Wi-Fi in aereo, dove trovarlo e quanto costa

Lo scorso giugno, durante la presentazione della nuova Alitalia, la compagnia ha promesso che «la connettività Wi-Fi verrà progressivamente messa a disposizione su tutti gli aerei a lungo raggio». D’altronde l’accesso al web non è più un tabù tra le nuvole, anzi i viaggiatori - frequent flyer e non solo - cominciano a valutarne la presenza a bordo come un elemento che fa la differenza al momento dell’acquisto del biglietto. Ecco perché l’agenzia di viaggi online eDreams ha creato questa piccola guida che riassume costi e condizioni proposte dai principali vettori dell’aria coinvolti in questa evoluzione.

In rete tra le nuvole, compagnia per compagnia

eDreams
Quanto costa il Wi-Fi a bordo e quale provider lo offre

In rete tra le nuvole, compagnia per compagnia

eDreams

In rete tra le nuvole, compagnia per compagnia

eDreams

In rete tra le nuvole, compagnia per compagnia

eDreams

In rete tra le nuvole, compagnia per compagnia

eDreams
Completa il quadro Us Airways: 14 dollari per il pass giornaliero, 40 per quello mensile

Non è corretto parlare di rivoluzione, visto che il Wi-Fi già a inizio anno era disponibile su un quarto dei voli che solcano i cieli e la tecnologia che rende questo servizio possibile, con qualche aggiustamento o virata verso le soluzioni più efficienti, è rimasta grosso modo la medesima. A cambiare sono piuttosto le tariffe e le strategie adottate dalle singole compagnie.

Quelle che offrono il Wi-Fi in modo gratuito ma soltanto ai clienti di business (basta impostare una password e decidere a chi fornirla e a chi no), quelle che lo aprono a tutti, ma a pagamento: con tariffe per un periodo limitato, tutta la tratta o un abbonamento stagionale per gli ospiti più assidui e, a volte, assaggi a costo zero; quelle che dall’accesso wireless di bordo fanno transitare i servizi di intrattenimento, rendendo superflui i monitor sulla poltrona che tendono a invecchiare troppo in fretta. Così il film ognuno lo vede sullo smartphone, il tablet e il notebook, in modo semplice e immediato (e si spera altrettanto fluido).

Quanto ingolosisca i clienti il lasciapassare per avventurarsi sui social o continuare a gestire il flusso di e-mail e chat anche a 10 mila metri, lo hanno capito pure le low cost. Vueling propone il servizio per ora soltanto sul suo ultimo Aribus A320, presto sarà su altri membri della flotta a tariffe competitive; easyJet, da sempre attenta e sensibile alle ultime novità hi-tech, ha fatto sapere di non avere nessuna fretta, il che però conferma che ci sta pensando; Ryanair dovrebbe essere pronta nel 2016. Uno degli ultimi baluardi della disconnessione possibile sta velocemente cadendo.   

YOU MAY ALSO LIKE