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B-52 “Stratofortress”: storia di un gigante dei cieli – foto

B-52 “Stratofortress”: storia di un gigante dei cieli – foto

In azione in Vietnam e nella prima Guerra del Golfo, il maxi bombardiere nucleare a lungo raggio dell’Usaf torna d’attualità con la crisi nordcoreana

B-52 “Stratofortress”: storia di un gigante dei cieli – foto
USAF Archives

Il primo B-52A di serie sulla pista sperimentale della Boeing a Washington il 5 agosto 1954

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Il comandante del 93rd Bomb Wing e il primo B-52 operativo. Castle Air Force Base, 29 giugno 1955

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Il predecessore del B-52 era il B-29 Superfortress. Nella foto in azione durante la guerra di Corea (1950-53)

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Il comando della base USAF di MInot e il governatore del North Dakota posano con il B-52H “Peace Persuader” nel 1961

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Lo sgancio di bombe durante una missione sul Vietnam. Il B-52 era stato potenziato ed era in grado di sganciare ben 108 bombe da 500 libbre (227 kg.) ciascuna

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Il cockpit della prima versione del B-52 del 1955

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Rullaggio di un B-52 pronto ad una missione di bombardamento su Hanoi, Nord Vietnam, 1972.

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Il caricamento delle bombe subalari durante l’operazione Linebacker sopra il Nord Vietnam, 1972.

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Di ritorno da una missione sopra Hanoi nel 1972. Il B-52 era dotato di carrelli direzionabili per poter atterrare anche non allineato con la pista

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Una impressionante foto dell’unico B-52 colpito durante un operazione su Hanoi mentre esplode colpito dal fuoco nemico il 26 dicembre 1972

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HANOI, VIET NAM – AUGUST 3: A woman cuts aquatic vegetables near the wreckage of US B-52 bombing plane shot down in 1972 on a small lake in Ngoc Ha village of Hanoi 03 August. US Secretary of State Warren Christopher is to make a two-day official visit to Hanoi this weekend, 20 years after the end of Vietnam War. AFP PHOTO (Photo credit should read HOANG DINH NA/AFP/Getty Images)

I resti del B-52 abbattuto sopra Hanoi il 26 dicembre 1972 ancora nelle acque del piccolo laghetto del quartiere di Ngoc Ha

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HOANG DINH NAM/AFP/Getty Images

I resti del B-52 abbattuto nel cielo di Hanoi il 26 dicembre 1972 esposto in un museo cittadino

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Vittime di un bombardamento su Hanoi da parte dei B-52 fotografate il 18 aprile 1972

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L’attrice e attivista Jane Fonda visita una zona di Hanoi colpita dalle incursioni dei B-52 nel Nord Vietnam il 25 luglio 1972

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Lo schema di espulsione dei sedili dell’equipaggio di un B-52

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Un B-52G del 1708th Bomb Wing decolla per una missione durante la prima guerra del Golfo (1991).

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La manutenzione ad un motore durante la prima guerra del Golfo nel 1991

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Nasa via Getty Images

Un B-52 in livrea della NASA durante un volo stratosferico in qualità di lanciatore di veicoli sperimentali nel 2001

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B-52 in visita alla base della RAF di Fairford, Regno Unito

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Ethan Miller/Getty Images

Il lancio di razzi illuminanti da un B-52 durante una esercitazione in Nevada nel 2007

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U.S. Air Force photo/Senior Airman Erin Babis

Eurofighter, F-16 e Gripen di diverse nazionalità in formazione con un B-52H nel 2016

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U.S. Air Force photo/Senior Airman Luke Hill

Il Tenente Colonnello Wade Kerren, comandante dell’11th Bomb Squadron ai comandi di un B-52 nel 2016

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USAF Archives

Una delle più recenti immagini dell’ispezione delle munizioni di un B-52H il 19 giugno 2017

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USAF Archives

L’imponente apertura alare di un B-52H durante il recentissimo intervento in Siria nel luglio 2017

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(U.S. Air Force photo/Senior Airman J.T. Armstrong

Una tempesta di fulmini si abbatte sulla Minot Air Force Base, dietro ad un B-52 nell’agosto del 2017

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U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Trevor T. McBride

La prua di un B-52 durante un operazione di rifornimento in volo sopra l’Iraq, l’ 8 agosto 2017

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Photo by USAF

Un B-52H Stratofortress viene rifornito in volo.

Non accadeva dal 1991, l’anno della prima guerra del Golfo, che i bombardieri strategici americani B-52 venissero allertati in vista di un possibile intervento a breve termine.

Nel quadro della crisi nordcoreana, le fonti del Pentagono, riprese da alcuni media in modo per la verità forzato, hanno indicato l’intenzione di allertare i bombardieri dotati di testate nucleari e pronti all’utilizzo operativo. Mentre si attende il richiamo di circa 1.000 piloti abilitati, ripercorriamo le vicende del più longevo, veloce e potente bombardiere della storia dell’aviazione.

