Gli AirPods di seconda generazione sono quasi pronti al debutto. A rivelarlo è Ming-Chi Kuo, analista taiwanese fra i più attenti ai programmi futuri di Apple, che scommette sull'arrivo a inizio 2019 di una nuova versione delle popolari cuffie senza fili della Mela dotata di sistema di ricarica wireless.
Nel primo trimestre del nuovo anno, spiega la fonte, la società di Cupertino annuncerà una nuova variante degli AirPods pressoché identica nel design ma con un astuccio riprogettato per supportare un sistema di ricarica anch'esso sprovvisto di fili. Più avanti, presumibilmente nel 2020, arriverà invece una versione completamente inedita delle cuffie, nella forma e nella sostanza.
Un progetto più costoso
Con molta probabilità, la riprogettazione dell'astuccio porta-cuffie - che secondo l'indiscrezione sarà basato su una nuova scheda rigida ma flessibile per sopportare sbalzi termici più elevati - porterà a un incremento dei costi di produzione e, di conseguenza, del cartellino al pubblico.
Non è dato sapere, invece, se la ricarica potrà avvenire tramite un comune caricatore a induzione (come già avviene sugli iPhone di ultima generazione) o se invece sarà necessario passare per la tanto attesa basetta proprietaria (AirPower) presentata nel settembre del 2017 ma mai immessa sul mercato.
Un accessorio sempre più desiderato
Le indiscrezioni di Ming-Chi Kuo seguono di qualche mese quelle di Bloomberg che a inizio giugno aveva preconizzato l'arrivo di una nuova generazione di AirPods ricaricabili senza fili ma anche impermeabili e dotate di un più efficace sistema di cancellazione del rumore.
L'impatto di questi aggiornamenti si farà sentire anche a livello commerciale, chiosa l'analista, che scommette su un balzo in avanti delle vendite dalle 16 milioni di unità del 2017 alle oltre 100 milioni del 2021.
Per saperne di più
- Prima l’iPhone, poi gli altri smartphone: perché il jack audio scomparirà
- Vi spiego perché Apple ha tolto il jack per le cuffie dall’iPhone 7
- AirPods: 3 motivi per comprare le cuffie senza fili di Apple (e tre per non farlo)
