Anche i robot hanno un'anima
Tecnologia

Anche i robot hanno un'anima

Giocano a calcio, suonano il piano, fanno i soldati. E imparano. Una grande inchiesta sull'intelligenza artificiale sul numero di Panorama in edicola a Ferragosto

Philip K. Dick nel suo Do androids dream of electric sheep? (che ispirò Blade Runner) ipotizzava un futuro lontano, nel quale la linea di confine tra umani e androidi, robot mossi da intelligenza artificiale, era labile. Così labile che servivano cacciatori specializzati pronti a riconoscere e catturare i finti umani: esseri sintetici capaci di relazionarsi, osservarci, studiarci e confondersi tra la folla.

Nel romanzo, quel futuro cade nell’anno di grazia 1992. Oggi, vent’anni dopo, Dick sarebbe probabilmente deluso nel vedere che gli androidi pensanti e autocoscienti, come li intendeva lui, devono ancora arrivare. Ma quanto manca? Non moltissimo, secondo alcuni ricercatori.

Panorama, nel numero in edicola da giovedì 16 agosto, racconta le ultimissime novità nel campo della ricerca legata ai robot, presentando i progetti di eccellenza in Italia e all'estero che fanno facilmente prevedere come, in un futuro molto lontano, i robot  interagiranno con gli umani perché saranno in grado di riconoscerci individualmente, e quindi adegueranno i loro comportamenti alle nostre necessità.

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