
Primissimi schizzi preparatori del futuro Maggiolino. Monaco di Baviera, 1932.

Il Maggiolino nel 1940

Ritratto di Ferdinand Porsche (1875 – 1951) ,il padre del Maggiolino.

Adolf Hitler e Ferdinand Porsche al debutto del Maggiolino a Berlino.

Germania, 1945. Ufficiali inglesi ispezionano un Maggiolino.

LA linea di montaggio del Maggiolino a Wolfsburg nei primi anni ’60.

La Karmann Ghia, del 1955. La meccanica è la stessa del Maggiolino.

Foto simbolo della sua essenza di world car: il Maggiolino in Africa.

Strade della California, fine anni ’60. Controlli di rito per un Hippie Van (VW T2).

Traffico Hippie: una fila di Volkswagen sulla strada che porta al festival di Woodstock. Agosto 1969.

La Germania batte l’America. Nel 1972 il Maggiolino supera la Ford T per numero di unità prodotte.

Maggiolini pronti all’imbarco verso il continente americano

Copertina dell’LP dei Beatles “Abbey Road” (1969). Il maggiolino sulla sinistra è protagonista del mito della morte presunta di Paul Mc Cartney. LA targa LMW28IF sarebbe stata per “Linda Mccartney Widowed 28 (età di Paul nel 69) If (“se” fosse vivo).

Sedia reclinabile realizzata con componenti del MAggiolino nel luglio 1971.

5 agosto 1970. Una delle prime Dune Buggies in fibra di vetro, realizzata sulla base meccanica del Maggiolino.

Città del Messico, anni 70. Il frontale di un Maggiolino e un manifesto pubblicitario VW.

26 giugno 1972. Herbie, il Maggiolino protagonista dei fortunati film Disney.

VW 1602 cabriolet (da noi noto come Maggiolone) nel 1977.

In campeggio con il VW nel 1962.

Volkswagen Bus T1 in versione panoramica, noto anche come “samba bus”

Un T1 (VW bus) impegnato in Sudamerica durante un raid negli anni ’60.

Quattro serie di furgoni VW, dagli anni ’50 agli anni 2000.

Tre Vw California (versione camperizzata) tra gli anni 80 e oggi.

T2 ambulanza della Croce Rossa di Salisburgo in servizio negli anni ’70.

La berlina K70. Uno dei modelli VW di minor successo, poco prima del boom della Golf

Maggio 1974. Immagine realizzata per il lancio della nuova Golf.

La prima serie della Golf, lanciata nel 1974 e nata dalla matita di Giorgetto Giugiaro.

La linea aggressiva di una Golf GTI prima serie.

Golf GTI prima serie restyling con cerchi speciali marchiati Pirelli.

Golf seconda serie (1984)

Passat Coupè prima serie 1973.

Una Polo della prima serie.

La polo seconda serie. Una delle versioni di maggior successo negli anni ’80.

Quattro generazioni di Vw Polo.


Due generazioni del Maggiolone cabriolet.

La seconda generazione del Maggiolino “Beetle” del 2001.

Tre modelli della attuale gamma Golf

Volkswagen Passat del 2015.
Volkswagen – oggi al centro di uno scandalo senza precedenti per aver truccato i dati delle emissioni del diesel – è sinonimo di auto per tutti (in tedesco significa proprio auto del popolo).
Dal dopoguerra in poi il marchio tedesco ha motorizzato il mondo con la prima vera world car, il Maggiolino. Nato negli anni ’30 durante l’apogeo del nazismo, diventerà il simbolo della rinascita industriale tedesca nel difficilissimo dopoguerra.
La macchina presentata da Ferdinand Porsche al Fuhrer si trasformerà negli anni nell’auto più amata dagli hippes e una delle auto più vendute al mondo. Oltre che sulle strade, la Volkswagen dalle forme tondeggianti è diventata protagonista di pellicole, fumetti, opere d’arte, copertine di dischi.
Nella sua declinazione bus/camper (il Kombi), motorizzato dall’immarcescibile 4 cilindri raffreddato ad aria, ha accompagnato milioni di persone nel lavoro quotidiano così come nel tempo libero. Ha sfrecciato ululando per lunghi anni nella versione ambulanza. Ha fatto sognare la generazione dei primi anni ’70 nelle versioni derivate, come la “dune buggy”.
Poi, dopo oltre trent’anni dal suo concepimento il maggiolino segna il passo. L’azienda di Wolfsburg entra in crisi fino a quando giunge il nuovo grande successo.
Siamo nel 1974 e il modello è la Golf disegnata da Giorgetto Giugiaro. Mito degli anni ’80 e 90 con le versioni GTI e GTD, la Golf è affiancata da modelli di successo mondiale come la Passat. Tra la fine degli anni ’90 e i nostri giorni Volkswagen diventa uno dei marchi leader dei mercati emergenti, sopra tutti quello cinese.
