Altro che «percezione di insicurezza». I dati parlano chiaro ed è boom di reati. Soprattutto microcriminalità di strada. E tra gli autori il primato lo detengono gli stranieri, soprattutto nel caso di furti, scippi e rapine dove 6 arrestati su 10 sono immigrati. Nonostante ci sia ancora chi preferisca mettere la testa sotto il tappeto e parlare di pura propaganda, la banca dati interforze del dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno fotografa una realtà ben nota sicuramente alle cronache e che vede il 2024 confermarsi come il secondo anno di fila in cui vengono superati i livelli di criminalità pre Covid.
2,38 milioni di reati: 6.500 al giorno
Con un totale di 2,38 milioni di reati, addirittura 6.500 al giorno, l’anno scorso ha registrato 40.000 casi in più rispetto al 2023 e ben 80.000 rispetto a prima della pandemia. Quanto agli autori, il primato si deve agli stranieri che, tra regolari e irregolari, rappresentano il 34,7% dei denunciati. Percentuale che nel caso dei reati predatori balza al 60%, e tocca il 69% se si parla di furti con destrezza. Una fotografia impietosa anche perché basata sul numero delle denunce, uno dei dati più attendibili se si vuole leggere l’impatto dell’immigrazione sulla sicurezza in Italia, a partire da quello degli stranieri, che tra regolari e irregolari attualmente rappresentano il 10% dell’intera popolazione.
Detenuti vs denunce: i numeri reali
Uno degli escamotage più gettonati dai «negazionisti» della correlazione stranieri – reati è quello di ricorrere al numero dei detenuti, generalmente stabile attorno al 32%. In realtà, se letti bene, questi stessi dati sono tutt’altro che confortanti e rappresentano un boomerang perché significa che gli stranieri delinquono almeno 3,2 volte più degli italiani. Non solo, i dati sui carcerati non sono dei buoni indicatori perché gli stranieri, spesso in condizioni economiche svantaggiate e privi di una rete di contenimento, hanno minori possibilità di accedere alle misure alternative al carcere e possono finire dietro le sbarre più facilmente degli italiani.
Le denunce come unico dato “pulito”
Molto più attendibili invece i dati sulle denunce, proprio quelli diffusi dal Viminale, perché in questo caso il peso delle condizioni ambientali è pressoché minimo e sono dati più «puliti». Talmente puliti da essere spiazzanti.
Se su dieci arrestati sei sono stranieri, se la matematica non è un’opinione, significa che delinquono almeno 6 volte più degli italiani. Numeri che però cambiano in base al reato:
- Rapine: 52,3%
- Rapine in pubblica via: 60,1%
- Furti con destrezza: 69% (quasi 7 volte più degli italiani)
- Violenze sessuali: 43%
- Spaccio di stupefacenti: 39%
Il fattore irregolari: pericolosità fino a +50 volte
Se lo scenario è preoccupante, potrebbe esserlo ancora di più se si andasse ad analizzare il tasso dei reati commesso dagli irregolari, attualmente stimati attorno alle 321.000 unità secondo l’ultimo rapporto Ismu Ets. In questo caso, secondo dati diffusi in precedenza dal ministero dell’Interno, la pericolosità media può salire fino a 50 volte più di quella degli italiani per gli stessi reati.
Fattori sociali e boom di minori
Ora, perché gli stranieri generalmente commettano più reati degli italiani lo si deve a una serie di fattori noti ai sociologi. Già Marzio Barbagli ha più volte messo l’accento su come la maggior parte degli autori vivano in condizioni svantaggiate e di marginalità economica, situazione che genera frustrazione, aggressività e risentimento, soprattutto nelle seconde generazioni.
Non a caso, tra gli autori di reati, vi è anche un boom di minori. Tra il 2020 e il 2024, gli under 18 denunciati, fermati e/o arrestati sono aumentati del 30%, passando da 29.544 del 2019 a 38.247 segnalazioni. Anche qui soprattutto reati contro il patrimonio, con una segnalazione su cinque per rapina, che diventa una su quattro se in pubblica via.
Le città più colpite: Milano in testa
A livello territoriale sul podio troviamo Milano, Roma e Firenze. In queste tre città si concentra il 23,5% dei reati rilevati. In particolare, uno su cinque a Roma e Milano, che supera la capitale con quasi 7.000 denunce ogni 100.000 abitanti.
Tra le città dove gli stranieri hanno un peso maggiore sul totale degli arresti troviamo:
- Milano: 55,8%
- Firenze: 56%
- Imperia: 54,8%
- Gorizia: record tra le province di confine
Il caso Prato: 62% di arresti stranieri
Una menzione speciale però la ottiene Prato dove gli arresti di stranieri sono addirittura il 62%, quasi il doppio della media nazionale, dato che non si può non leggere anche in relazione all’elevatissima percentuale di residenti stranieri nel territorio, circa il 25%. Non a caso.
