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Dolci e regali sotto l’albero: prezzi raddoppiati, tradizioni intatte

Dolci e regali sotto l’albero: prezzi raddoppiati, tradizioni intatte

Panettoni, pandori, torrone e cioccolato costano fino all’89% in più di quattro anni fa. Per i doni natalizi si confermano i grandi classici: giocattoli, profumi e libri restano in cima alla top ten del 2025.

Dolci dal prezzo raddoppiato e regali super tradizionali sotto l’albero. Così si avvicina il Natale 2025. Pandori, panettoni e torroni diventano sempre più costosi, con aumenti che in alcuni casi sfiorano il raddoppio rispetto a quattro anni fa. A certificarlo è un’analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi, che fotografa un Natale segnato dal caro-materie prime e da una domanda poco elastica. E mentre il carrello della spesa pesa di più, gli italiani non rinunciano ai regali: l’Unione nazionale consumatori ha stilato la nuova top ten 2025 con giocattoli, profumi e cartoleria che restano in cima alla classifica.

Dolci natalizi, prezzi fuori controllo: panettoni +42% e cioccolato e torroni quasi raddoppiati

Il cuore del Natale è sempre lo stesso: il dolce. Ma il prezzo è cambiato in maniera radicale. I dati (Centro di formazione e ricerca sui consumi) mostrano che oggi per un panettone o pandoro industriale si spendono tra i 5,5 euro delle versioni a marchio della grande distribuzione e i 17 euro dei prodotti premium. A prima vista nulla di sorprendente… se non fosse che nel 2021 gli stessi dolci costavano in media il 42% in meno.
Le cifre diventano ancora più pesanti quando si entra nel regno del cioccolato. Creme al cacao, gocce, farciture e glassature trasformano il Natale in un piccolo lusso: in quattro anni i listini sono cresciuti in media dell’89%, con casi in cui il prezzo è raddoppiato. A incidere in modo decisivo è l’impennata delle materie prime, prima fra tutte il cacao, il cui valore ha superato i 10mila dollari a tonnellata, quattro volte il livello del 2021. A seguire il burro, volato oltre gli 8.300 dollari a tonnellata.  Il torrone fa eccezione. Gli aumenti toccano in media il +20,4% sui prodotti classici, mentre le versioni al cioccolato registrano un +56,5%. Anche qui, la filiera del cacao pesa come un macigno, mentre mandorle, pistacchi e nocciole risentono delle oscillazioni internazionali e delle rese agricole variabili.
Materie prime che volano, ma anche un tocco di “speculazione”, dicono le associazioni dei consumatori. I dolci sono “irrinunciabili” per il Natale degli italiani non stupisce quindi che la loro domanda spinga i produttori a ritoccare ogni anno i listini, in un mercato che vale quasi 600 milioni di euro per 90mila tonnellate.

La top ten dei regali 2025: giochi, profumi e libri dominano sotto l’albero

Nonostante i prezzi in salita, il rito del regalo resta saldo. L’Unione nazionale consumatori ha messo in fila le categorie con il maggior incremento delle vendite, delineando una fotografia interessante delle abitudini degli italiani. In vetta ci sono ancora loro: i giochi. Il comparto dei giocattoli è l’unico a guidare stabilmente la classifica da anni. Al secondo posto si piazzano i profumi e, più in generale, i prodotti per la cura della persona. Terzo gradino per i prodotti di cartoleria: libri, agende, calendari, penne. Appena fuori dal podio troviamo gli articoli per la casa, da utensili da cucina a cristalleria e porcellane, mentre al quinto posto si fanno spazio calzature e articoli in pelle, categoria che quest’anno registra il miglior posizionamento da quando esiste la rilevazione. Seguono informatica e telefonia, poi gli elettrodomestici: dal televisore alla macchina del caffè, dal rasoio elettrico all’aspirapolvere.
In coda, ma sempre nelle prime dieci posizioni in classifica ci sono strumenti musicali e ottica, la categoria “altri prodotti” (gioielli, orologi, fiori), e infine abbigliamento e pellicce. Fanalino di coda per alimentari e bevande.
Alla fine, la domanda è sempre la stessa: quanto spenderanno gli italiani? Le stime preliminari parlano di 28 miliardi di euro complessivi, tra regali, cibo, viaggi e ristorazione, con una media di 1.085 euro a famiglia. La componente regali si attesta intorno ai 9,5 miliardi, cifra stabile grazie alla ormai consolidata “anticipazione” degli acquisti durante il Black Friday: un regalo su due finisce già nel carrello tra fine novembre e inizio dicembre.

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