La serie “Italian Icons” racconta i protagonisti che hanno saputo portare l’eccellenza italiana oltre i confini nazionali, costruendo ponti con mercati strategici come quello cinese.
In questo appuntamento incontriamo Secondina Giulia Ravera, fondatrice, Presidente e Amministratore Delegato di Destination Italia, la più grande TravelTech italiana dedicata al turismo incoming di qualità. Fondata nel 2018, Destination Italia promuove esperienze autentiche e sostenibili, valorizzando i borghi e le aree interne del Paese.
Ingegnere elettronico, formata al Politecnico di Torino e con un MBA all’INSEAD di Fontainebleau, Ravera ha iniziato la sua carriera in McKinsey & Co per poi guidare aziende come 3 Italia-H3G e Wind Tre, firmando operazioni decisive come la fusione tra Wind e H3G.
Accanto alla carriera imprenditoriale, siede nei consigli di amministrazione di realtà come Reply, Polo del Gusto, Il Sole 24 Ore e Fincantieri, ed è riconosciuta per il suo impegno nell’innovazione e nella valorizzazione dei territori.
Con lei abbiamo parlato della recente apertura della nuova sede di Destination Italia a Shanghai, che si aggiunge a quelle di New York e Londra, delle prospettive del turismo di alta gamma e del ruolo che l’Italia può giocare nell’accogliere viaggiatori cinesi alla ricerca di esperienze autentiche.
1. Perché Destination Italia ha deciso di aprire una filiale in Cina e cosa rappresenta questa scelta per la vostra strategia globale?
L’apertura della Sede Commerciale di Shanghai, nella Repubblica Popolare Cinese, nasce dalla volontà di presidiare direttamente il mercato Asia-Pacifico del turismo di alta gamma.
Questo importante passo si inserisce all’interno della nostra strategia di espansione internazionale, fondata su un approccio di valorizzazione all’estero del patrimonio artistico, paesaggistico, culturale ed enogastronomico del nostro Paese, costruendo in base alle esigenze del cliente un viaggio tailor-made composto da esperienze uniche e autentiche, non sperimentabili in nessun’altra parte del mondo. Tale strategia è sostenuta da una piattaforma tecnologica avanzata, capace di industrializzare i processi di costruzione dei prodotti turistici, migliorandoli continuamente nel tempo, basandosi su algoritmi di intelligenza artificiale generativa e su una fonte immensa di dati che vengono da 20 anni di esperienza del Gruppo.
Tali prodotti, una volta realizzati, vengono distribuiti a livello globale, con particolare attenzione ai mercati in cui Destination Italia sta attivando filiali locali importanti e ben integrate con il contesto socioeconomico del Paese di riferimento.
Dopo il successo della Corporation americana con sede a New York, punto di riferimento per il mercato statunitense, l’apertura della sede di Shanghai segna l’inizio di una nuova fase di presidio diretto del mercato cinese — probabilmente quello con il più alto potenziale di crescita nel turismo internazionale. Con questa nuova presenza nel cuore dell’area APAC, alla quale riserviamo aspettative di sviluppo molto elevate, celebriamo un passaggio che riflette pienamente la nostra visione per il futuro:
diventare un leader mondiale nel turismo inbound, con un’offerta multi-gamma, multi-canale e multi-country, e una capacità concreta di generare valore misurabile e sostenibile per tutti gli stakeholder.
La cultura cinese ci insegna che il successo si costruisce attraverso la pianificazione a lungo termine, la tenacia, il lavoro silenzioso, la pazienza e la capacità di fare sistema. Siamo altresì orgogliosi e riconoscenti di poter contare su partner strategici come Intesa Sanpaolo e sulle Istituzioni italiane, che ci accompagnano nel nostro percorso di crescita internazionale.
2. Come valutate il potenziale del mercato cinese del turismo di lusso e la domanda per i servizi turistici italiani di alto livello?
Il vero significato del turismo di lusso non si misura soltanto nella capacità di spesa, ma nella sua unicità e nell’esperienza irripetibile che è in grado di offrire.
È un incontro profondo con la cultura, un legame autentico con la natura e l’arte, un viaggio esclusivo e personale, pensato su misura per ogni viaggiatore.
L’Italia, con il suo straordinario patrimonio storico, i numerosi siti UNESCO e le risorse naturali senza pari, rappresenta una destinazione ideale per esperienze raffinate, autentiche e intrise di bellezza.
Oggi, i viaggiatori cinesi ad alto patrimonio mostrano un crescente desiderio di itinerari personalizzati, accesso a luoghi rari e un contatto autentico con le culture locali.
Non si accontentano più di un turismo superficiale: cercano esperienze uniche, intime, significative.
Ed è proprio questa la mission che caratterizza il modello di business di Destination Italia, grazie a oltre vent’anni di esperienza radicata sul territorio italiano con una rete solida di partner locali, in grado di offrire al pubblico cinese viaggi in Italia che siano davvero autentici, profondi e memorabili.
3. Quali principali differenze culturali o abitudini avete riscontrato collaborando con clienti e partner cinesi, e in che modo la vostra azienda si è adattata per costruire relazioni efficaci?
