Toro Rosso: a Singapore festeggiati i 200 gran premi in F1

Nata nel 2006 sulle ceneri nobilissime della Minardi (scuderia che per vent'anni ha dato forma a piccoli-grandi miracoli sotto la saggia guida del suo patron, Giancarlo Minardi) e cresciuta anno dopo anno grazie ai munifici finanziamenti del boss della Red Bull, l'austriaco Dietrich Mateschitz, la Toro Rosso ha tagliato a Singapore il traguardo dei 200 gran premi in Formula 1.

Da Vitantonio Liuzzi a Carlos Sainz Jr., passando da meteore come Scott Speed (talvolta, i cognomi non dicono tutto) e Sébastien Bourdais, mezze promesse non (ancora) mantenute come Jaime Alguersuari, Sébastien Buemi e Jean-Éric Vergne, fino ad arrivare a campioni di prima fila come Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Max Verstappen: a Faenza, sede storica della scuderia dai tempi della Minardi, corrono e si rincorrono i sogni e le speranze di piloti alle prese con un domani tutto da verificare. 

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Vitantonio Liuzzi (Italia) - 35 gare con la Toro Rosso nei campionati 2006-07. Miglior risultato: 6° posto nel Gp della Cina 2007, 4 punti complessivi.
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Scott Speed (Usa) - 28 gare con la Toro Rosso nei campionati 2006-07. Miglior risultato: 9° posto nel Gp d'Australia 2006 e nel Gp di Monaco 2007, zero punti.
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Sebastian Vettel (Germania) - 25 gare con la Toro Rosso nei campionati 2007-08. Miglior risultato: 1° posto e pole nel Gp d'Italia 2008, 40 punti complessivi.
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Sébastien Bourdais (Francia) - 27 gare con la Toro Rosso nei campionati 2008-09. Miglior risultato: 7° posto nel Gp d'Australia 2008 e nel Gp del Belgio 2008, 6 punti complessivi.
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Jaime Alguersuari (Spagna) - 46 gare con la Toro Rosso nel triennio 2009-2011. Miglior risultato: 7° posto nel Gp d'Italia 2011 e nel Gp della Corea del Sud 2011, 31 punti complessivi.
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Sébastien Buemi (Svizzera) - 55 gare con la Toro Rosso nel triennio 2009-2011. Miglior risultato: 7° posto nel Gp d'Australia 2009 e nel Gp del Brasile 2009, 29 punti complessivi.
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Daniel Ricciardo (Australia) - 39 gare con la Toro Rosso nel biennio 2012-13. Miglior risultato: 7° posto nel Gp della Cina 2013, 30 punti complessivi.
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Jean-Éric Vergne (Francia) - 58 gare con la Toro Rosso nel triennio 2012-14. Miglior risultato: 6° posto nel Gp del Canada 2013 e nel Gp di Singapore 2014, 51 punti complessivi.
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Max Verstappen (Olanda) - 23 gare con la Toro Rosso nel biennio 2015-16 Miglior risultato: 4° posto nel Gp dell'Ungheria 2015 e nel Gp degli Usa 2015, 62 punti complessivi.
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Daniil Kvjat (Russia) - 29 gare con la Toro Rosso, di cui 19 nel campionato 2014 e 10 nel 2016. Miglior risultato: 9° posto nel Gp dell'Australia 2014, 10 punti complessivi, un giro veloce.
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Carlos Sainz Jr. (Spagna) - 33 gare con la Toro Rosso nel biennio 2015-16 Miglior risultato: 6° posto nel Gp della Spagna 2016, 48 punti complessivi.

Già, perché la Toro Rosso è nelle intenzioni e nei fatti la squadra B della Red Bull, il contesto nel quale i giovani talenti di oggi raccolgono esperienza e chilometri per diventare i fuoriclasse del domani. E' successo con Vettel, che ha sbancato Monza nel 2008 con una vittoria da leggenda, il fiore all'occhiello nella storia della scuderia di Faenza. E' andata così con Ricciardo, che in due anni ha dimostrato di avere i numeri per meritare il salto in alto agli ordini di Christian Horner. E cosa dire di Verstappen? Il ragazzo che si è fatto uomo al volante di una monoposto e che promette di trasformarsi prestissimo nel pilota da battere per i prossimi due lustri.

Chi firma un contratto con la Toro Rosso vince un giro di valzer sulla giostra della gloria. A volte funziona, altre volte meno. Vedi la retrocessione incassata nel campionato in corso da Daniil Kvjat, il russo che parla italiano meglio di molti nostri connazionali. Ha avuto la sfortuna di trovarsi sulla strada di Verstappen e non ha potuto fare altro che fare retromarcia e tornare a Faenza. Perché alla Toro Rosso, ma più in generale nella F1 degli ultimi vent'anni, il talento si misura con l'orologio. Sbagli due volte e fai le valigie. 

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