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A Berlino si discute della crisi ucraina

A Berlino si discute della crisi ucraina

Zelensky e i leader europei si incontreranno nella capitale tedesca. Il presidente ucraino si è già visto con Witkoff

Prosegue il processo diplomatico ucraino, anche se, almeno per ora, il suo destino resta incerto. Oggi, si terrà a Berlino un incontro tra i leader europei, che discuteranno di questo delicato dossier. Al meeting è prevista anche la partecipazione di Giorgia Meloni e di Volodymyr Zelensky. Nel frattempo, ieri, sempre nella capitale tedesca, il presidente ucraino, inizialmente alla presenza di Friedrich Merz, si è incontrato con l’inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e con il genero di Donald Trump, Jared Kushner.  “Vogliamo una pace duratura in Ucraina. Abbiamo di fronte questioni difficili, ma siamo determinati ad andare avanti”, ha dichiarato il cancelliere tedesco nell’occasione.

Secondo Axios, Washington considererebbe un “progresso” il fatto che, alcuni giorni fa, Zelensky abbia ventilato la possibilità di tenere un referendum sul futuro del Donbass: stando a un funzionario americano, ciò significherebbe infatti che il presidente ucraino avrebbe, almeno in parte, ammorbidito la sua posizione sulla questione delle cessioni territoriali. Ma non è tutto. Ieri, il Financial Times ha riportato che Zelensky “ha dichiarato di essere pronto a rinunciare alle richieste di adesione alla Nato in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti e dell’Europa”. “Parliamo di garanzie di sicurezza bilaterali tra l’Ucraina e gli Stati Uniti, vale a dire garanzie sul modello dell’Articolo 5 … così come di garanzie di sicurezza per noi da parte dei nostri partner europei e di altri Paesi come il Canada, il Giappone e altri”, ha affermato Zelensky. Ricordiamo che l’amministrazione Trump è decisamente contraria a un ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza atlantica.

Nelle scorse ore, il presidente ucraino si è inoltre detto pronto al “dialogo”, auspicando però che Washington aiuti Kiev a congelare la linea del fronte. “L’opzione più giusta possibile è ‘restare dove siamo’. Questo è vero perché si tratta di un cessate il fuoco. So che la Russia non lo vede di buon occhio, e vorrei che gli americani ci sostenessero su questo tema”, ha dichiarato, aggiungendo di non aver ancora ricevuto risposte dalla Casa Bianca rispetto al piano di pace, rivisto da Kiev.

Più in generale, il vertice di Berlino potrebbe rivelarsi un’occasione per capire lo stato dei rapporti transatlantici. Nelle ultime settimane, è aumentata la tensione tra Washington e le capitali europee. Ed è aumentata sia sulla questione ucraina sia su altri dossier. Bisognerà quindi capire se l’incontro odierno porterà o meno a un riavvicinamento tra le due sponde dell’Atlantico. Senza poi trascurare i delicati rapporti tra Kiev e la Casa Bianca. L’amministrazione Trump e il governo ucraino devono trovare un’intesa sullo spinosissimo tema delle eventuali cessioni territoriali: un obiettivo, questo, che, almeno per ora, si sta rivelando tutt’altro che facile da conseguire.

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