Parigi ha dato il via alla produzione della tranche finale di 18 Rafale destinati alla Forza aerea dell’Indonesia, nazione che nel febbraio 2022 aveva firmato un contratto per l’acquisizione di 42 velivoli multiruolo, dei quali sei erano stati consegnati nel settembre dello stesso anno, mentre altri 18 nell’agosto 2023.
Gli aeroplani francesi non sono l’unica dotazione di Giacarta, che per ammodernare la sua flotta dispone dei Lockheed Martin F-16 in varianti dalla A alla D, tutti di fabbricazione statunitense, e di esemplari russi del Sukhoi Su-27 e Su-30, che però vorrebbe sostituire con 24 Boeing F-15ex “Eagle II” richiesti agli Stati Uniti sottoscrivendo con il costruttore un apposito Memorandum of Understanding, per la ratifica del quale sta aspettando una risposta dalla Casa Bianca.
Ad oggi nella regione del Sudest asiatico l’Indonesia risulta essere la forza militare più potente, poiché negli ultimi quindici anni ha progressivamente aumentato il bilancio per la sua difesa marittima e ha costruito un complesso industriale di difesa nazionale. Inoltre, il Paese nell’agosto scorso ha ospitato le più grandi esercitazioni militari congiunte della sua storia con Stati Uniti, Australia.
L’evento, battezzato Super Garuda Shield, è durato due settimane e si è svolto nella provincia di Giava Orientale coinvolgendo più di 5.000 soldati indonesiani e statunitensi, e altri 1.000 provenienti da Australia, Giappone e Singapore, nonché nuovi partecipanti come Francia e Regno Unito. Il generale Charles Flynn, comandante generale dell’Esercito americano del Pacifico, nella medesima occasione aveva detto: “Questa esercitazione congiunta dimostra il nostro impegno collettivo per un Indo-Pacifico stabile, sicuro e più pacifico, libero e aperto”, alludendo ovviamente alle pressioni cinesi. Su questo fronte i Marines avevano partecipato a un’esercitazione anfibia sull’isola di Singkep, a sud di Singapore, che non era passata inosservata alla Cina, che rivendica quasi tutta la cosiddetta “via d’acqua strategica”, compresa tra Filippine, Brunei, Malesia, Taiwan e Vietnam si contendono rivendicazioni territoriali.
L’Indonesia non è un pretendente, ma sono sorte tensioni tra Giakarta e Pechino sui diritti di pesca intorno alle Isole Natuna, all’estremo confine sud del Mar Cinese meridionale.
