Arriva in Italia, con una presentazione ufficiale che consentirà ai chirurghi di testarne per la prima volta le potenzialità dal vivo il robot Versius, una novità rivoluzionaria destinata a modificare e rendere più agevole l’esecuzione di interventi in laparoscopia e chirurgia mininvasiva che verrà sperimentata a Bologna, nel neonato spazio Zaccanti Innovation Experience, dal 16 settembre 2020.
“Siamo particolarmente fieri di poter offrire ai chirurghi del nostro Paese la possibilità di conoscere e sperimentare Versius – commenta Salvatore Bocchetti, Amministratore Delegato di Zaccanti S.p.A. -. Le potenzialità di questa piattaforma robotica modulare sono davvero moltissime caratterizzandola come strumento indispensabile nelle sale operatorie in un’ottica di miglioramento e perfezionamento delle prassi di microchirurgia”.
Versius è un robot composto da quattro bracci robotizzati – dotati di articolazioni flessibili che ne rendono il movimento del tutto simile a quello del braccio umano – collegate a un’unità mobile costituita da un pannello di controllo, uno schermo in 3D e due joystick dai quali opera il chirurgo.
“Per consentire al maggior numero di professionisti del settore della salute di provare Versius – riprende Bocchetti – abbiamo allestito una Experience Room all’interno della nostra azienda, nell’ambito del progetto Zaccanti Innovation Experience. Si tratta di un’area nella quale i chirurghi, affiancati da un team di esperti, potranno sperimentare le potenzialità del robot e, contestualmente conoscere anche altre novità dell’ingegneria e della robotica del settore biomedicale”.
Fondata oltre 65 anni fa da Silvio Franco Zaccanti, cui è succeduto il figlio Carlo Zaccanti, oggi l’azienda fa parte del Gruppo Bocchetti, e rappresenta uno dei più importanti player a livello nazionale circa la progettazione di soluzioni per sale operatorie integrate di ultima generazione.
“Il nostro impegno – conclude Salvatore Bocchetti – è orientato alla salute dei cittadini: pensando a questo da più di mezzo secolo offriamo le tecnologie più all’avanguardia, quelle cioè in grado di rendere sempre più sicure e performanti tutte le prassi necessarie al mantenimento della salute delle persone”.
