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Un anno in dieci scatti (e in dieci didascalie d'autore)

ANSA /Osservatore Romano

23 marzo 2013. L'incontro tra Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI 

Due papi per il nuovo millennio. Il Papa che i cardinali sono andati a prendere «quasi alla fine del mondo» sorprende i fedeli salutandoli con uno schietto «Buonasera», parla la lingua della semplicità, rifugge dal lusso e chiede a tutti i cristiani di improntare la loro vita coniugando tre verbi: «Camminare, edificare, confessare». Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio da Buenos Aires, siede sul trono di San Pietro senza che le campane di Roma siano suonate a morto per annunciare la scomparsa del predecessore, Benedetto XVI. La coabitazione in Vaticano tra un Papa e un Papa emerito è un fatto storico. Se dunque Papa Francesco è l’«Uomo dell’anno», Benedetto XVI è certamente un Papa straordinario che segnerà in modo indelebile la storia del XXI secolo e del nuovo millennio. (Giorgio Mulè)


Spencer Platt /Getty Images
Aleppo, Siria

 John Stillwell /AFP /Getty Images

Londra. George Alexander Louis, terzo erede al trono d’Inghilterra, è nato il 22 luglio.

L’erede. Malgrado il corredo vittoriano e quel miscuglio esiziale di color crema e pistacchio che da sempre è la firma estetica della royal family, questi tre appaiono più family che royal. Il sogno di Diana, principessa vicina alla gente, è stato realizzato da suo figlio. Quel processo di normalizzazione che Diana iniziò, forse suo malgrado, sfoggiando il giorno delle nozze una pettinatura «moderna» si conclude al battesimo di George: William e Kate appaiono una bella coppia, come tante. E con loro c’è un bel bambino che non sembra dei più tranquilli, ma uno di quelli che ti fanno passare notti insonni. Futuri re e regine? Più che altro genitori felici e un po’ stanchi. (Letizia Muratori)


Stephane Corvaja /AFP /Getty Images

Kazakhstan, 11 novembre. L’astronauta italiano Luca Parmitano al suo rientro sulla Terra al termine della missione spaziale durata 166 giorni

Un italiano nello spazio. Nella tuta bianca galleggia come un bambino nei panni del fratello più grande. Ossa e muscoli, dopo sei mesi di permanenza nello spazio, non assolvono più al loro compito. Perciò lui sta seduto: perché il suo corpo, infragilito dall’assenza di gravità, non sta in piedi. Per ripararlo dal freddo l’hanno coperto con un manto, azzurro come quel cielo di cui conosce ogni sfumatura. E nel volto, gonfio per l’impatto con l’atmosfera, campeggia un sorriso estatico: per lui l’infinito non è solo una parola. (Giuseppina Torregrossa)


Marco Secchi /Getty Images
Il relitto della Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio 2012

STR/AFP/Getty Images

Chengdu, 23 settembre.Sono 14 i panda giganti nati al Chengdu research base, dove già vivono 128 esemplari a rischio estinzione.

La culla dei panda. Sono strani questi cinesi! Per anni si sono accaniti contro le nascite dei loro figli, imponendo quella legge (com’è che la chiamano? Ah sì, la legge del «figlio unico») e allo stesso tempo hanno impiegato tutte le loro forze per tenere in vita noi panda, farci crescere in cattività, spedirci in giro per il mondo come un trofeo, mostrarci al pubblico come in questa grande culla di legno. Sono proprio strani questi esseri umani, che giocano a far la mamma con noi cuccioli e ci fotografano con ansia da dietro i vetri, quasi fossimo il prodotto dei loro parti (Alessandro Leogrande)


Andrew H. Walker /Getty Images

Robin Thicke non si risparmia. In vacanza a Saint Barts assieme alla sexy fidanzata April Love Geary si è concesso siparietti hot senza preoccuparsi dela presenza degli altri turisti

Dan Kitwood /Getty Images

20 ottobre 2013, Londra. Malala Yousafai, studentessa pachistana, ha scritto un libro ("I am Malala") in cui racconta la sua battaglia per il diritto allo studio delle donne di Mingora. Per questo il 9 settembre 2012 subì, a 15 anni, un attentato dei talebani

Io sono Malala. Leggendo una tua foto, Malala, penso a te. Sei al Southbank centre, a Londra, alla presentazione del tuo libro. La sala è ancora deserta, forse per ragioni di sicurezza, e tu ti guardi intorno con un’espressione di quieta consapevolezza che supera i tuoi acerbi 16 anni. Ma si sa: il dolore patito fa crescere in fretta, fa saltare le tappe delle risate senza un perché, dell’abbandono all’abbraccio del presente. Riesci a non odiare chi ti ha rubato la giovinezza e ancora minaccia la tua vita? (Margherita Oggero)


Noel Celis /AFP /Getty Images

Filippine, 11 novembre. Gli effetti devastanti del passaggio dell’uragano Haiyan sui paesi della costa delle Filippine

Le urla del vento. Zio ripeteva sempre: è inutile cercare di vedere il vento che strappa le foglie, solleva la terra, piega le piante. Ascoltalo: anche il mondo, quando lo sente gridare, trema. È l’orecchio a comprenderne appieno la potenza. Non sta proprio nell’orecchio l’equilibrio? Il vento, come viene, se ne va. Il silenzio che regna dopo il suo passaggio ne celebra la sovranità. Niente parla più dopo le urla del vento. Restano piccole onde a increspare il mare, eco lontana della sua forza, sussurro lieve di quanto sa essere feroce ciò che respira. (Davide Enia)


Justin Sullivan /Getty Images

12 dicembre, Pretoria. Un uomo si affaccia da uno dei bus che portano agli Union Buildings, dove è esposta la salma di Nelson Mandela.

Omaggio a Madiba. Un grande prato verde e, come formichine sapienti, centinaia di persone disposte in una strana, sinusoidale, fila per rendere omaggio a Nelson Mandela. Ciò che colpisce in questa foto sono i mille colori. I colori, il senso della vita di Madiba. Il colore della pelle, che lo ha portato, per 27 anni, a vedere solo il grigio delle mura della sua cella. I colori dei suoi vestiti, un arcobaleno permanente. Non amava domini esclusivi, né dei bianchi né dei neri. Voleva un mondo colorato perché era curioso delle diversità ( «Da noi tutto sembra nero, come la paura»). Mandela sapeva invece che la speranza è fatta di mille fili, di infiniti colori. (Walter Veltroni)


Dall' elezione ( 23 marzo) di Papa Francesco alla scomparsa di Nelson Mandela (4 dicembre), dieci immagini per ricordare dieci momenti (tristi e felici) di questo 2013 che sta per terminare...

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