Parata per il suffragio femminile a New York
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Il voto alle donne negli Usa, 95 anni fa - Foto

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1913 circa. Un gruppo di suffragette in marcia per chiedere il diritto di voto, con un cartello su cui si legge "I Wish Ma Could Vote".
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New York, 1911 circa. La suffragetta inglese Emmeline Pankhurst (1858-1928) derisa dalla folla.
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New York, senza data. Un gruppo di "news girls" del Movimento suffragista si prepara a "invadere" Wall Street, armato di volantini e slogan a favore del voto alle donne.
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1915. Una suffragetta circondata da una folla di ragazzi che ridono.
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Senza data. Da sinistra, le attrici Fola la Follette, Virginia Kline, Madame Youska e Eleanor Lawson partecipano a una manifestazione per il Suffragio femminile.
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3 maggio 1913. La militante femminista Inez Milholland Boissevain (1886- 1916) guida una parata di oltre 30.000 rappresentanti di varie associazioni per il suffragio femminile attraverso New York City.
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Senza data. Due suffragette arrestate durante una protesta davanti alla Casa Bianca.
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Washington, senza data. Suffragette rappresentanti quasi tutti gli Stati della Federazione salgono i gradini del Senato per presentare le petizioni che chiedono uguali diritti per le donne.
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Senza data. Una suffragetta parla ai passanti lungo una strada, accanto a un tamburo su cui si legge lo slogan "Votes For Women".
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4 marzo 1917. Suffragette statunitensi nel corso di una marcia silenziosa intorno alla Casa Bianca a Washington D.C. per chiedere eguaglianza di diritti.
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Senza data. Alcuni uomini contrari al suffragio femminile strappano un manifesto di una suffragetta duranta una proteste del movimento davanti alla Casa Bianca.
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1915 circa. Suffragette in marcia lungo la Fifth Avenue a New York.
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1916. Marcia delle donne medico a favore del suffragio femminile.
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Senza data. Suffragette di New York affiggono dei manifesti lungo una strada, annunciando un a lettura pubblica della femminista inglese Sylvia Pankhurst. Sulla destra, la suffragetta Harriet Stanton Blatch (1856 -1940).
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21 maggio 1910. Uomini e donne della "League of Self-Supporting Women", in marcia in Union Square a New York.
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1912 circa. Davanti al Lyceum Theatre di New York, la femminista Martha Gruening distribuisce ai passanti materiale informativo sul Movimento per il suffragio femminile.
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1915. Le femministe James Leeds Laidlaw, Albert Plimpton, A. Hughston, Frank Stratton E Helen Rich guidano la delegazione di Manhattan nel corso di una Parata per il suffragio femminile a New York.
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9 febbraio 1913. Un manifesto pubblicizza un comizio pubblico sul Movimento per il suffragio femminile di Jane Addams e altre suffragette al Carnegie Hall di New York.
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1913 circa. J. E. Boldt, Inez Milholland Boissevain e May Bill Morgan, in rappresentanza degli Stati di Massachusetts, New York e Michigan, partecipano al "Grande spettacolo per il Suffragio" alla Metropolitan Opera House di New York City, un evento inteso a pubblicizzare la campagna "Votes for Women".
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Febbraio 1913. Suffragette statunitensi in marcia dal New Jersey verso Washington DC, per partecipare alla cerimonia di insediamento del Presidente Woodrow Wilson.
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3 febbraio 1913. La suffragetta Rosalie Jones guida una folla di manifestanti lungo Pennsylvania Avenue, a Washington DC, in conclusione di una marcia iniziata a New York.
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1915 circa. La suffragetta statunitense Hazel Cumming distribuisce una pubblicazione femminista durante una manifestazione.
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11 febbraio 1913. La suffragetta statunitense Rosalie Jones durante una marcia da New York a Washington DC.
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3 marzo 1916. Un gruppo di suffragette porta uno striscione su cui si legge: "Le donne hanno il pieno diritto di voto in Wyoming, Colorado, Utah e Idaho", nel corso della "Parata delle donne di tutte le nazioni" a New York.
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1913 circa. Donne finlandesi, svedesi e inglesi partecipano a una parata organizzata dalle suffragette statunitensi a Brooklyn, New York.
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1905 circa. Theodore Roosevelt, 26° Presidente degli Stati Uniti, parla davanti a una folla di circa 500 suffragette.
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8 novembre 1913. La suffragetta inglese Emmeline Pankhurst (1858-1928), in viaggio negli Stati Uniti, fotografata con un'amica.
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New York, 1915. Le suffragette Nell Richardson e Alice S. Burke a bordo di un'auto nel corso di una manifestazione.
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26 agosto 1920. Una copia del documento originale di ratifica del XIX emendamento della costituzione USA, che garantisce il diritto di voto alle donne.

Il 18 agosto 1920, 95 anni fa, oltre un anno dopo la sua approvazione da parte del Congresso, veniva definitivamente ratificato dai tre quarti degli Stati federati il XIX emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d'America, che garantiva il diritto di voto alle donne in tutto il territorio della Federazione, e che così recita:

Il diritto di voto dei cittadini degli Stati Uniti non potrà essere negato o limitato dagli Stati Uniti o da qualsiasi Stato in ragione del sesso. Il Congresso avrà il potere di far valere il presente articolo mediante la legislazione appropriata.

Dopo lunga battaglia, il movimento femminista americano delle cosiddette "suffragette" raggiungeva così il suo principale obiettivo, perseguito attraverso manifestazioni, marce, pressioni alle istituzioni, scioperi fiscali, picchetti davanti alla Casa Bianca in cui le militanti per l'eguaglianza femminile si incatenarono ai cancelli o si distesero sul selciato.

Impulso determinante ebbe l'azione della NAWSA (Associazione nazionale americana per il suffragio femminie), nata nel maggio 1890 dall'unione di due preesistenti associazioni aventi il medesimo scopo, che operò in collaborazione con una enorme costellazione di piccole associazioni locali minori. 

Un ruolo decisivo nel successo della lotta ebbero le azioni giudiziarie intraprese presso i giudici federali contro il diniego alle richieste di iscrizione nelle liste elettorali. Questa battaglia ebbe successo, in particolare, nello Stato del Wyoming già nel 1868. Con l'adesione del suo territorio alla Federazione, nel 1890, il diritto al suffragio femminile divenne formalmente non incompatibilie con la Costituzione federale. Lo stesso avvenne in Utah, Colorado e Idaho. 

Nel 1911 il voto alle donne fu conquistato in California attraverso un referendum. L'anno successivo verrà riconosciuto anche in Arizona, Kansas e Oregon.

Mancava ancora l'ultimo passo: la conquista del diritto al suffragio femminile anche a livello federale. Con il sostegno del Presidente Thomas Woodrow Wilson, il 10 gennaio del 1918 la Camera dei Rappresentanti votò a favore dell'emendamento costituzionale, seguita dal Senato il 4 giugno dell'anno successivo. Con la ratifica del 18 agosto 1920, 26 milioni di donne americane ottennero il diritto di voto alle stesse condizioni degli uomini, anche se per la sua effettiva attuazione in tutti gli Stati si dovette attendere ancora diverso tempo.  

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