiera all’alba del giorno che coincide con il 5° anniversario della tragedia di Fukushima

Seiko Yoshida, 62 anni, raccolta in preghiera sulla tomba della figlia Miki, morta a 35 anni a causa del terremoto innscato dallo tsunami

Una donna deposita un fiore sulla spiaggia in ricordo delle vittime dello tsunami
Un minuto di profondo e doloroso silenzio alle 14.46 locali (le 6.46 in Italia): così il Giappone ha ricordato la tragedia dello tsunami abbattutosi sulla costa nord-orientale del Paese l’11 marzo 2011, con il conseguente disastro nucleare della centrale di Fukushima e un tragico bilancio finale di 15.894 morti e 2.561 dispersi.
Le cerimonie di commemorazione si sono susseguite fino dall’alba nelle tre prefetture di Fukushima, Miyagi e Iwate, dove ancora oggi vivono quasi 58.000 persone nei complessi di prefabbricati adibiti a centri di accoglienza, per lo più anziani colpiti da problemi fisici e mentali in seguito all’incidente.
A Tokyo, invece, ha avuto luogo una cerimonia ufficiale al Teatro nazionale con la partecipazione dell’imperatore Akihito, del premier Shinzo Abe e dei familiari delle vittime: “Non potremo mai dimenticare quelle immagini televisive scioccanti in cui un’onda ha travolto il campo di Sendai, sembrava un muro nero”, ha ricordato proprio l’imperatore durante il suo discorso.
