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La Costa Concordia è stata “violata”. Ecco che cosa è accaduto

La Costa Concordia è stata “violata”. Ecco che cosa è accaduto

L’interesse sul relitto della nave non accenna a diminuire, tre anni dopo il naufragio. Parla il responsabile del Consorzio per lo smantellamento

La Costa Concordia continua a far parlare di sé anche nascosta all’interno della diga Foranea del porto di Genova Voltri. Nessuna fotografia, nessuna immagine del relitto era più apparsa sui media fino a qualche giorno fa quando un uomo si è introdotto illegalmente all’interno del cantiere e ha filmato una parte del relitto. Ha attraversato il ponte della nave, si è introdotto nelle cabine e percorso alcuni corridoi e saloni prima di uscire nuovamente da quel che è rimasto della nave da crociera che è naufragata davanti all’Isola del Giglio, il 13 gennaio 2012. Le immagini e l’audio del filmato sono stati successivamente pubblicati sul web.

Ma che cosa può essere accaduto? E’ così semplice poter accedere al relitto? Come è stato possibile che nessuno abbia ‘intercettato’ l’intruso e non lo abbia fermato e denunciato? E soprattutto è pericoloso oppure no attraversare il relitto?

Panorama.it, ha intervistato il Responsabile del progetto di smantellamento e riciclo della Concordia.

Ingegnere Valerio Mulas, project manager del Consorzio Ship Recycling, il video uscito nel giorni scorsi sul web ha mostrato che l’accesso al relitto della Concordia è stato violato. Quali sono i sistemi di sorveglianza e sicurezza adottati per ‘proteggere’ il relitto?
Un servizio di security 24 ore su 24 è presente in testa al sesto molo per il controllo degli accessi all’area di cantiere a terra.
L’unico modo per arrivare alla nave, che è ormeggiata presso la Diga foranea, è invece via mare. Sul relitto è presente personale a bordo anche durante le ore notturne, il cui compito è il presidio della nave in termini di governo dei sistemi e degli impianti per la sicurezza del relitto stesso.

Dopo l’intrusione aveva sporto denuncia contro ignoti. Sono state implementate le misure di sicurezza?
In seguito a questo episodio, il Consorzio sta provvedendo ad implementare il servizio di vigilanza e il sistema di videosorveglianza presso la Diga Foranea dove è ormeggiata la nave.

Introdursi su un cantiere come quello allestito per la Concordia è molto pericoloso. Brevemente ci spiega quali potrebbero essere i rischi fisici per l’eventuale ‘curioso’?
Le aree della nave sono state messe in sicurezza e illuminate. Tuttavia la Concordia è comunque un cantiere operativo con tutti i rischi e pericoli di un cantiere. A bordo, infatti, è necessario indossare sempre dispositivi di protezione personale – caschetto, scarpe antifortunistiche – e, sebbene i percorsi siano segnalati e illuminati, possono essere pericolosi per una persona non adeguatamente formata e informata. Si pensi ad esempio ai vani ascensore e a tutte le aperture tecniche realizzate per la movimentazione dei materiali. Inoltre, in alcuni aree vi sono materiali che non sono ancora stati rimossi e che possono costituire un ostacolo per chi si muove all’interno del relitto.

Secondo lei si è trattata di una ‘bravata’ di qualche ragazzo?
Non abbiamo idea. La curiosità e l’interesse, a tratti morboso, che il pubblico ha per questa nave può aver generato in qualcuno la voglia di avventurarsi di persona e poter mostrare le immagini degli interni. Quel che è certo è che purtroppo non lo ha fatto per raccontare il grande lavoro che oltre 280 persone stanno portando avanti per il successo del più importante progetto di smaltimento e riciclo navale mai realizzato in Italia e, crediamo, nel mondo.


Le drammatiche scene riprese da un elicottero della Guardia Costiera giunto per primo sulle coste dell'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Tra poco la sentenza del processo di primo grado
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Costa Concordia: le immagini del naufragio

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