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Come orientarsi nel mercato del lavoro in 4 passi

Come orientarsi nel mercato del lavoro in 4 passi

Contesto, motivazione, pianificazione, autonomia: cosa non perdere d’occhio quando si cerca un’occupazione

Higuain col pallone tra i piedi. Zuckerberg davanti a un computer. Scorsese dietro ad una macchina da presa, possibilmente con Di Caprio dall’altra parte 😉 ! Ciascuno di noi è bravo a fare qualcosa che lo rende un vero e proprio “Talento”, e che per questo merita di essere cercata per mari e per monti. Dobbiamo individuare la nostra specifica abilità e dobbiamo metterla a frutto a tutti i costi.

Dobbiamo (e torniamo al tema con cui oggi inauguro il mio blog) farci valere, trovando il lavoro giusto per noi, quello che realizza la nostra attitudine, e dando prova della nostra professionalità che è ciò che fa la differenza tra chi lavora e chi, invece, passa semplicemente di là per caso. Ecco, nelle prossime slide, qualche tips per inquadrare meglio il percorso professionale che fa al caso nostro.

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Il contesto

Riflettiamo sul contesto circostante: quanto ne sappiamo davvero di come sta andando il mercato del lavoro? Voglio dire, siamo tutti d’accordo che la situazione non è rosea, ma siamo altrettanto coscienti di quali profili abbiano più possibilità di essere presi in considerazione? Quali sono i settori che tirano di più? Partireste per un viaggio portando con voi solo quel che avete in tasca scendendo a prendere un caffè al bar sotto casa? Non credo. Allora, mettiamoci in testa che prima di affrontare l’oceano del lavoro dobbiamo prepararci: raccogliere informazioni precise che ci mettano in condizione di separare la realtà dai falsi miti del mercato del lavoro.

Motivazione

Chiediamoci quanto ne sappiamo di noi stessi e delle nostre capacità. Perché voglio lavorare? Per la carriera, la sicurezza, l’indipendenza? E come vorrei lavorare? Per conto mio o in azienda? In Italia o all’estero? Ancora: Cosa so e quali sono le mie conoscenze teoriche? Cosa, invece, so fare? Cosa, da ultimo, so essere (questo è il passo più delicato, perché ci consente di dare una forma precisa alle nostre capacità: se conosco l’etnologia e so scrivere un bell’articolo, con ottima probabilità saprò essere un buon reporter per il National Geographic…). Quali sono le mie attitudini? Rispondere a domande come queste mi mette in condizione di procedere oltre, per parlare di…

Pianificazione

Costruiamo la strategia per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo in grado di passare da una ricerca di lavoro passiva (inviare lo stesso identico cv a tappeto a qualunque azienda ci capiti a tiro, ed aspettare che ci piova dal cielo una proposta) ad una attiva (individuare l’azienda/realtà che fa per noi e proporci ad essa indipendentemente dalle ricerche mostrando il valore aggiunto che possiamo offrire)? Il nostro cv è aggiornato? Il nostro profilo LinkedIN è abbastanza interessante? Da ultimo, siamo pronti per lo step decisivo, vale a dire il sospirato colloquio?

Autonomia

Viviamo in un mondo che viaggia alla velocità della luce, che si annoia e che cambia idea ogni 5 minuti. Allora, smettiamo di pensare al posto di lavoro eterno ed iniziamo a capire che il nostro è diventato piuttosto un percorso. Impariamo ad imparare costantemente. A rielaborare e riadattare le nostre competenze a seconda del ruolo che di volta in volta ci interessa e della specifica realtà alla quale ci proponiamo. È questo il modo giusto per mettere a frutto ciò che siamo, produrre valore ed essere valore.

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