Un agente di Polizia impegnato da anni sul molo nella gestione degli sbarchi racconta la difficoltà enormi di questi giorni di sbarchi record
«A Lampedusa la situazione sbarchi e la gestione dei migranti è fuori controllo. Sull’isola nelle ultime 48 ore sono arrivati 2500 persone da ricollocare. Siamo in difficoltà e siamo in pochi»
Un poliziotto, da anni è di servizio a Lampedusa nella gestione dei migranti, ci ha raccontato cosa sta accadendo dopo gli ultimi sbarchi che hanno costretto lui e i suoi colleghi a turni lunghissimi in condizioni di sicurezza e sanitarie al limite.
«Sono 48 ore che lavoriamo senza sosta con una media di 15/16 caffè al giorno senza mai riposare. I centri sono pieni e non c’è più posto per accoglierli, per questo oggi sono rimasti sul molo anche perché il mare è mosso e siamo in maggiore difficoltà. Non siamo supportati nella velocità d’intervallo dei trasferimenti»
Come funziona la gestione degli sbarchi?
«La prassi è che appena sbarcano i migranti vengono tamponati. Quelli che risultano positivi vengono trasferiti su una nave a 6 miglia dalla costa siciliana. Gli altri vengono portati nei centri di accoglienza in tutta Italia. Quando arrivano sul suolo italiano non sono sottoposti a nessun tipo di fermo nè di provvedimento. La Polizia scientifica ha il compito di schedare tutti e chi è stato precedentemente espulso dall’Italia se è negativo al tampone viene rimpatriato subito».
Come vengono ridistribuiti?
«Quelli di nazionalità tunisina vengono rimpatriati subito. La maggior parte però arriva dell’Africa nel nord e del centro Africa. Paesi dove le procedure di identificazione e rimpatrio sono più problematiche».
Operativamente quali sono i vostri compiti come agenti di Polizia?
«Noi abbiamo solo il compito di vigilare ma la rete della maglia è larga e sono in molti a fuggire, spesso aggredendoci perché non si fanno scrupoli quando hanno intenzione di andare via».
Che intende con maglia larga?
«Semplicemente che non apriamo una caccia all’uomo perché arrivati qui sono liberi e non vengono quasi mai inseguiti quando fuggono. Sarebbe impossibile correre dietro a tutto e a tutti».
Quanti migranti sono sbarcati in questi giorni?
«Ora ce sono 2500 e parte di loro sono sul molo. Il nostro lavoro consiste nell’accoglierli nel migliore dei modi e questo comporta un impegno estenuante, soprattutto quando come in questo caso non ci sono le condizioni generali con gli Hotspot pieni e i trasferimenti fermi».
Com’è la situazione contagi?
«L’isola di Lampedusa è zona rossa perché ha superato il limite di RT sicuramente dovuto anche agli sbarchi clandestini».
Il sindaco di Lampedusa Toto Martello non conferma il dato degli sbarchi e sembra essere tranquillo ma viene smentito dal racconto degli agenti e dal parroco dell’Isola don Carmelo La Magra che ha rilasciato alle agenzie un duro commento sulla situazione generale oggi sull’isola: «Ancora oggi 200 migranti hanno passato la notte sul molo Favaloro a Lampedusa in condizione igieniche indescrivibili e con i servizi igienici inutilizzabili, costretti ad urinare in bottiglie di plastica. Il Governo continua a chiamare emergenza un fenomeno che si ripete allo stesso modo per decenni serve solo a deresponsabilizzare la politica».
Gli ultimi dati del ministero dell’interno infatti riportano dal 1 gennaio al 3 maggio l’arrivo di 10107 immigrati saliti nella settimana dal 3 al 10 maggio a 12894. Diversa la questione dei rimpatri. I rapporti ed i patti in essere con la Tunisia di fatto facilitano il rimpatrio di quasi tutti i tunisini che arrivano sulle nostre coste. Maggiori, per non dire enormi, sono le difficoltà per la rotta libica. la maggior parte dei migranti arrivano dall’Africa centrale o sub sahariana. La loro identificazione è quasi impossibile e questo rende altrettanto impossibile il rimpatrio nei paesi di origine.