La comunicazione in lingua cinese è la nostra assoluta priorità nel servire il mercato cinese. Nel dialogo con i clienti, l’assenza di barriere linguistiche è fondamentale, ed è proprio su questo aspetto che concentriamo la massima attenzione.Il nostro team, composto interamente da madrelingua cinesi, copre tutte le fasi operative: dalla consulenza e vendita, alla gestione del viaggio, fino all’assistenza post-partenza garantendo una comunicazione fluida, tempestiva e professionale, assicurando ai nostri clienti un’esperienza affidabile e senza stress in ogni fase del viaggio.
La reattività è un elemento chiave per conquistare e mantenere la fiducia del viaggiatore cinese.
Siamo pienamente consapevoli delle elevate aspettative in termini di efficienza che caratterizzano questo mercato e proprio per questo motivo abbiamo sviluppato un flusso operativo snello ed un sistema di risposta immediata, in grado di gestire ogni richiesta nel minor tempo possibile. Con quasi vent’anni di esperienza radicata in Italia, sappiamo come creare esperienze davvero “uniche e rare”.
Rispetto alle proposte turistiche standard, i clienti cinesi più esigenti cercano esperienze autentiche, esclusive e altamente personalizzate.
Ed è proprio qui che si colloca il nostro vantaggio competitivo.
Grazie alla nostra lunga presenza sul territorio e a una rete consolidata di esperti locali, conosciamo ogni sfumatura dell’Italia più autentica. Siamo in grado di progettare itinerari su misura che includono accessi privilegiati a luoghi, risorse e attività difficilmente accessibili, con il risultato di creare Viaggi unici in Italia, memorabili e impossibili da replicare altrove.
4. Quali preferenze o esigenze uniche hanno i clienti cinesi nelle esperienze di viaggio su misura e in che modo Destination Italia le interpreta e soddisfa?
Il mercato cinese rappresenta per noi un’opportunità di straordinario valore strategico.
Oggi i viaggiatori cinesi non si accontentano più delle mete turistiche convenzionali: è in costante crescita l’interesse per esperienze autentiche, personalizzate e culturalmente significative.
Attività come visite a cantine, boutique, laboratori di mosaico, caccia al tartufo, workshop di restauro pittorico e molte altre esperienze stanno riscuotendo un successo sempre maggiore.
Spesso i clienti non hanno un itinerario definito in partenza — ed è proprio qui che entra in gioco la nostra competenza.
Grazie a una solida rete di risorse locali, siamo in grado di costruire proposte su misura, perfettamente calibrate sui gusti, passioni e aspettative di ciascun viaggiatore.
Parallelamente, cresce anche la domanda di esperienze esclusive di alto livello: dalle visite private fuori orario ai Musei Vaticani e alla Galleria degli Uffizi ad esempio, fino ad accessi riservati in luoghi solitamente non aperti al pubblico.
Esperienze pensate per chi desidera vivere l’Italia in modo intimo, privilegiato e lontano dal turismo di massa.
Accanto al turismo su misura, registriamo un numero crescente di richieste legate a scambi istituzionali e imprenditoriali.
Grazie alla nostra rete di relazioni maturata in oltre vent’anni di attività sul territorio, offriamo un supporto professionale e affidabile per facilitare i rapporti tra istituzioni e imprese cinesi e italiane, promuovendo incontri, visite e collaborazioni ad alto valore aggiunto.
5. In che modo l’estetica e la cultura del design italiano influenzano l’esperienza di viaggio proposta da Destination Italia ai clienti cinesi?
I turisti cinesi vedono il Made in Italy come simbolo di status, autenticità e artigianato. Nel viaggio in Italia ricercano la moda e accessori di fascia alta, il design d’interni e arredamento, i prodotti enogastronomici premium. Il tutto vissuto come un susseguirsi di esperienze immersive, quali pop-up store personalizzati, eventi in boutique, storytelling sul brand e sull’origine dei prodotti. Sempre più il viaggio in Italia viene vissuto dai turisti cinesi come unione di emozioni, prodotto e identità culturale italiana.
6. Guardando al futuro, quali consigli concreti darebbe agli investitori riguardo alla cooperazione tra Italia e Cina?
La Cina è tra i principali mercati outbound al mondo. La domanda per esperienze di alta gamma in Europa è veramente molto alta. Bisogna puntare su settori strategici quali il Turismo di alta gamma e il Made In Italy, costruendo relazioni autentiche, investendo in formazione interculturale e personale locale; a tal fine è fondamentale farsi supportare da professionisti e istituzioni italiani in loco.
L’imprevedibilità dell’evoluzione economica mondiale richiede agli investitori di mantenere una visione geopolitica ampia, che vede nell’Asia (e in particolare nella Cina) un bilanciamento necessario per evitare una concentrazione eccessiva del business verso altri mercati caratterizzati da complessità economica (es. USA, molti Stati europei e il Latino America) o caratterizzati da guerre e instabilità politica (MedioOriente e Russia).
A cura di: Avv. Carlo D’Andrea, Vicepresidente Nazionale della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina, Managing Partner di D’Andrea & Partners Legal Counsel


