Home » Attualità » Economia » Dagli studi di settore agli Isa, come cambia la lotta all’evasione fiscale

Dagli studi di settore agli Isa, come cambia la lotta all’evasione fiscale

Dagli studi di settore agli Isa, come cambia la lotta all’evasione fiscale

Cominciano a prendere forma gli Indici sintetici di affidabilità, che in circa due anni diventeranno lo strumento di controllo delle partite Iva

Entra nel vivo la rivoluzione fiscale che, secondo i programmi, nel giro di circa due-tre anni, dovrebbe portare al pensionamento di tutti i vecchi studi di settore, e all’entrata in vigore dei nuovi Isa, gli Indici sintetici di affidabilità.

Questi ultimi consentiranno a circa 4 milioni di partite Iva di avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali, attraverso una nuova metodologia che stabilirà il loro grado di affidabilità e la loro correttezza tributaria su una scala da 1 a 10.

I contribuenti che risulteranno più affidabili avranno accesso a un regime premiale che, nel migliore dei casi, prevederà la totale esclusione dagli accertamenti fiscali.

Come funzionano gli Isa

In pratica, i nuovi Indici di affidabilità, saranno gli strumenti fondamentali per determinare eventuali casi di evasione fiscale e stabilire la correttezza tributaria delle partite Iva. I nuovi indicatori prenderanno in considerazione la verosimiglianza dei ricavi, del valore aggiunto e del reddito, la credibilità dei dati dichiarati e le eventuali anomalie che dovessero emergere dal quadro finanziario complessivo della singola partita Iva.

In sostanza, i tecnici dell’Agenzia delle entrate, non faranno altro che una media di tutti questi indici, e da questa valutazione emergerà un punteggio che, come detto, andrà da 1 a 10, andando in questo modo a determinare una sorta di classifica di merito e di conseguente affidabilità dei comportamenti fiscali.

I primi passi del nuovo modello

L’amministrazione fiscale che fa capo all’Agenzia delle entrate ha cominciato praticamente a muovere i primi passi di questa riforma epocale, mettendo a punto i prima 70 Indici di affidabilità, che a regime dovrebbero diventare 150, e che, come detto, andranno a sostituire i circa 200 vecchi studi di settore.

Ogni categoria imprenditoriale, dalle attività commerciali a quelle di servizio, passando per i liberi professionisti, vedrà modellato su misura un proprio Isa, che in futuro risulterà l’unico riferimento attendibile e pratico per lottare contro l’evasione fiscale.

Le prime categorie interessate

In questo periodo, come accennato, i tecnici dell’Agenzia delle entrate hanno messo a punto una serie di Isa, che vanno a interessare l’attività di svariate categorie di partite Iva. Tra queste ci sono parrucchieri, barbieri, riparatori di motocicli, carrozzieri e meccanici.

Ma anche sale giochi, mediatori immobiliari, noleggio auto e mezzi di trasporto, autoscuole, villaggi turistici, stabilimenti balneari e tutto il comparto della ristorazione. Per il settore manifatturiero invece i primi Isa  riguardano i settori delle calzature e dei prodotti in gomma.

Infine, spazio ai nuovi indicatori anche nel mondo delle professioni: tra gli altri, definiti gli Isa per amministratori di condominio, psicologi, fisioterapisti, agronomi, disegnatori grafici e per gli studi legali.

Per saperne di più

© Riproduzione Riservata