X-Men - Giorni di un futuro passato, il film sui mutanti: 5 cose da sapere

Settimo capitolo dei mutanti, due epoche diverse narrate, una moltitudine di X-Men e di super attori riuniti: Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry, James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Ellen Page, Anna Paquin... Ecco X-Men : Giorni di un futuro passato, sequel di X-Men - Conflitto finale (2006) e di X-Men - L'inizio(2011), dal 22 maggio al cinema. 
In un futuro compromesso e dark, la razza dei mutanti è sull'orlo dell'estinzione. Per salvarli dallo sterminio compiuto dalle Sentinelle, l'unica soluzione sembra il passato. 

Ecco cinque cose da sapere su X-Men: Giorni di un futuro passato.

1) Alla regia torna Bryan Singer, il fondatore della saga 

Tutto ha avuto inizio da Bryan Singer: è stato lui a creare la mitologia cinematografica degli X-Men, il primo a mettersi dietro la macchina da presa per consegnarci nel 2000 X-Men, il capostipite di una saga - ispirata all'omonima serie a fumetti della Marvel Comics - che in quattordici anni ha generato sette film e ammaliato schiere di fan. 
Singer diresse anche il secondo episodio, X-Men 2 (2003). Dopo non aver avuto molta fortuna (e abilità) in altri lidi (Superman Returns, Operazione Valchiria, Il cacciatore di giganti), ora torna, riabbracciando alcuni degli attori di allora e tanti giovani nuovi attori, la generazione passata dei mutanti.
"La ragione principale per cui volevo tornare nell'universo degli X-Men", ha spiegato Singer, "non era solo il cast straordinario e le ambizioni della storia, ma anche il modo in cui affronta cose che non erano state mostrate nei film degli X-Men fino a questo punto, come i viaggi nel tempo, e che invece hanno rivestito un ruolo importante nei fumetti per tanti anni".

2) La fonte e il cameo di Chris Claremont

Simon Kinberg, che oltre che produttore è autore della sceneggiatura, assieme al regista Matthew Vaughn è stato ispirato dal fumetto Giorni di un futuro passato scritto da Chris Claremont, che appare nel film in un cameo, come già era capitato in X-Men: Conflitto finale (2006). Ecco lo sguardo del mitico fumettista inglese sul film: "Credo sia un'ottima idea collocare il passato all'inizio degli anni Settanta, quando il mondo stava vivendo un'epoca di profondi cambiamenti e confusione. Non c'è dubbio che sia una scelta cronologicamente perfetta, considerando che X-Men: L'inizio era ambientato negli anni Sessanta". 

3) Hugh Jackman fa 7 e fa da ponte tra passato e futuro

Hugh Jackman è ormai un fedelissimo di X-Men, ne è la colonna portante. Anche se la sua carriera ha spiccato il volo anche autonomamente, il suo destino è intrecciato alla saga. L'attore australiano deve la sua fama a X-Men, X-Men deve il suo successo anche e soprattutto a Jackman. Ed è lui l'unico attore comparso in tutti e sette i film sui mutanti, compreso il suo cameo in X-Men - L'inizio (2011). "Un dono raro e incredibile", l'ha definito Jackman. Per un interprete nei panni di un personaggio dei fumetti è un record.
Non poteva che spettare a lui, al suo granitico Logan/Wolverine, mettere assieme passato e futuro. Essendo l'unico mutante dotato del potere di guarigione, Logan accetta di tornare indietro nel tempo, per impedire l'apocalisse di mutanti che gli X-Men del futuro stanno affrontando.  
Quando sono iniziate le riprese a Montreal di X-Men: Giorni di un futuro passato, Jackman aveva terminato solo da pochi mesi The Wolverine: invece che dover mettersi in forma, per presentare il suo fisico tutto muscoli, non ha dovuto far altro che mantenere la super tonicità già raggiunta (ovvero 45-90 minuti di esercizio fisico ogni mattina, prima di essere convocato al trucco, e una dieta per lo più a base di pollo alla griglia e verdure bollite, pasti ogni due ore, spesso in una pausa prima di una scena o delle prove). 

4) L'incontro tra mutanti giovani e vecchi e nuovi mutanti

Una delle carte vincenti della serie X-Men, giocata per la prima volta da Singer e poi perpetuata, è utilizzare attori drammatici, spesso con alle spalle esperienze teatrali, anziché attori da action movie. Ecco così che, a conti fatti, oggi ci troviamo con un cast formidabile, con ben tre attrici premio Oscar (Lawrence, Berry, Paquin).  
Oltre a Jackman alias Wolverine, tra i mutanti "attempati" ritroviamo Ian McKellen ovvero Magneto (alla sua quinta apparizione nella saga), Halle Berry ovvero Tempesta (quarta presenza). E non può mancare Patrick Stewart, Professor X. Anche Shawn Ashmore, nei panni di Bobby/Uomo ghiaccio, Anna Paquin in quelli di Rogue ed Ellen Page come Kitty/Shadowcat tornano nell'universo degli X-Men.
Tra i mutanti giovani del passato, già visti in X-Men - L'inizio (2011), riecco la Mystica di Jennifer Lawrence, il Magneto di Michael Fassbender, Bestia di Nicholas Hoult... James McAvoy in Professor X. 
Ma ci sono anche nuovi mutanti, nel futuro. 
L'attore francese Omar Sy di Quasi amici incarna Alfiere, uno dei nuovi mutanti che si aggiunge al pantheon degli X-Men: feroce e minaccioso, ha l'abilità di assorbire l'energia radiante, che utilizza per alimentare la sua arma al plasma. 
Il messicano Adan Canto è Sunspot, capace di emettere potenti raggi di energia solare. Booboo Stewart, il Seth Clearwater in The Twilight Saga, è Warpath, anche conosciuto come James Proudstar, in possesso di sensi molto sviluppati, tra cui una vista, un olfatto e un udito sovrumani. La cinese Fan Bingbing è Blink, che ha capacità di teletrasportare se stessa, altre persone o oggetti imponenti. 
Si è creato un  un curioso incontro tra tantissimi attori, agli inizi della carriera o veterani del cinema. Hoult, quando ha incontrato Jackman sul set, gli ha detto: "Avevo otto anni quando ho visto X-Men". 

5) La critica internazionale lo promuove

Singer ha fatto centro. X-Men: Giorni di un futuro passato finora raccoglie lodi presso la stampa internazionale, il 94% dei consensi su RottenTomatoes, il sito che raccoglie recensioni. 
"Il film è girato con un'entusiasmante venerazione per i personaggi Marvel e il loro universo", scrive David Rooney su Hollywood Reporter.
Lou Lumenick sul New York Post:  "X-Men: Giorni di un futuro passato soffia una ventata di aria fresca sullo stantio universo Marvel, che sempre più asseconda i fan irriducibili piuttosto che cercare di fare buoni film per tutti".

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