UN FIGLIO DELLA GUERRA FREDDA

Il progetto del B-52 fu sviluppato dalla Boeing nel 1948, principalmente per sostituire i B-29Superfortress” protagonisti dell’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale, culminata con lo sgancio della bomba atomica sul Giappone da uno dei quadrimotori dell’Usaf: l’Enola Gay.

Lo scoppio della Guerra Fredda spinse i vertici dell’Aeronautica Militare americana a sviluppare un bombardiere strategico a lungo raggio, che in pratica potesse raggiungere e colpire l’Unione Sovietica. Sarà uno dei bombardieri dalla vita operativa più lunga, essendo ancora oggi in linea con l’Usaf

UN LETALE UCCELLO D’ACCIAIO

Le caratteristiche del bombardiere Boeing erano certamente impressionanti per l’epoca in cui fu concepito.

Dotato di ben 8 motori a reazione, che sostituivano i propulsori a pistoni del predecessore B-29, aveva misure gigantesche: l’apertura delle ali (alte ad angolo chiuso) era di 56 metri, la lunghezza dalla prua agli impennaggi di coda era di 49 metri.

Il gigantesco uccello d’acciaio era anche molto veloce. Alla quota operativa di ben 17.000 metri poteva spingersi fino a Mach 0,9 (960 Km/h). Altrettanto impressionante era l’autonomia, che superava 16.000 Km.

Lo sviluppo del B-52 fu particolarmente lungo, data la necessità di impiego di materiali e tecnologie all’avanguardia assoluta alla fine degli anni’ 40. Fu così che allo scoppio della guerra di Corea nel 1950 furono ancora i vecchi B-29 a prendere parte ai bombardamenti contro i nordcoreani.

Il volo del primo prototipo è datato 15 aprile 1952. Denominato XB-52, fu protagonista di una lunghissima fase di testaggio in galleria del vento, a terra e in volo. Furono in particolar modo sperimentati i nuovissimi carrelli direzionabili che permettevano al bestione dei cieli di atterrare in sicurezza anche se non in linea con la pista, data l’importante stazza e la velocità di approccio in fase di atterraggio.

Il primo esemplare di serie fu consegnato il 29 giugno 1955 all’US Strategic Air Command, pronto per una possibile guerra nucleare contro l’Unione Sovietica. I test di sgancio di testate atomiche furono svolti l’anno successivo in pieno Oceano Pacifico. Durante la crisi missilistica di Cuba fu sperimentata l’operazione Chrome Dome, che prevedeva la permanenza in volo di un’aliquota di B-52 pronti a sganciare gli ordigni nucleari in caso di attacco sovietico.

NEI CIELI DEL VIETNAM 

Ma la vera vita operativa del bombardiere, chiamato scherzosamente dai piloti “BUFF” (acronimo per Big Ugly Fat Fellow – il grande, brutto e grasso amico) iniziò durante la prima fase della guerra del Vietnam, quando 28 “Stratofortress” decollarono dall’isola di Guam dirette sopra un area coperta dalla giungla nella provincia di Binh Duong, a nordovest della capitale sudvietnamita Saigon. Era il 1965. L’azione dei B-52 in Vietnam proseguirà per gran parte della durata del conflitto, compiendo missioni anche su Laos e Cambogia atte ad interrompere le linee di rifornimento dell’esercito nordvietnamita. il totale delle azioni dei bombardieri strategici nei cieli del Sudest asiatico dal 1965 al 1973 supererà la cifra di 126.000. Le perdite furono irrisorie, in quanto il B-52 volava ad una quota così alta da non essere né visto né sentito. Soltanto uno sarà abbattuto il 26 dicembre 1972 dal fuoco nordvietnamita, i cui resti si trovano tuttora nel punto in cui l’aereo precipitò a pezzi nelle acque di un laghetto del sobborgo di Hanoi, Ngoc Ha.

Negli anni ’80 le versioni aggiornate dello “Stratofortress” continuarono a rappresentare una delle armi di punta degli Stati Uniti, con la possibilità di trasportare i missili “Cruise” dotati di testate nucleari o convenzionali.

CONTRO SADDAM (1991)

Il secondo conflitto nel quale si levarono in volo i giganteschi bombardieri fu la prima guerra del Golfo all’inizio del 1991. I B-52 decollarono dalle lontane basi del’Usaf nell’Oceano Indiano e addirittura dal territorio degli Stati Uniti, data la lunghissima autonomia di volo che li caratterizzava.

FINO ALL’ISIS

I velivoli dell’ultima versione, il B-52H, saranno poi impiegati in alcune occasioni durante gli anni ’90 nelle guerre balcaniche in Bosnia e Kosovo e lungo tutto l’arco del conflitto in Afghanistan ed Iraq dal 2001 al 2014. Le missioni degli “Stratofortress” sono quindi proseguite nella lotta contro l’ISIS in Iraq tuttora in corso.

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