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Superbonus, conto alla rovescia e raffica di controlli: cittadini a rischio stangata

Superbonus, conto alla rovescia e raffica di controlli: cittadini a rischio stangata

Il 31 dicembre stop al Superbonus. Via alle verifiche su cantieri incompleti e irregolarità tecniche: chi non rispetta i requisiti rischia di restituire tutto, con sanzioni e interessi

Superbonus, il 31 dicembre si chiude, stop. Ma sono scattati i controlli dell’Agenzia dell’Entrata e chi si trova con i lavori non finiti o terminati ma con irregolarità tecniche? A pagare saranno sempre i committenti, cioè i cittadini. Il rischio, per molti cittadini che hanno aderito al Superbonus in buona fede, è concreto: se non vengono rispettati i requisiti – dal completamento delle opere al salto energetico – il diritto alla detrazione decade e si è costretti a restituire quanto ottenuto, con l’aggiunta di sanzioni e interessi. Epilogo amaro per il Superbonus

Cantieri incompleti, irregolarità e SAL nel mirino: ecco come l’Agenzia delle Entrate verificherà il Superbonus

Il primo fronte aperto riguarda lo stato effettivo dei lavori. Già nel 2024 l’Agenzia delle Entrate ha avviato una campagna di controlli sugli interventi terminati senza adeguata revisione della rendita catastale. Ora lo sguardo si sposta sui cantieri ancora aperti. La normativa non lascia margini: la detrazione resta valida anche per le spese pagate in acconto, ma solo se il cantiere viene chiuso. Se i lavori non terminano prima della dichiarazione dei redditi in cui si intende utilizzare il bonus, il diritto alla detrazione si perde automaticamente.
A rendere più rigida la situazione c’è l’obbligo del salto di due classi energetiche, il cuore del Superbonus. Anche qualora il cantiere venisse chiuso, se l’edificio non raggiunge il livello energetico richiesto, l’Agenzia delle Entrate può recuperare l’intera agevolazione, incluse quelle ottenute tramite cessione del credito o sconto in fattura. Le stime parlano di un rischio potenziale da 4 miliardi di euro in detrazioni da recuperare.
Ci sono poi altre irregolarità sotto la lente dei controlli: materiali pagati e dichiarati nei SAL ma mai installati, discrepanze tra progetti depositati e opere realizzate, costi non coerenti con i massimali. E la sanzione, nel caso venga contestata la detrazione non spettante, è pari al 25% dell’importo recuperato, con cinque anni di tempo per notificare il provvedimento.
Un quadro che pesa soprattutto sui cittadini. Anche se errori e irregolarità vengono commessi da tecnici, progettisti o imprese, la responsabilità fiscale ricade infatti sul committente, cioè sul condominio. Fornitori e cessionari rispondono solo in caso di dolo o colpa grave, circostanza complessa da dimostrare.

Superbonus: come evitare contestazioni e muoversi in caso di irregolarità

L’aspetto più delicato dell’intera vicenda riguarda la responsabilità diretta dei proprietari. Ogni condòmino può essere chiamato a restituire la quota di detrazione indebitamente fruita se il Fisco accerta irregolarità o mancanza dei requisiti. In linea di principio, la responsabilità ricade sempre sul committente, salvo prova contraria.
Per questo è fondamentale che chi vive in condominio monitori con attenzione lo stato dei lavori, chieda aggiornamenti all’amministratore e pretenda la verifica puntuale del rispetto delle scadenze e dei requisiti tecnici. Se l’amministratore ha mancato ai propri doveri, non vigilando sul cantiere, non richiedendo la documentazione necessaria o non informando i residenti, può essere sostituito e, solo in questo caso, si può valutare un’azione di rivalsa. Se invece resta in carica perché confermato dai condomini, il suo operato si considera implicitamente approvato.
Il nodo più insidioso è quello dei lavori incompleti. Secondo gli ultimi dati, oltre 138 mila edifici condominiali risultano con interventi ancora in corso e potenzialmente esposti al rischio di recupero della detrazione. I controlli andranno avanti per anni. Quanti cittadini, che avevano visto nel Superbonus un’occasione, si ritroveranno invece a dover affrontare un conto salato?

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