Portopiccolo vuole diventare grande

Da una ex cava nel golfo di Trieste nasce una città nella città, affacciata sul mare. Ci sono voluti 20 anni e 245 milioni di investimento, ma quella che sarà inaugurata a giugno nella piccola baia di Sistiana, unica area edificabile rimasta del golfo, è già stata ribattezzata la "Piccola Monte Carlo" del nord-est. È Sistiana Portopiccolo, un complesso di 460 abitazioni affacciate sul mare, con botteghe di eccellenza, 124 posti barca e una spa da 9 mila metri quadrati. L’operazione è stata voluta dall’industriale mantovano e principale azionista Carlo Dodi, che ha combattuto a lungo per ottenere autorizzazioni e placet ambientali, ma adesso ci siamo: il 12 aprile sono state scavate le protezioni in terra e la baia viene aperta al mare, quindi l’inaugurazione in estate.

"Non si tratta soltanto di real estate, ma di costruire una piccola città autosufficiente, dove la qualità della vita è altissima e che può diventare un volano turistico per l’intera regione" dice l’amministratore delegato, Massimo Suppancig. "Il complesso è infatti formato da spiagge pubbliche e private, da seconde case ma soprattutto da abitazioni residenziali, già vendute al 70 per cento a un prezzo di 6-7 mila euro al metro quadrato". Tutto è stato costruito nel pieno rispetto dell’ambiente e il risultato è un piccolo villaggio che si confonde con la natura, capace di offrire eccellenza abitativa, relax e lusso insieme. Con negozi per lo shopping, 11 bar e ristoranti di vari livelli di qualità e prezzo, un albergo cinque stelle (l’unico del Friuli), cinque piscine di acqua salata, una centrale geotermica, pannelli solari e parcheggi scavati nella roccia.

"Ci siamo ispirati al concetto della bottega rinascimentale per ogni cosa, anche per i negozi che vendono prodorri alimentari" sottolinea l’amministratore delegato. E spiega: "Per la panetteria, ad esempio, abbiamo coinvolto nell’avviamento il miglior esperto in materia. Così per i ristoranti, che presenteremo con uno show cooking stellato. E per la spa, dove abbiamo coinvolto esperti provenienti dalle aree del mondo cui stanze e trattamenti sono ispirati". Il concetto della bottega rinascimentale comincia a emergere come il leitmotiv del rilancio italiano. Lo sostiene Carlo Ratti, visionario direttore del Senseable city lab del Mit di Boston, lo celebra il mensile Monocle e tre studiosi dell’Università Tor Vergata di Roma ne hanno fatto il paradigma per il nuovo sviluppo economico ecosostenibile. Proprio quello cui Dodi ha iniziato a lavorare 20 anni fa, acquistando il terreno nel Comune di Duino-Aurisina per una cifra pari ai 40 milioni di euro di oggi e quindi partecipando al fondo chiuso Rilke (93 milioni di capitale) che appartiene alla Sgr Serenissima, quella proprietaria anche della Società Autostrade di Brescia, Verona, Vicenza e Padova.

Dodi è partito dal presupposto che riscoprire il talento italiano sarebbe stato più facile scegliendo come base un’area ancora oggi poco valorizzata, di forti tradizioni e natura incontaminata e ha funzionato, tanto che 135 unità abitative sono state vendute a compratori esteri, tra i quali molti tedeschi. A conti fatti, Portopiccolo potrebbe richiamare oltre 2 mila visitatori al giorno, per un totale di 900 mila persone l’anno. Dove prima c’era una cava, adesso c’è un’occasione.

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