
La città giuliana, infatti, è sferzata molto spesso dalla Bora, il vento freddo tipico dell’estremo nord est

A ombrelli e parasole è dedicato il Museo a Verbano-Cusio-Ossola

Che dire del Museo del Coltello sardo, che si trova a Cagliari. Vi è custodito anche il coltello più pesante al mondo: 295 kg di peso per una lunghezza di poco meno di 5 metri

Tra i musei più originali c’è senza dubbio quello della “Shit”, a Piacenza, dedicato alle deiezioni animali e ai loro numerosi impieghi

Anch’esso molto originale è il Museo del Flipper, gioco vecchio che però appassiona ancora oggi. E’ possibile cimentarvisi nel museo ad esso dedicato, che ne custodisce 400 esemplari

Si trova a San Maurzio d’Opaglio, in provincia di Novara, il Museo del Rubinetto

Non è in Egitto, ma in Sicilia il Museo del Papiro, dove è possibile anche assistere alla sua lavorazione

A Milano c’è anche il Museo del Bonsai Crespi (nella foto la Cittadella di Hanoi, famosa per i suoi bonsai)

Non poteva che essere a Barolo (patria del vino omonimo) il Museo del Cavatappi, nel cuore del cuneese

Si trova a Roma il Museo delle Anime del Purgatorio, che raccoglie le immagini di anime e volti sofferenti di coloro che anelano al Paradiso (nella foto un affresco del Duomo di Firenze)
Dici “museo” e pensi agli Uffizi di Firenze o a quelli Vaticani, solo per citarne due tra i più famosi. Ma di musei ne esistono migliaia, specie in un paese come l’Italia che vanta un patrimonio artistico senza uguali. Eppure, per chi non volesse andare sul classico, il Belpaese offre una vasta gamma di musei “originali”, come quello della Bora, che non poteva che trovarsi a Triste, città sferzata dal vento forte e freddo tipico dell’estremo nord est.
Ma esistono anche musei che si rifanno alla tradizione locale e regionale, come il Museo del Coltello sardo o quello degli ombrelli e parasole, che si trova in Piemonte. Qui sono in mostra gli esemplari più antichi di questi oggetti la cui invenzione, secondo la tradizione, viene fatta risalire al XIII secolo, quando ne vennero realizzati i primi prototipi in Cina. Tra le mostre e le esposizioni più stravangati, poi, si può ricordare il Museo delle Anime del Purgatorio, che non poteva non trovarsi a Roma, sede del Vaticano. Il museo risale al XVII secolo ed è costituito dalla collezione di immagini di volti sofferenti, di uomini e donne che desideravano accedere al Paradiso, ma si trovavano in Purgatorio, realizzata da Padre Jouet.
Dal sacro al profano
Che dire, poi, del Museo del Flipper? Gioco amatissimo, soprattutto dagli attuali over 60, ora è diventato oggetto di una esposizione permanente a Bologna, dove si trovano appunto oltre 400 flipper, ma anche videogiochi e giochi a gettoni che permettevano alle generazioni precedenti di divertirsi in bar e locali pubblici. Naturalmente nel museo è possibile cimentarsi con qualcuno di questi oggetti del passato recente. Nella Top Ten dei musei più bizzarri, scovati da Hundredrooms, ci sono anche lo “Shit Museum” di Piacenza (dedicato proprio alle deiezioni animali e ai loro “usi” in agricoltura), il Museo del Cavatappi a Cuneo, quello del Bonsai Crespi a Milano, quello del Rubinetto in provincia di Novara e quello del Papiro, in Sicilia. (Sfoglia la gallery per saperne di più).
